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Focus materie prime e noli marittimi – Indagine congiunturale II trimestre 2021


Nel II trimestre del 2021 è continuato l'aumento generalizzato nei prezzi delle materie prime e semilavorati già registrato nel trimestre precedente: il 96% delle imprese intervistate ha rilevato questo fenomeno per il periodo aprile-giugno, diffuso a tutti i settori. Gli incrementi nei prezzi si sono concentrati, a livello di materiali, nei metalli di base, ferrosi e non (segnalati dal 59% delle imprese che hanno registrato aumenti), dopodiché i polimeri per le materie plastiche (segnalati dal 33% e anch'essi utilizzati in tutti i settori) e le fibre tessili (segnalati dal 28%). Il 94% delle imprese che ha registrato incrementi nei prezzi delle materie prime e dei semilavorati prevede che questo avrà un impatto sui costi di produzione nel medio periodo, portando da un lato a un aumento dei prezzi di vendita (come previsto dal 9%), dall'altro a una riduzione dei margini di profitto (previsto dal 14%) e nella maggior parte dei casi (77%) ad un mix dei precedenti fattori. Inoltre, le aspettative delle imprese su una veloce risoluzione del trend non sono positive: si prevede che la tendenza rialzista si protrarrà nei prossimi 6 mesi (il 70% di chi ha registrato un aumento nel II trimestre 2021) o persino nel lungo periodo, ossia fino al primo semestre del 2022 (il 28% di chi ha registrato un aumento nel II trimestre 2021), mentre solo una piccolissima parte ritiene che il trend non proseguirà affatto (il 2% di chi ha registrato un aumento nel II trimestre 2021).

Oltre all'aumento dei prezzi si rilevano problemi anche sull'approvvigionamento di alcune materie prime e semilavorati (a spiccare sono sempre i metalli, per il 49% delle imprese che hanno dichiarato di avere problemi di approvvigionamento), come dichiarato dal 69% delle imprese intervistate: in fattispecie, tra queste il 51% ha indicato come principale problematica la scarsa disponibilità delle materie prime, mentre il 46% l'allungamento dei tempi di consegna e il 3% la bassa qualità delle materie prime.

Sembrerebbe quindi che il problema non sia "soltanto" di natura di prezzo, ma anche logistica, tenuto conto che il 58% delle imprese intervistate ha rilevato nel II trimestre 2021 criticità in merito ai noli marittimi: tra queste, il 100% ha riferito di un aumento rilevante dei costi di servizio, trasversale in tutti i settori, il 50% la cancellazione di rotte di navigazione e il 12% la carenza di container e vuoti o la difficoltà a prenotarli per tempo.

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