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Cinquant'anni d'arte a Gallarate

La Civica Galleria d'Arte Moderna festeggia l'anniversario. Ed entro il 2001 sarà pronta la nuova sede.

Il Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate e la Civica Galleria d'Arte Moderna, che del Premio fu emanazione, compiono cinquant'anni.
Insieme hanno percorso un cammino che ha portato alla costituzione di un patrimonio inestimabile:
sono 2987 tra quadri, sculture, disegni, ceramiche, incisioni, serigrafie, opere di elaborazione fotografica, opere di animazione e ambientali, arte multimediale, libri di artista monotipo, progetti di design e di architettura, oggetti di design, manifesti d'autore, ex-libris.
Si tratta di pezzi significativi sia per l'importanza dell'autore, sia per l'appartenenza alle correnti artistiche rappresentate, molte addirittura "storiche". Il visitatore che percorre le 20 sale della Civica Galleria d'Arte Moderna trova dunque documentazione di tutti i maggiori movimenti e tendenze dell'arte italiana fino ad oggi, a partire dalle espressioni degli ultimi esiti del Novecento Italiano e della reazione che suscitò: i sei di Torino, il chiarismo lombardo, la scuola romana e quella veneziana, Corrente.
Aldilà del valore delle opere, la Galleria ha rappresentato fin dalla sua nascita l'autentica espressione della comunità umana del gallaratese, delle sue attività creative e produttive, delle prime industrie cittadine: le oreficerie, i ricamifici, le tintorie e tessiture, le stamperie per tessuti.
Il premio Città di Gallarate nacque proprio con l'intento di coinvolgere la città in un discorso di attenzione e di partecipazione all'attività artistica: perché, come sottolineavano i fondatori, il rapporto tra arte, lavoro e società sta alla base di un discorso culturale compiuto, non fine a se stesso. Non è un caso che si stia da tempo pensando alla costituzione di due nuove sezioni: una dedicata ad artisti che abbiano prodotto per l'oreficeria, l' altra per artisti che, dagli anni Cinquanta in poi, hanno lavorato per i tessuti.
Per tornare al Premio e al momento della sua nascita, era il 1950, in pochi capirono all'inizio il significato dell' operazione. La mostra, voluta da un comitato di fondatori e promotori che si proponeva di offrire un panorama completo della situazione dell' arte italiana negli anni Cinquanta, suscitò dibattiti e incontri, ma generò anche polemiche.

Ha scritto Silvio Zanella, tra i fondatori del Premio e, per anni, anima e direttore della Galleria:
" La città rimase scioccata; l'iniziativa riscosse unanimi consensi ma la presenza di poche opere della nuova avanguardia, il post-cubismo e l'astrattismo -circa il dieci per cento delle 262 opere esposte- polarizzò l'attenzione dei cittadini ed esercitò su una parte di essi un effetto tanto dirompente da generare interminabili polemiche che dalla sala della mostra dilagarono nei caffè, nelle case, nelle associazioni e persino in Consiglio comunale, con la presentazione di interpellanze e mozioni di protesta per lo spreco di denaro pubblico per l'acquisto di alcune di tali opere, proprio quelle che oggi costituiscono il vanto di questo museo". Tra le opere acquistate erano anche tele di Domenico Cantatore, Giuseppe Migneco, Giovanni Omiccioli, Raffaele De Grada, Emilio Vedova, Atanasio Soldati.
Ci volle dunque del tempo per avvicinare la città all'arte moderna. La Galleria, nata da quel primo, discusso nucleo di opere, dopo aver ottenuto negli anni Sessanta una sede provvisoria s'insediò definitivamente nel 1970 nell'attuale sede di via Milano, dove ha continuato nel tempo a tessere i suoi buoni rapporti col territorio.
Tra le novità di questi ultimi anni la realizzazione di corsi di arte contemporanea- il primo ciclo della stagione 1999-2000 era dedicato ai protagonisti dell'arte,non solo visive: si è parlato anche di teatro, di danza, di fotografia- e la istituzione di laboratori didattici per i bambini delle materne e delle medie.
Oggi la Galleria, sotto la guida del consulente museale e artistico Emma Zanella, si accinge a inaugurare, entro giugno, una nuova sezione dedicata al design( con 350 oggetti firmati ) e a festeggiare il cinquantesimo della fondazione e la XX edizione del Premio con due importanti iniziative: l'acquisizione di opere di maestri dell'arte italiana dagli anni '50 ad oggi e la rilettura dell' arte e della critica dell'immediato dopoguerra attraverso una mostra storica, che s'aprirà in autunno e si protrarrà nel 2001, intitolata Il 1950. Premi ed esposizioni nell'Italia del dopoguerra.

Circa la prima iniziativa- alla quale partecipano oltre al Premio e al Comune di Gallarate anche la Provincia di Varese e la Regione Lombardia- una commissione artistica composta da Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Vittorio Fagone, Giuseppe Manzoni di Chiosca, Silvio Zanella, Giovanni Orsini, Piero Giardini, Emma Zanella Manara ha individuato una rosa di artisti italiani dagli anni Cinquanta in poi le cui opere, non presenti in museo, costituiscono passaggi di fondamentale importanza per la comprensione dell'arte italiana.
A questo proposito sono stati segnalati lavori di Fontana, Guttuso, Manzoni, Melotti, Burri, Adami, Castellani, Agnetti, Dova, Crippa, Peverelli, Guerreschi, Romagnoli, Ferroni e Bonalumi. La Regione ha già iniziato a concretizzare questo progetto provvedendo (in base alla L.R.35/95) all'acquisto di un'opera del
1960 di Lucio Fontana,Concetto spaziale (olio, matita e buchi su tela, cm. 80,5x100) che risulterà di proprietà della Regione stessa con deposito permanente presso la Civica Galleria di Gallarate.
Ma la Galleria ha una ragione in più per festeggiare: avrà, e ci sono buoni motivi per ritenere che l'operazione avvenga in tempi brevi, si dice entro la fine del 2001, una nuova sede, in un vero polo culturale, la cui progettazione è stata affidata a Gae Aulenti, da realizzarsi nell' area prospiciente la via De Magri. Del polo farà parte anche la biblioteca civica, cui toccherà un edificio realizzato ex novo, per una superficie di 3.000 metri quadrati, contro i 4900 della Galleria. Prevista un'area comune di 570 metri quadrati, la realizzazione di bookshop e di un salone con funzioni di sala conferenze e musica.

06/05/2000

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