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La BCE nn modifica la sua politica monetaria iper-espansiva


Nella riunione di settembre la BCE ha deciso di non modificare né le misure su tassi e acquisti di titoli, né le indicazioni sui prossimi mesi (forward guidance). L’inflazione nell’Eurozona, infatti, resta bassa (+1,5% annuo, +1,2% al netto di energia e alimentari), lontana dall’obiettivo del +2,0%. La BCE inoltre è preoccupata dal possibile impatto sui prezzi dell’andamento dell’euro.
Perciò, i tassi di interesse restano ai minimi (zero sui prestiti alle banche, -0,40% sui loro depositi). E il quantitative easing (QE) prosegue al ritmo di 60 miliardi di euro al mese fino a dicembre.
Inoltre, i tassi rimarranno a questi livelli ancora a lungo, molto dopo la fine del QE. Sul prolungamento del quale, come largamente atteso, la BCE ha preso ancora tempo. La prevista decisione di continuare gli acquisti nel 2018, ma a un ritmo decrescente fino a zero, dovrebbe essere presa nei prossimi mesi, probabilmente a ottobre.