Il nuovo concetto di impresa energivora, non è più correlato alla quantità di energia consumata, ma all’incidenza del costo energetico sul fatturato. In questo modo hanno diritto alle agevolazioni anche quelle aziende che, per le ridotte dimensioni, non potevano ottenere gli sgravi già previsti in passato.

Le aziende che consumano più di 2,4 GWh ed hanno un rapporto tra il costo della sola energia elettrica e il fatturato superiore al 2% (Indice di intensità Energetica – IIE) possono godere di riduzioni sugli oneri generali del sistema elettrico secondo la seguente tabella:

• valore IIE tra 2% e 6%: – 15% degli oneri;
• valore IIE tra 6% e 10%: – 30% degli oneri;
• valore IIE tra 10% e 15%: – 45% degli oneri;
• valore IIE superiore al 15%: – 60% degli oneri.

La valorizzazione del costo elettrico è da effettuarsi NON sulla base del costo effettivamente sostenuto, bensì valorizzando l’energia elettrica consumata (aggregata per i vari livelli di tensione e numero di siti, e tenendo separato conto dell’energia elettrica eventualmente autoprodotta) secondo valori standard stabilità dall’Autorità.
In base alle prescrizioni del Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 in attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica le imprese energivore sono tenute ad eseguire con cadenza quadriennale, a partire del 2015, un audit realizzato secondo precise prescrizioni che attraverso l'area energia di Univa Servizi l’Unione offre a prezzi convenzionati con la garanzia della massima professionalità.


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