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Confindustria: fabbriche e trasporti non si possono fermare


In seguito alla richiesta di Regione Lombardia di un ulteriore giro di vite sulle misure di contenimento del contagio da Coronavirus fino a prevedere il fermo totale delle fabbriche e dei trasporti, Confindustria ha espresso forti preoccupazioni. “Il giusto e necessario proposito di fronteggiare l’emergenza sanitaria non può e non dove aggravare l’emergenza economica che sta già piegando l’intero sistema produttivo del Paese – si legge in una nota –. I provvedimenti fin qui varati dal Governo, se rispettati da tutti con scrupolo e responsabilità, offrono una soluzione equilibrata alla grave situazione del momento contemperando esigenze diverse ed evitando di provocare danni che potrebbero rivelarsi irreparabili. L’immagine dell’Italia nel mondo, già fortemente compromessa, ne uscirebbe definitivamente distrutta con un effetto di spiazzamento per le imprese che non potrà che ripercuotersi sui fatturati e l’occupazione”.
Con spirito collaborativo e con l’obiettivo di contrastare nel modo più efficace possibile gli effetti negativi del Coronavirus in campo economico Confindustria ha inviato al Governo una nota nella quale ribadisce l’urgenza d’intervenire con politiche anticicliche fondate sul rilancio degli investimenti pubblici, l’adozione di misure per garantire liquidità alle imprese, l’ampliamento dell’uso degli ammortizzatori sociali, interventi di carattere fiscale.

Dello stesso avviso è Marco Bonometti, Presidente di Confindustria Lombardia: “Non possiamo fermare del tutto la produzione. Bloccare certe aziende vuol dire paralizzare intere filiere, anche in territori dove l’emergenza è minore. Chi riesce a rispettare i provvedimenti a tutela della salute, può e deve andare avanti. Stiamo studiando un codice di autodisciplina ancora più rigoroso di quello imposto dal decreto”.
“Abbiamo raggiunto un accordo per individuare le modalità che andranno adottate dalle aziende che continueranno a produrre e prendendo atto della disponibilità di altre a sospendere l’attività”, ha annunciato il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in seguito ad un colloquio con il Presidente Bonometti, aggiungendo che “andranno rispettate scrupolosamente le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Lombardia, a partire dalla soppressione di tutti i servizi mensa, dal rispetto delle distanze e dalla fornitura di tutte le dotazioni necessarie alla protezione personale dei lavoratori come guanti e mascherine, così come richiesto anche dai sindacati”.