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Investimenti in sostenibilità, l’opportunità della finanza complementare


Le buone pratiche ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) hanno innescato un movimento di trasformazione nelle aziende, che sono sempre più orientate a ottenere “valore” non soltanto dal profitto economico, ma anche attraverso la ricerca di un corretto bilanciamento delle aspettative dei diversi stakeholder. Importanti investimenti governativi e comunitari, sia a livello nazionale che sovranazionale, sono dirottati su investimenti sostenibili, come: il Green Deal europeo (circa 1.000 miliardi di euro stanziati) e Next Generation EU (750 miliardi di euro a disposizione, di cui il 37% verrà investito su tematiche green e il 12% sul digitale). La Commissione Europea, inoltre, ha annunciato l’intenzione di emettere fino a 250 miliardi di euro in obbligazioni verdi da qui a fine 2026. Anche gli investitori privati investono sempre più risorse su progetti sostenibili: nel 2020 l’impact investing ha raggiunto la cifra di 719 miliardi di dollari, gli investimenti globali in “social impact” startup hanno raggiunto 19 miliardi di euro nel 2020, una dimensione triplicata rispetto a cinque anni fa.

Questi i temi al centro del ciclo di 5 webinar organizzati da UniCredit, Confindustria Lombardia e le sue Associazioni Territoriali, in partnership con SACE e ConfidiSystema! Un percorso che, nella sua seconda puntata, ha fatto virtualmente tappa nel Varesotto con un webinar realizzato in collaborazione con l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Titolo: "ESG: finanza Complementare, Green e a Impatto Sociale - consulenza e soluzioni". Più di un centinaio le imprese varesine e lombarde collegate.

Coerentemente con il suo impegno per un futuro positivo per l'ambiente, UniCredit ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), un'iniziativa finanziaria delle Nazioni Unite che mobilita le principali banche a livello mondiale, impegnate ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti all'obiettivo di emissioni zero (net-zero) entro il 2050. 

UniCredit lo scorso giugno ha emesso con successo il primo Senior Preferred Green Bond per EUR 1 miliardo, con proventi destinati a finanziare energie rinnovabili, trasporti a basso impatto ambientale e mobilità sostenibile, infrastrutture ed edilizia "green" in linea con gli Obiettivi delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Inoltre, ha erogato: 120 miliardi di green e sustainable bond e loan e concesso 65 miliardi di prestiti ESG-linked ai propri clienti, di cui circa 14 in Italia. Dal 2017, attraverso il processo di Social Impact Banking (SIB) ha erogato oltre 225 milioni di euro a oltre 4.300 beneficiari in operazioni di microcredito e impact financing. 

“Abbiamo scelto di organizzare questo ciclo di appuntamenti con un partner istituzionale come Il sistema Confindustriale Lombardo, che desidero ringraziare per la collaborazione – ha affermato Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia UniCredit – per condurre una riflessione approfondita su un tema che ci sta molto a cuore, la sostenibilità nel lungo periodo. UniCredit è una banca commerciale, con rapporti solidi e radicati con i principali stakeholder del territorio e con un’attenzione particolare alla sostenibilità che ci ha portato a definire ambiziosi target ESG, oltre a essere l’unica banca italiana e tra le poche a livello europeo ad aver istituito un Comitato ESG nel board. Per tutte le Imprese, nell’attuale contesto le dimensioni ambientale e sociale diventano cruciali quanto quelle relative agli aspetti economici e finanziari”. 

Quello della sostenibilità, a partire dalla transizione ecologica, è un fronte che vede sempre più impegnate le imprese varesine. A testimoniarlo sono anche i rapporti ufficiali. Tra i più recenti, “GreenItaly 2021 – Un’economia a misura d’uomo per il futuro dell’Europa” stilato da Fondazione Symbola e da Unioncamere. “In questo studio – ha spiegato il Vicedirettore dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Silvia Pagani – Varese si colloca in una buona posizione in termini di incidenza delle imprese che investono in tecnologie green. La provincia si classifica, infatti, tra le 16 in cui la quota d’investimento supera il 50% del totale e tra le prime 20 per valore assoluto delle imprese che hanno effettuato eco-investimenti nel periodo 2016–2019. In particolare, la nostra provincia si classifica seconda per incidenza percentuale delle imprese green sul totale delle imprese del territorio e settima per valore assoluto”.

Un esempio per tutti è quello della Comerio Ercole Spa di Busto Arsizio che è stata inserita dal magazine Forbes tra le 100 eccellenze italiane nel campo della sostenibilità. “Un’impresa è sostenibile – ha affermato Riccardo Comerio, Managing Director dell’impresa bustocca che ha fatto da testimonianza aziendale del webinar – se lo è anche la sua finanza. Per investire in sostenibilità occorre trovare le giuste risorse ed essere disposti ad aprirsi al mercato, anche con strumenti nuovi. Noi lo abbiamo fatto sperimentando con successo, insieme a Unicredit, e anche grazie al supporto di Univa, quello dei minibond”.

“In questa fase – ha commentato Marco Crespi, responsabile dell’Area Credito e Agevolazioni Finanziarie dell’Unione Industriali – è molto importante dar vita ad una contaminazione positiva tra imprese. Condividere esperienze, fare informazione, sfruttare le best practice, che emergono sul territorio per creare un effetto traino allargato sul resto delle imprese, sono azioni che stiamo portando avanti come Univa, con la profonda convinzione che proprio quello della sostenibilità sia uno dei principali driver di sviluppo per la nostra manifattura. L’aspetto finanziario a supporto di questi investimenti, però, non può essere trascurato, perché finanza d’impresa e sostenibilità viaggiano sullo stesso binario, tanto più oggi che il sistema bancario sta offrendo interessanti opportunità in merito, che è indispensabile conoscere”.