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Il mondo sui banchi di scuola: EUROPA - Area scandinava
NORVEGIA
Superf.: 385mila kmq
Abitanti: 4,6 milioni
Capitale: Oslo
Economia: basata sempre più sul terziario, forte sviluppo della produzione, esportazione nel settore energetico (petrolio, gas naturale, energia idroelettrica...). Previsioni 2008: PIL 2,6%, inflazione 1,6%.
Tasso alfabetizzazione: 99,9%
Numero università: 24
Sistema d’istruzione: la legge del ‘98 garantisce il diritto a 10 anni d’istruzione. La scuola dell’obbligo è suddivisa in 3 fasi: iniziale, intermedia, secondaria inferiore. Per quella superiore, la riforma ha portato ad una riduzione dei corsi da 100 a 15 per evitare una specializzazione precoce. Tutti i corsi hanno materie comuni, specifiche al campo di studi e facoltative. Per la formazione professionale i primi 2 anni si svolgono a scuola e la specializzazione conclusiva è sul campo con programmi che richiedono stretta collaborazione fra scuola e impresa. L’istruzione superiore è fornita in istituzioni statali: università, istituti universitari specializzati e college universitari.
SVEZIA
Superf.: 450mila kmq
Abitanti: 9 milioni
Capitale: Stoccolma
Economia: forte crescita del PIL, reddito pro capite tra i più alti in Europa, piena occupazione, notevole stabilità. Previsioni 2008: PIL 3.0%, inflazione 2,3%.
Tasso alfabetizzazione: 99,9%
Numero università: 28
Sistema d’istruzione: le attività prescolari riguardano i bimbi da 1 a 6/7 anni. La scuola dell'obbligo comprende primaria e secondaria inferiore fino a 16 anni, e si articola in: normale; di lingua sami; per disabili; per bimbi con difficoltà. L'istruzione è gratuita, di norma anche per materiali, refezione e trasporti. Svedese, inglese e matematica sono fondamentali. Successivamente, i comuni forniscono l'istruzione secondaria superiore, soggetta a obiettivi, piani di studio e valutazioni. I programmi nazionali forniscono l'istruzione generale e danno accesso all'istruzione superiore, gratuita, che è suddivisa in studi post-secondari o post-laurea e ricerca. Anche la formazione è inserita in questi programmi, ciascuno dei quali deve raggiungere l'obiettivo del governo. Lo studente può affiancare alla formazione organizzata dalle imprese quella della scuola. Esiste una stretta collaborazione tra imprese e istituti.
DANIMARCA
Superf.: 43mila kmq
Abitanti: 5,5 milioni
Capitale: Copenhagen
Economia: avanzata economia industriale con produzione ed esportazione di beni e servizi altamente specializzati. Lunga tradizione di industria ittica. Previsioni 2008: PIL 1,3%, inflazione 1,8%.
Tasso alfabetizzazione: 99,9%
Numero università: 14
Sistema d'istruzione: la scuola è obbligatoria per 9 anni. La"Folkeskole” pubblica costituisce un ciclo unico e si basa sul principio della didattica differenziata, valorizzando i talenti dei singoli. Questi però affrontano esperienze comuni per imparare a relazionarsi. La Folkeskole non si basa sugli esami: bocciatura e abbandono sono quasi inesistenti. I programmi del ciclo secondario sono a indirizzo accademico (per la prosecuzione degli studi), a indirizzo professionale (per il lavoro) o misto. Prima di cominciare, lo studente deve firmare un contratto di apprendistato con un'impresa. Per chi non la trovi, è prevista l'alternativa della formazione pratica all'interno della scuola. L'istruzione superiore si articola in 2 settori: universitario e professionalizzante.
In Svezia e Danimarca il numero di giovani che studiano per diventare insegnanti è in forte diminuzione: in futuro sarà difficile sostituire le vecchie generazioni.
FINLANDIA
Superf.: 338mila kmq
Abitanti: 5.2 milioni
Capitale: Helsinki
Economia: molto sviluppata grazie all’elettronica. Invece di un calo, si è avuta una crescita del settore secondario; il terziario, stabile, contribuisce a oltre il 60% del PIL.
Previsioni 2008: PIL 2,5%, inflazione 2,2%.
Tasso alfabetizzazione: 99,9%
Numero università: 50
Sistema d’istruzione: l'obbligo dura 9 anni in cui si acquisiscono conoscenze equivalenti. Poi si può continuare in una scuola secondaria superiore o professionale e, dopo, iscriversi a università e politecnici. E' garantito pari accesso all'istruzione: refezione, materiali, trasporti sono gratuiti. L'istruzione superiore è articolata in moduli: l'avanzamento non è legato ad annualità, ma gli allievi scelgono quando seguire i corsi. L'indirizzo professionale prevede un tirocinio in azienda con valutazione.
Curiosità: il tasso di diplomati supera il 90%. I finlandesi si sono rivelati i migliori nella classifica PISA. A differenza di paesi dove avviene la "selezione precoce” (i ragazzi sono divisi per capacità) qui le differenze tra istituti sono irrilevanti. I risultati dipendono anche dalla qualità degli insegnanti, soprattutto elementari, scelti con selezione rigida, anche vocazionale. La carriera d'insegnante è ambita, nonostante gli stipendi.
02/22/2008
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