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#IlCoraggioDelFuturo: le proposte del Presidente Bonomi


Puntare alla crescita del Paese indirizzando la politica economica e industriale verso poche ma decisive priorità, a partire dal sostegno all'impresa, dall'aumento della produttività al rilancio degli investimenti, passando per l'utilizzo delle risorse europee, Recovery Fund e Mes sanitario”: si apre con queste parole l’intervento del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che parla alla sua prima assemblea generale, indicando le proposte e le riforme da mettere in campo. Industria 4.0, giovani, ammortizzatori sociali e il fisco sono i temi principali.

Al centro del programma presentato da Confindustria c’è il ruolo dell'impresa: Bonomi si sofferma in particolare sugli incentivi di Industria 4.0 e dei crediti fiscali per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione che chiede di rinnovare e rendere strutturali.

Tra le proposte rilancia la necessità di una profonda riforma degli ammortizzatori sociali, su cui ricorda di aver inviato a metà luglio al governo e ai sindacati un documento dettagliato, e di "smontare parte del Reddito di cittadinanza", perché occorre mettere a punto "vere politiche attive del lavoro".

Sui contratti il Presidente di Viale dell’Astronomia torna a rispondere ai sindacati sulla "presunta contrarietà" degli industriali al rinnovo, affermando: “Nessuno di noi ha mai pensato né parlato di blocco. Il problema sono le regole da rispettare”.

Rilancia il ruolo e l'autonomia delle parti sociali. “Il trattamento economico minimo si stabilisce bilateralmente nei contratti e non imponendo un salario minimo per legge enormemente superiore alla media retributiva come vorrebbero alcuni parti politiche. Il trattamento economico complessivo, invece, per dare spazio alla retribuzione di produttività, welfare aziendale, formazione e assegno di ricollocazione".

Infine, lo sguardo è rivolto ai giovani, non solo dal punto di vista occupazionale ma anche previdenziale: “Nella prossima riforma delle pensioni – chiosa Bonomi – esaurita Quota 100, non si possono immaginare nuovi schemi basati su meri ritocchi, come quando si parla di Quota 101, cioè nuovi regimi che continuerebbero a gravare sulle spalle dei più giovani”.

Per saperne di più:

#Confindustria2020: la relazione del Presidente Bonomi