La Devolution all'italiana toglie le risorse all'impresa

La capacità delle regioni d'intercettare le reali esigenze dei soggetti economici presenti sul loro territorio è scarsa. E' questo l'amara riflessione che emerge dall'analisi sullo stato di salute dei Comuni e delle Regioni italiane curata dal CeRST (Centro di Ricerche per lo Sviluppo del Territorio) dell'Università Cattaneo. L'occasione è stata la presentazione della Banca Dati STEL (Struttura dell'Economia Locale), un repertorio di cifre unico in Italia che fornisce dati economici, finanziari, fiscali e sociali per tutta la penisola, dal livello comunale a quello regionale. Dati consultabili gratuitamente da imprese, enti pubblici, centri di ricerca, studiosi e giornalisti.
"Il massiccio trasferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni che ha caratterizzato l'ultimo decennio - ha spiegato il professor Francesco Boccio, direttore del CeRST - ha prodotto risultati modesti per lo sviluppo delle economie locali".
E così nel periodo 1996-2000 in Liguria la spesa sostenuta per il settore "Economia" è diminuita di oltre il 4%; quella dell'Umbria del 6,18% e quella della Sardegna di ben il 9,6%. Eccezione significativa, la Regione Lombardia che ha destinato maggiori risorse a questo settore, passando dall'8,27% del 1996 all'11,07% dell'anno 2000.