Colored with scrolling

Try scrolling the rest of the page to see this option in action.

Offcanvas with backdrop

.....

SEZIONI

Confindustria: no delle imprese a nuove regole BCE sui Non Performing Loans (NPL)


Le imprese sono estremamente preoccupate per l’addendum alle linee guida sul trattamento degli NPL messo in consultazione lo scorso 4 ottobre dalla Banca Centrale Europea. Un’iniziativa, sostiene in una nota Confindustria, contenente “una serie di previsioni e di automatismi che, se confermati, avrebbero un impatto di grande rilievo sui requisiti patrimoniali delle banche, imponendo loro nuovi e onerosi accantonamenti e anche sul mondo delle imprese con una ulteriore, ingiustificata, stretta nell’offerta di credito”.
Secondo il giudizio di Viale dell’Astronomia, dunque, quella della Bce rischia di trasformarsi “nell’ennesimo intervento che modifica significativamente - senza che ci siano analisi di impatto e argomentazioni solide che lo giustifichino - disposizioni già esistenti, con l’effetto non solo di spiazzare le banche e i loro piani industriali a medio e lungo termine, ma anche di penalizzare i risparmiatori azionisti delle banche e, soprattutto, di restringere i canali di finanziamento delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie, incidendo sulla crescita e sul livello di occupazione in tutta Europa”.
Una scelta incomprensibile per Confindustria, soprattutto, “dato che nelle attuali regole ci sono tutti i meccanismi necessari ad assicurare adeguata copertura dei crediti deteriorati, e che le disposizioni in consultazione rappresenterebbero una misura prociclica, in netta contraddizione con la politica monetaria espansiva ed anticiclica della stessa Bce”.
Ciò appare irragionevole, per gli industriali. Ed anche pericoloso “in questo momento storico, specie se si considera che siamo all’inizio di una fase di ripresa e che con simili interventi si rischia di ridurre e depotenziare gli effetti positivi che si sono realizzati nell’economia reale e che è necessario continuare a stimolare con ulteriori interventi di politica economica”.
Da qui la posizione espressa ufficialmente nella nota: “Confindustria intende agire, anche in sede europea, non solo per contestare l’impostazione e la tempistica delle nuove linee guida sugli NPL, ma più in generale per ribadire ai regolatori che occorre coerenza nelle linee di politica economica e quelle della politica monetaria che devono essere anticicliche ed espansive e non invece antitetiche, così da assicurare l’indispensabile equilibrio tra le azioni volte a perseguire la stabilità del settore finanziario e quelle mirate a stimolare competitività e crescita”.