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“Due orecchie, una bocca”: Generazione d’Industria a scuola di comunicazione


Come fare una domanda? Quella giusta, quella provocatoria e, perché no, anche quella sbagliata. In che modo affascinare una platea di ascoltatori con un discorso efficace e pertinente? Quanto è importante saper comunicare, ma ancor prima ascoltare chi abbiamo di fronte? “Due orecchie, una bocca”, titolo di uno degli ultimi libri scritti di Alessandro Lucchini, Cofondatore della Palestra della scrittura, dà il via ad un corso su competenze trasversali, utili sia a chi parla per mestiere e chi semplicemente vorrebbe approfondire le proprie capacità oratorie e non solo.
“Mi porto a casa un bagaglio di conoscenze mai immaginate, come l’importanza della gestualità e del tono di voce. Caratteristiche che, grazie alla mia professione di selezionatore, proverò a mettere in pratica ogni giorno”, afferma Paola Agazzi, HR Generalisti di Sanofi al termine delle 16 ore di formazione del percorso “Ascolto e comunicazione”, organizzato nell’ambito del progetto Generazione d’Industria dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.


                 


Scopo primario dell’iniziativa: fare rete tra tutor aziendali e insegnanti, riuniti allo stesso tavolo per imparare ad ascoltare, parlare in pubblico e relazionarsi con i propri interlocutori, siano essi studenti oppure colleghi. “Legare il mondo imprenditoriale e la scuola significa avere un occhio di riguardo per il nostro territorio – dichiara Carmelita Frattini, responsabile dell’alternanza scuola-lavoro all’ISIS Edith Stein di Gavirate –. Questa alleanza non si deve esaurire col portare i ragazzi a fare stage in azienda, ma deve sfociare in una vera e propria coalizione tra scuola e lavoro”.


                 


D’altra parte il metodo APP, Ascolto prima del Parlare in Pubblico, ha motivo di essere approfondito sia da parte degli insegnanti, chiamati ogni giorni ad interagire con classi di allievi, sia da chi lavora in azienda e deve affrontare, più o meno frequentemente, esposizioni pubbliche di progetti, idee e iniziative portate avanti. Come conferma Claudia De Napoli, insegnante al ITELL Gadda Rosselli di Gallarate: “Quello che mi ha stimolato molto è l’esercizio pratico svolto durante il corso. Siamo stati davvero portati a riflettere su alcune tecniche che è molto importante mettere in campo quando comunichiamo e quindi quando lavoriamo. Torno dai miei studenti con la consapevolezza di avere qualcosa in più da imparare e da trasmettere, poi, a loro a mia volta”.


                 


Insomma, l’importanza di comprendere e leggere la quotidianità sotto un altro punto di vista, un po’ più consapevole forse, anche e soprattutto attraverso lo sviluppo di pratiche logiche e linguistiche sempre più performanti. “Penso sia fondamentale cercare di far capire al meglio alle persone ciò che si vuole comunicare e corsi come questi sono in grado di fornire strumenti utili a raggiungere questo scopo”, spiega Gerardo Radogna, Responsabile del Laboratorio Microbiologico alla Thor Specialties.