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Unione degli Industriali della Provincia di Varese
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Quante storie...

... "varesine" raccolte in questo numero: parole e immagini raccontano di uomini e donne, dimore e paesaggi, storia, stili di vita e cinema.

D. Pisati - F. Gambarini
VARESE HOLLYWOOD
Macchione Editore, 2006
Varese, terra di set: la nostra provincia e lo schermo, grande e piccolo, si sono incontrati molto più di quanto normalmente si ricordi. Da qui, anche grazie alla spinta del crescente successo del Busto Arsizio Film Festival, è nata l’idea di ripercorrere le tappe in cui la provincia di Varese è diventata location per le pellicole cinematografiche. Ampio spazio è dedicato alle opere legate a Piero Chiara e Renato Pozzetto, ma non sono stati trascurati anche film tv e sceneggiati, su tutti i "Promessi Sposi" di Salvatore Nocita. Tra set compositi e affascinanti, da Angera a Viggiù, si sono mossi artisti di casa o legati strettamente a Varese, quali Barbareschi, Boldi, Fo, Svampa, Teocoli, Tognazzi, tra gli attori; Giacomo Campiotti e Dino Risi, tra i registi. Ad essi si aggiungono Gassman, Sordi, Villaggio, la Muti e la Melato, e star internazionali come Fanny Ardant, Joan Collins e Carole Bouquet. Un capitolo è poi dedicato alle citazioni della nostra realtà, spesso letta in chiave parodistica, in pellicole realizzate altrove. Anticipazione: un omaggio a Varese è anche nel prossimo film di Natale… "Olè"!

Mauro della Porta Raffo
EMINENTI VARESINI
Macchione Editore, 2006
Il libro è una galleria di illustri personaggi varesini che con la loro attività hanno dato lustro alla provincia di Varese, diventando famosi in tutto il mondo. Il "Gran Pignolo" li ricorda alla sua maniera, attraverso una serie di veloci ritratti, mai biografici e quasi sempre conseguenti ad incontri personali con i soggetti trattati: Flaminio Bertoni, il designer della Due Cavalli e della DS Citroen; il ciclista Alfredo Binda; lo scacchista peruviano varesino per decenni e decenni Esteban Canal; Giovanni Borghi, patron della Ignis; lo scultore Angelo Frattini; la scrittrice Liala; il ladro della Gioconda Vincenzo Peruggia; Enrico Maria Salerno, e ancora Bruno Lauzi, Dino Meneghin, Gigi Riva e Nanni Svampa.

a cura di Claudio Benzoni
DONNE RACCONTANO DONNE
Benzoni, 2006
20 storie, 40 donne varesine e milanesi che si raccontano attraverso le parole e le immagini. Le prime rileggono la loro esperienza, tra famiglia, lavoro e tempo libero, rivelano sensibilità e affetti, sfide professionali e sogni, gusti ed abitudini: donne che non si vedono, quelle che si incontrano per la strada la mattina e che non hanno mai l’onore della ribalta. Al loro fianco, venti fotografe professioniste, che le hanno seguite nelle loro giornate, a casa, in ufficio, alla fermata della metropolitana o davanti alla vetrina di un negozio, e ne hanno immortalato i racconti di vita: il risultato è condensato in 250 scatti, rigorosamente in bianco e nero. Due modi di comunicare, quindi, che per efficacia e capacità espressiva sono complementari e diventano nel libro dialogo e testimonianza. A firmare la prefazione dell’opera è Dacia Maraini, che sottolinea il potere silenzioso delle donne che, attraverso i secoli e gli spazi, tramandano il sapere della vita, la capacità di generare vite e di creare e sviluppare idee e progetti, rompendo schemi e creando competenze, spesso tradizionalmente maschili.

Giovanni Zappalà
IMMAGINI E DISSOLVENZE
Il Veliero Blu, 2005
Giovanni Zappala, nato a Cuvio e residente a Varese, è pubblicato su periodici locali e selezionato per numerose antologie. E’ fra i pochi ultimi testimoni, in poesia, di quel gusto disarmante per la musica, la natura, il sentimento semplice e sincero verso i propri affetti. "Io sarò nel volo dei gabbiani, / sulle rive del mare che tu sai, / dove forte è il profumo degli aranci, / tra le nubi di questa Lombardia, / amata terra di laghi e ciminiere… Se udrai canzoni, io sarò / in quelle che insieme abbiam cantato, / e col vento ti porterò carezze, / nel sonno ti sussurrerò parole, / quelle sole che tu sai, le più dolci, / come le note di un notturno di Chopin." (Io sarò)

Pietro Macchione
IL SANGUE E LA MEMORIA
La punizione dei fascisti in provincia di Varese
Macchione Editore, 2006
Che cosa accadde anche a Varese dopo la resa senza condizioni firmata dai tedeschi in Italia che portò alla Liberazione, il 25 aprile? Macchione ha riaperto un capitolo per la verità mai chiuso: zone d’ombra, ricostruzioni incomplete, dettagli che non tornano. Il tentativo di fare un po’ di luce su quanto avvenuto subito dopo la fine della guerra prende le mosse dai "processi popolari" che si tennero a Varese, a Gallarate e a Busto Arsizio. Ripropone, opportunamente rivisto e aggiornato, lo studio già apparso con il titolo "La punizione dei delitti fascisti in provincia di Varese" nel volume "Momenti di storia varesina tra Unità e seconda guerra mondiale", curato ed edito dall’Istituto varesino per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea nel 1991 e ricostruisce, molto opportunamente il quadro normativo entro cui si svolse questa pagina drammatica di storia. E’ una triste contabilità, quella relativa alle uccisioni avvenute nel territorio provinciale tra la Liberazione e la metà del maggio successivo, quando si insediarono le Corti straordinarie d’Assise. Così come terribili sono le vicende legate ai campi di concentramento predisposti all’indomani del 25 aprile a Castiglione Olona e a Masnago. E’ una ricostruzione che si tuffa nel clima violento di quei giorni: non si tratta di riabilitare il fascismo, ma neppure di apporre censure per fatti di sangue ed episodi in cui è evidente che non vi è stata alcuna opera di giustizia, ma l’esercizio di una violenza che al momento sembrava legittima. Non è quindi un processo alla Resistenza come fenomeno, ma un contributo alla chiarezza per avvenimenti che aggiunsero altro sangue a quello versato in diciotto mesi di scontro fratricida tra italiani.

Roberta Cardani
DIMORE SULL’ACQUA
Ville e giardini in Lombardia
Edizioni Celip, 2006
La Lombardia è una regione ricca di laghi, fiumi, canali navigabili: specchi d'acqua che riflettono monti, ravvivano pianure, solcano valli tra rocce e pendii, penetrano come quieti navigli tra campagne e borghi, contribuendo a disegnare panorami famosi. Sulle loro rive committenze colte e raffinate hanno edificato nei secoli dimore di particolare fascino, dove natura e civiltà si sono intrecciate in preziosa armonia, in cui si avverte un’aura speciale che deriva dal connubio tra la cultura cittadina - talvolta europea o internazionale - e quella del "vivere in villa", più tipica della campagna e delle attività della terra: il tutto crea un mondo naturale e simbolico, un rifugio intellettuale nella natura. Oggi il fascino delle ville storiche e dei loro giardini è immutato: magici scorci, dietro le nostre città, salvati dall’invasione del cemento, suscitano ancora uno stupore ammirato per luoghi che costituiscono un mondo a sé. I testi sono a cura di storici dell'architettura e dell'arte, studiosi di storia lombarda e del paesaggio e giornalisti; le immagini sono oltre 400 e in grande formato: è come ripercorre gli itinerari colti dei viaggiatori di un tempo ed immergersi in un’atmosfera d’incanto e bellezza.

Gianfranco Bettetini
I PARTIGIANI DI CITTIGLIO
Effatà Editrice, 2006
E’ un romanzo autobiografico in cui, con partecipazione e a volte nostalgia, l’Autore ricorda il periodo trascorso nel piccolo paese del Varesotto come sfollato a causa della guerra e fa rivivere figure e situazioni che fanno riflettere sul valore della vita e dell'amicizia. E’ la storia di un diventare grandi tra campagna e città, dove l’infanzia sboccia con forza nell’eterno confronto tra la sicurezza della famiglia, l’avventura degli amici e la ricerca della propria dimensione umana, dove l’intuizione delle proprie predisposizioni e la sperimentazione della proprie capacità apre lentamente la strada all’uomo maturo. Un racconto quasi pervaso di meraviglia su come sia stato possibile vivere tanti legami di affetto, di amicizia, di amore nel corso di una sola giovinezza; e su come tante figure, tra cui i partigiani di Cittiglio, tornino a popolare, pieni di dignità, le memorie di quella bella stagione lontana e vicina, nonostante le distanze che la vita ha portato.

P. Macchione - E. Manghi
SPIRIT OF VARESE
La straordinaria bellezza del territorio varesino
Macchione Editore, 2006
L’essenza più pura del territorio varesino si coglie nella bellezza struggente del suo paesaggio: la si può rimirare da una delle numerose terrazze naturali che punteggiano i monti luinesi, che svettano sulla Svizzera e sul Verbano, fino alle alture che dominano le valli varesine. Dal Campo dei Fiori, poi, si può avere la fortuna di ruotare lo sguardo sull’intero giro dell’orizzonte, tra la pianura padana, gli Appennini e l’arco intero della Alpi. Questo scenario culla borghi, laghi, boschi e tesori d’arte, primo fra tutti il Sacro Monte e la sua Via Sacra, fonte di salvezza per anima e corpo.

