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SEZIONI

Commercio estero varesino: tutti dati del 2018

 


Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino, relativi alla chiusura 2018, confermano una crescita dei flussi commerciali rispetto allo scorso anno. L’export della provincia ha infatti registrato una crescita del 5,3%, raggiungendo i 10,5 miliardi di euro; è aumentato anche l’import, segnando un +5,2% e raggiungendo i circa 6,5 miliardi di euro. Queste dinamiche hanno portato ad un saldo commerciale positivo (+4 miliardi di euro) ed in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+5,5%). Questi i dati emersi dall’ultimo rilevamento dell’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

 

 

MERCATI


Riguardo i mercati di riferimento, rispetto al 2017, l’Unione Europea (UE28) si è confermata la prima area di destinazione delle merci varesine con un export in aumento del 3,7%. Variazioni degne di nota sono state registrate dall’export verso l’Asia Centrale (+42,1%) e l’Oceani (+51%). Tra i paesi, la Germania e la Francia si confermano, rispettivamente, al primo ed al secondo posto nella classifica dei mercati di destinazione dei prodotti varesini, sebbene si segnali una riduzione dell’export verso la Francia. La Polonia continua a segnalare un tasso di crescita molto elevato, trascinamento in parte dell’effetto di alcune consegne legate al settore aerospaziale e registrato nel primo trimestre dell’anno.

 

 

PRINCIPALI SETTORI


In termini di composizione settoriale, con riferimento ai comparti maggiormente rappresentativi del territorio, si evidenzia che il 61% delle esportazioni ha avuto origine dal settore metalmeccanico, il 9% dal tessile-abbigliamento, l’11% dal chimico-farmaceutico e l’8% dal settore gomma e materie plastiche. Sotto l’aspetto della dinamica si rilevano delle differenze tra i settori analizzati, sebbene l’export di tutti i principali comparti produttivi abbia registrato variazioni positive al 2017.                                                                                                
Nel metalmeccanico rispetto al 2017 l’export è aumentato del 6,5%, le importazioni del 5,4%. All’interno del settore si evidenziano però delle profonde differenze di risultato tra i diversi comparti. Le esportazioni aerospaziali hanno trainato la crescita del commercio estero nel settore: l’aumento infatti registrato, rispetto al 2017, è risultato pari al +26,2%. È cresciuto anche l’export dei prodotti in metallo (+14,2%) e, in modo meno marcato, quello degli autoveicoli (+2,2%) dei macchinari anche se in modo meno marcato (+1,1%); in calo le esportazioni di apparecchiature elettriche (-4,1%) e dei prodotti della metallurgia (-4,9%); stabili i flussi in uscita degli altri prodotti metalmeccanico.

Sempre rispetto al 2017, il settore tessile, abbigliamento e pelletteria ha registrato un aumento delle esportazioni (+1,6%), a fronte di una riduzione delle importazioni (-1,6%). In termini di export, è stata registrata una crescita nel comparto degli articoli di abbigliamento (+6,4%) e una riduzione dei prodotti tessili (-1%); stabili le esportazioni degli articoli in pelle (+0,2%).

Il settore chimico-farmaceutico ha visto un incremento rispetto allo scorso anno delle esportazioni pari al +5,8%, accompagnato anche da una crescita delle importazioni (+3,9%). Riguardo i comparti che compongono il settore, mentre le esportazioni di prodotti chimici sono rimaste stabili (+0,2%), l’export dei prodotti farmaceutici è cresciuto del 40,5%. Sul fronte dell’import, si sono registrate invece dinamiche differenti: sono cresciute le importazioni di prodotti chimici (+5,4%), si sono ridotte quelle di prodotti farmaceutici (-5,9%).

Il settore gomma e materie plastiche, rispetto al 2017, ha registrato una quasi stabilità dei flussi commerciali (export +0,9%, import -0,1%). In termini di export, si rilevano però le usuali differenze tra i comparti: mentre gli articoli in gomma hanno registrato un –2,8%, le materie plastiche hanno segnato un +1,2%. Le importazioni sono risultate, invece, in aumento nel comparto gomma (+6%) e in riduzione in quello delle materie plastiche -1,5%).
Tra i comparti più di nicchia, rispetto al 2017, si è registrata una crescita delle esportazioni nel settore della carta e stampa (+12,5%); un rallentamento invece nei settori degli alimentari e bevande (-5,8%) e del legno (-6,3%).


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