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Il mondo sui banchi di scuola

Un buon sistema d’istruzione è fondamentale per il benessere sociale, la vitalità culturale e la competitività economica di un paese. Un dato di fatto, riconosciuto peraltro anche negli obiettivi europei di Lisbona, che spinge a confrontare le diverse realtà alla ricerca di best practices da "copiare”. La stessa Unione Europea ha predisposto un programma ad hoc - Eurydice - proprio per lo scambio di esperienze e ha attivato iniziative per il riconoscimento reciproco delle qualifiche di studio. Un viaggio alla scoperta dei sistemi educativi internazionali da cui emergono omogeneità e tratti distintivi. Denominatore comune, la necessità di rinnovare i processi educativi per adeguarli al mondo che cambia.

Sistemi educativi a confronto, tra promossi e bocciati
E' una pagella che spazia da voti altissimi a insufficienze, sempre meno gravi, quella meritata dai sistemi scolastici internazionali, secondo lo studio "Uno sguardo sull'educazione 2007: Indicatori Ocse”. Si tratta di un raffronto triennale tra dati statistici sui vari sistemi dei paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che prende in considerazione fattori come la partecipazione e il livello d'istruzione, i costi (pubblici e privati), le condizioni scolastiche, la qualità degli insegnanti e la formazione continua.
Emergono alcune costanti: in tutti i paesi aumenta il numero di occupati in possesso di diploma di scuola superiore, così come il totale dei laureati, senza che nel frattempo si sia registrata una svalutazione dei titoli. Con un impatto nel complesso positivo sull'economia. Da sottolineare che le donne hanno quasi ovunque maggiori possibilità di completare gli studi superiori.
Dal punto di vista delle materie, cresce l'interesse per le scienze: curioso, però, il dato evidenziato dall'indagine PISA 3 (Programme for International Student Assessment) che sottolinea come le competenze matematiche dei quindicenni iscritti a corsi di tipo professionale specialistico siano inferiori rispetto a quelle dei coetanei che frequentano cicli di studio più generale.
Nella classifica "a punti”della PISA, emerge una situazione poco rosea per gli studenti italiani: le loro competenze in matematica, lettura e scienze, sono piuttosto al di sotto della media. Anche americani e inglesi si sono rivelati al di sotto delle aspettative, mentre i polacchi hanno dimostrato notevoli miglioramenti. Dieci e lode, invece, per Finlandesi, Canadesi e Giapponesi. Greci, Turchi e Messicani decisamente ultimi della classe.
L'analisi sottolinea come l'aspettativa per i teenager di completare un corso di studi universitario sia legata alle loro attuali prestazioni in matematica e lettura.
In buona parte dei paesi esaminati, poi, i tassi di occupazione crescono con l'aumentare del livello di istruzione e sono molto più elevati per i laureati che per i diplomati.
Per quanto riguarda la spesa, il 6,2% del Pil degli stati considerati è destinato all'istruzione: un investimento cresciuto mediamente del 42% tra il '95 e il 2004. La proporzione tra finanziamenti pubblici e privati varia molto da paese a paese. Tuttavia, non necessariamente a spese minori corrispondono sistemi di scarsa qualità: nei Paesi Bassi dove la spesa è inferiore alla media OCSE gli studenti sono più "bravi” secondo l'indagine PISA.
Ci sono, invece, differenze notevoli tra il tempo dedicato alle varie materie: per studenti tra i 9 e gli 11 anni in Australia solo il 13% del monte ore viene destinato a lettura-scrittura-letteratura, mentre in Francia rappresenta oltre il 30%.
Per quanto riguarda, invece, gli stipendi degli insegnanti della scuola secondaria inferiore con almeno 15 anni di anzianità - nota dolente per parecchi paesi - si va dal Messico, dove le remunerazioni ammontano a più del doppio del livello del pil pro capite, alla Norvegia dove ne costituiscono il 75%. Le remunerazioni vanno dai quasi 90mila usd del Lussemburgo ai 16mila dell'Ungheria.

EUROPA - Area scandinava

  • Norvegia
  • Svezia
  • Danimarca
  • Finlandia

EUROPA - Area iberica
  • Spagna
  • Portogallo

EUROPA - Area orientale
  • Romania

EUROPA - Area centrale
  • Francia
  • Regno Unito
  • Germania

AMERICHE
  • Usa
  • Canada
  • Argentina

ORIENTE
  • Giappone
  • Singapore
  • Cina

OCEANIA
  • Australia

...e ora veniamo a noi:
  • Italia
Dati economici:
Mondimpresa
(Dati EIU, Economist Intelligence Unit: Country)
Numero università:
Università di Bologna
Sistemi educativi europei:
Ploteus
Indire
Euridyce
Sistemi educativi extra-europei:
Intercultura

02/22/2008

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