Luigi Giavini
TRAMA E ORDITO DI UNA CITTA’
Edizione Nomos, 2006
Pronti per un viaggio nella storia millenaria, non solo tessile, dei fustagni di Lombardia? Si parte da Busto Arsizio, per scoprire legami molto stretti con Milano, il resto della regione e con i mercati esteri dove troviamo i bustocchi in posizioni di prestigio, anche impensabili. Mille anni di storia tessile, un affresco ricco di personaggi: dai tessitori ai garzatori, dai mercanti, ai venditori di bombace e ai fustagnari antichi e moderni. Per gli amanti del dialetto e delle tradizioni, l’Autore regala una descrizione di una giornata dei secoli passati, con una comunità che parla quasi esclusivamente un linguaggio tessile e situazioni che sembrano quelle di oggi con tutta una cornice di telai, fili e battute, contraffazioni, intuizioni e, soprattutto, spirito di sacrificio e voglia di fare. L’indagine ha portato anche ad una conclusione ottimistica: nel millennio passato ci furono momenti di crisi peggiori di questo che stiamo vivendo, ma poi si è risorti e andati avanti meglio di prima.

Giuseppe Pacciarotti
GRAND HOTEL
Luoghi e miti della villeggiatura in Italia
Edizione Nomos, 2006
Tra il 1890 e il 1940, in Italia, andava in scena il "gran teatro" della villeggiatura con il lusso e la magnificenza che gli si addiceva: persone belle e famose, di esigenze sofisticate, caratterizzarono allora i luoghi prescelti per il riposo, la cura, lo sport, lo svago e anche l'avventura, tra lo sfarzo e le scenografie dei saloni ospitali e discreti e nella riservatezza delle camere vista lago o monti.
In 250 pagine e 400 illustrazioni, tutte d'epoca, il volume tratteggia il percorso ideale di un turista straniero, attraverso i luoghi di villeggiatura italiani, rinomati già allora fuori dai nostri confini: l’unione tra i conforts dell’hotellerie di lusso e il paesaggio inimitabile rappresentava, infatti, un’attrazione irresistibile per turisti e visitatori di ogni provenienza. Una ricerca, quindi, che fa scoprire prospettive sociali e culturali di grande fascino e suggestione, grazie ad un inconsueto approccio alla villeggiatura e alla vacanza vissute in "luxe, calme, voluptè", come scrisse Baudelaire.

Diego Dalla Gasperina
MORAZZONE TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
Parrocchia di Morazzone, 2005
Dopo essere rimaste a lungo celate negli archivi parrocchiali, ecco pubblicate le vicende storiche, religiose e civili, della Morazzone degli ultimi due secoli. Punto di partenza della narrazione è la consacrazione, da parte del Beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari, della chiesa parrocchiale a Sant’Ambrogio, di cui si è celebrato il centenario nel 2005. Una curiosità: per il periodo del Novecento la materia narrata appare disposta su due colonne: da un lato, infatti, viene riportato quanto scritto nel "Liber chronicus", il diario annuale dei fatti della parrocchia iniziato da don Giuseppe Motta a partire dal 1890 e, dall’altro, notizie ricavate da fonti alternative, soprattutto dal settimanale cattolico Luce.

Luigi Piatti
SCHEGGE 4
Artestanpa, 2006
Nell’intento di raccogliere fondi per l’associazione "Varese con te", specializzata nell’assistenza domiciliare alle persone affette da tumore in fase avanzata e ai loro familiari, Luigi Piatti pubblica questo volumetto che raccoglie "cronache, critiche, intemperanze, commenti, buttati giù con amore per l’Arte e per continuare, salvo proprio dove non si può, a riderci su". L’Arte può, infatti, essere utilizzata per spiritualmente vivere al meglio.

F. Ogliari - A. Cremonesi
IL NAVIGLIO GRANDE
Da Candoglio alla darsena di Milano
Edizioni Selecta, 2006
Dopo i volumi dedicati al Naviglio Pavese e al Naviglio della Martesana, ecco il Naviglio Grande e la cinquantina di chilometri che separano la chiusa sul Ticino a Tornavento dal punto estremo della Darsena a Milano. Le Fotografie ci accompagnano lungo le rive, costeggiano le sponde dell’indiscusso re dei canali navigabili italiani. La ricerca fotografica non si è limitata ad illustrare il tracciato che attraversa la pianura lombardo-occidentale, con il suo ricco assortimento di ville, parhi e ponti, ma si è spinta più a nord.

11/24/2006

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