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SEZIONI

Mascherine filtranti per la popolazione


L'Art 16 comma 2 del DL n.18 (Cura Italia) riporta: “ai fini del comma 1 [contenere il diffondersi del virus COVID-19], fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull'immissione in commercio".

La circolare esplicativa del Ministero della Salute specifica la possibilità per tutti gli individui presenti sul territorio nazionale, a cui è comunque richiesto di rispettare il distanziamento sociale e le altre disposizioni precauzionali introdotte in ragione dell’emergenza sanitaria, di utilizzare delle mascherine filtranti a scopo precauzionale. Esse “non si configurano né come dispositivi medici (DM) né come dispositivi di protezione individuali (DPI)”, non possono quindi essere utilizzate durante il servizio dagli operatori sanitari, né dagli altri lavoratori per cui è prescritto l’uso di specifici DPI. Nella circolare non è esplicitato l’obbligo di conformità a nessuna norma tecnica specifica, ma viene solamente indicata “l’assoluta necessità” che i produttori di questo tipo di mascherine “garantiscano che le stesse non arrechino danni o determinino rischi aggiuntivi per gli utilizzatori secondo la destinazione d’uso prevista dai produttori”.

Per questa tipologia di mascherine non è prevista né una procedura con l’Istituto Superiore di Sanità, né con l’INAIL. Possono essere prodotte ai sensi del succitato art 16 del DL Cura Italia “sotto la responsabilità del produttore che deve comunque garantire la sicurezza del prodotto (a titolo meramente esemplificativo: che i materiali utilizzati non sono noti per causare irritazione o qualsiasi altro effetto nocivo per la salute, non sono altamente infiammabili)” come specificato nella pagina dedicata del Ministero della Salute.

Si segnala inoltre che a luglio 2020, da una collaborazione di UNI con il Politecnico di Torino, sono state elaborate delle prassi di riferimento per definire i requisiti prestazionali ed i metodi di prova delle mascherine generiche. Le prassi sono liberamente scaricabili dal sito di UNI (previa registrazione) nella sezione dedicata al tema

Etichetta

Sistema Moda Italia chiarisce inoltre che sull’imballaggio della mascherina (singolo o multiplo o su entrambi), devono essere riportate le seguenti indicazioni:

  • Ragione sociale e indirizzo del produttore
  • “Mascherina filtrante ad uso esclusivo della collettività. Non per uso sanitario o sui luoghi di lavoro”
  • “Uso singolo”
  • “Conforme alle indicazioni della Circolare del Ministero Salute 0003572-P-18/03/2020”
  • Riferimento produzione (es. lotto produzione/data produzione)

Scarica i consigli di Sistema Moda Italia sull'etichetta delle mascherine filtranti

Per altri consigli anche relativi all’etichettatura di queste mascherine, si consulti la sezione dedicata del blog a cura di Piero Sandroni, Presidente del Gruppo Merceologico Tessile e Abbigliamento dell’Unione Industriali della Provincia di Varese

Norme UNI e laboratori

UNI ha reso disponibili gratuitamente in questo periodo di emergenza le norme tecniche che definiscono i requisiti di sicurezza, di qualità, di utilizzo ed i metodi di prova dei prodotti. Per scaricare le norme UNI è necessario registrarsi sul sito, effettuare il log in ed entrare nella pagina "Emergenza COVID-19: liberamente scaricabili le norme UNI per combattere il contagio", in evidenza in homepage.

Per conoscere i contatti di alcuni laboratori dove poter effettuare i test di conformità alla norma UNI EN 14683, visita la sezione del sito Laboratori e test

Il quadro normativo

Conversione in legge del Decreto Cura Italia

Scarica il DL “Cura Italia”        
Scarica la circolare interpretativa del Ministero della Salute  
Scarica gli indirizzi ed il quadro normativo di Regione Lombardia (21/03)

Per saperne di più

Laboratori: alcuni riferimenti