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Il mondo sui banchi di scuola: ORIENTE

GIAPPONE
Superf.: 378mila kmq
Abitanti: 127,6 milioni
Capitale: Tokyo
Economia: forte ruolo del settore manifatturiero, che contribuisce a quasi un terzo del PIL. L'industria è fortemente controllata dai colossi multinazionali soprattutto nei settori dell'elettronica e degli autoveicoli. Previsioni 2008: PIL (var.) 1,9%, inflazione 0,5%.
Tasso alfabetizzazione: 99,9%
Numero università: 180
Sistema d'istruzione: è un sistema ben organizzato e funzionale nel quale gli studenti ricevono una formazione culturale e civile di alto livello. Il sistema scolastico è formato dai seguenti step: materna (3-5 anni), elementare (6-12), media inferiore (12-15), media superiore (15-18), scuola per disabili, college o università. La scuola dell'obbligo è fino ai 15 anni, ma quasi tutti completano gli studi fino ai 18. A causa dell'elevata demografia, spesso si supera il numero di 40 studenti per classe.
Curiosità: le scuole elementari basano la didattica sul gioco. Nelle medie si cambia stile con selezioni severe e regole rigide. Gli esami annuali sono importanti: spesso per superarli si ricorre a speciali corsi pomeridiani in costose scuole private, anche nel week end. In Giappone il tasso di diplomati supera il 90%.

SINGAPORE
Superf.: 700 kmq
Abitanti: 3,6 milioni
Capitale: Singapore
Economia: dipende da sempre in gran parte sul settore dell'elettronica, benché un contenimento della domanda si sia registrato già a partire dalla fine degli anni '90. Notevole il commercio internazionale. Importanti anche le industrie chimiche. Previsioni 2008: PIL (var.) 5,1%, inflazione 1%.
Tasso alfabetizzazione: 92,5%
Numero università: 7
Sistema d'istruzione: secondo The Economist (ottobre 2007) "il sistema d'istruzione di Singapore è tra i migliori al mondo". Nonostante quest'affermazione, il quadro non è completamente roseo. Le scuole offrono sicuramente molte possibilità. Il numero di istituti privati è talmente aumentato negli ultimi anni da spingere il governo a lavorare per fare del Paese "il polo di educazione per l'intera Asia". Molti studenti provengono dall'estero, soprattutto dalla Cina. La diffusione di scuole private non sempre di alto livello, però, ha portato il governo ad introdurre, nel 2004, un piano di salvaguardia per gli studenti, anche nel controllo della gestione delle tasse d'iscrizione che ha portato nell'immediato ad uno scandalo e alla chiusura di importanti realtà educative.

CINA
Superf.: 9,5 milioni kmq
Abitanti: 1.300 milioni (2004)
Capitale: Pechino
Economia: per 2000 anni basata su metodi feudali, oggi la Cina, acquisite logiche occidentali, gioca un ruolo fondamentale nel mercato mondiale, diventando una realtà sempre più competitiva, con una struttura che comprende i principali settori produttivi.
Numero università: 60
Sistema d'istruzione: l'educazione è al servizio della transizione ad un'economia di mercato. Fino al '49 era riservata ad una minoranza e l'80% della popolazione era analfabeta: oggi il tasso dovrebbe essere sceso al 15%. Esiste un sistema nazionale, ma si rivolge a realtà diverse per sviluppo. Dall'86 l'obbligo è di 9 anni, ma la disposizione non è estesa alle aree sottosviluppate, in cui vive il 25% della popolazione. La scuola dell'obbligo comprende primaria e secondaria inferiore, ma l'articolazione è a discrezione delle autorità regionali. La durata dell'educazione superiore è di 3-4 anni. Si può scegliere tra: generale/accademica o professionale e tecnica. L'istruzione superiore viene fornita da istituti di vario genere, incluse le università e gli istituti di formazione per insegnanti. Gli alunni sono valutati periodicamente e si prevedono piani di recupero.
Curiosità: nelle aree rurali gli asili sono spesso stagionali. Qui alcune scuole offrono solo un programma ridotto a 4 materie.

02/22/2008

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