Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Uto Ughi, un violino da laurea

Al famoso musicista di Busto Arsizio la prima "Laurea honoris causa" dell'Università dell'Insubria. Il Ministro Moratti, inaugurando l'Anno Accademico: "Le Fondazioni contribuiscano alla vita degli Atenei".

Un omaggio a uno straordinario musicista che sa comunicare profonde suggestioni, ma al tempo stesso anche un segno del rapporto sempre più stretto che ormai sussiste tra Università dell'Insubria e il territorio che ospita le sue sedi accademiche.
La "Laurea honoris causa" in Scienza della Comunicazione conferita a Uto Ughi - uno dei principali violinisti della nostra epoca, cresciuto a Busto Arsizio e ancora legato alla nostra provincia - ha sancito un passaggio importante nella vita dell'Ateneo con le sue cinque Facoltà distribuite tra Comasco e Varesotto. E non solo perché è stata la prima in assoluto attribuita dall'Università: "Oggi, infatti, abbiamo la sensazione che finalmente il territorio incominci ad apprezzare molte delle nostre iniziative, comunque sempre accolte con grande interesse" ha detto il Rettore Renzo Dionigi durante la recente cerimonia d'inaugurazione del quarto Anno Accademico, sottolineando anche come "… l'Insubria desideri rafforzare sempre più il patto di alleanza che ci stringe alle istituzioni locali, al mondo del lavoro, dell'economia e della finanza".
In tal senso il nuovo statuto dell'Università - approvato lo scorso 11 marzo, non più di ventiquattro ore prima della cerimonia - ha permesso un salto in avanti di assoluto rilievo, soprattutto sul fronte dei rapporti tra la parte varesina e quella comasca, non sempre idilliaci nel passato anche recente.
"Lo statuto contiene, infatti, una regola di forte originalità, un unicum a livello universitario italiano - ha ricordato il Pro Rettore Giorgio Conetti, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, ospitata dalla città lariana -, prevedendo che la nomina del Rettore vicario per la sede comasca avvenga simultaneamente e con la stessa votazione a quella del vero e proprio Rettore, insediato negli uffici varesini.
Questo vuol dire riequilibrare i rapporti tra le due realtà, perseguendo un unico disegno di complementarietà e integrazione".Un disegno che per la sua attuazione richiede un forte impegno sul versante della telematica, considerando anche gli enormi problemi di collegamento viario fra le due città. "Stiamo attuando un progetto di e-learning - sono di nuovo parole del Professor Dionigi - che entro l'anno 2002 ci permetterà di collegare Como e Varese attraverso un anello di fibre ottiche in uso esclusivo: questo offrirà le trasmissioni in larga banda necessarie per veicolare la didattica a distanza e on-line". Si rafforzerà, insomma, quel modello di Università "a rete" portato a esempio dal Ministro Letizia Moratti. "Avete anticipato una tendenza che ha progressivamente portato al cambiamento del modello universitario - ha dichiarato l'esponente governativo -, un tempo legato quasi unicamente allo sviluppo delle grandi città".
Al contrario, oggi l'Università "a rete" - capace di mettere insieme poli d'eccellenza anche produttivi legati a bacini di conoscenze e competenze che, non necessariamente, si trovano nella stessa località - è diventato in molti casi un elemento di successo.
Per incrementare i rapporti di collaborazione tra istituzioni pubbliche e mondo dell'impresa, ma anche per garantire adeguate risorse economiche all'Università, il Ministro Moratti pensa a un coinvolgimento delle Fondazioni Bancarie.
"Queste Fondazioni possono assicurare risorse economiche preziose nel campo dell'edilizia universitaria. Oppure, investimenti di capitali di rischio in incubatori, laboratori e start up d'impresa da ospitare nell'ambito dei vari Atenei". Nessun intervento, nessun momento pubblico durante la cerimonia ospitata dal nuovo Teatro di Varese ha saputo catturare l'attenzione degli esponenti del mondo della cultura e dell'economia presenti come l'esecuzione del violino di Uto Ughi di due brani della tradizione classica: la sonata "Primavera" di Beethoven e una fantasia sui temi della "Carmen" di Bizet. La consegna della "Laurea honoris causa" al Maestro di Busto Arsizio è stata anche l'occasione per richiamare, da parte sua, l'attenzione del Ministro dell'Istruzione Moratti sulla necessità di diffondere a livello scolastico la cultura musicale.
"Conoscere e praticare la musica significa conoscere un linguaggio universale: una sinfonia di Mozart ha lo stesso impatto ovunque nel mondo, in Cina piuttosto che in Brasile".
Un linguaggio che, però, di fronte alle tante sollecitazioni della società contemporanea i giovani rischiano di non poter imparare a capire.
"E' necessaria la consuetudine all'ascolto fin dall'età scolare. In caso contrario - ha concluso Uto Ughi -, la civiltà italiana rischia che le sue nuove generazioni non sappiano conservare un patrimonio secolare dell'umanità".

03/28/2002

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa