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Da Nord a Sud la provincia fa gioco di squadra

Le elezioni amministrative di fine maggio hanno segnato la conferma del centrodestra nel Varesotto. Alla Casa delle Libertà i sindaci delle principali località e il presidente della Provincia. Tutti eletti al primo turno.


In provincia di Varese il ballottaggio non serve: nel capoluogo, come a Busto Arsizio e Tradate, il nome del sindaco per il prossimo quinquennio è uscito dalle urne fin dalla serata del 27 maggio. E lo stesso per il presidente della Provincia.
Non c'è stato bisogno del secondo turno per veder confermato il predominio del centrodestra, presentatosi sotto l'insegna della Casa delle Libertà. E così se i "primi cittadini" restano leghisti, una novità c'è: il ritorno a Giunte composte da una coalizione, comprendente oltre al Carroccio anche Forza Italia, A.N. e U.D.C. A Varese, sullo scranno principale di Palazzo Estense s'è riconfermato Aldo Fumagalli. A Busto Arsizio il posto di Gianfranco Tosi - che dopo due mandati non poteva più candidarsi - è stato preso da Luigi Rosa. Situazioni analoghe a Tradate, con Stefano Candiani sulla sedia già di Dario Galli, a Cassano Magnago, dove Aldo Morniroli è l'erede di Domenico Uslenghi e in Provincia dove gli elettori hanno scelto Marco Reguzzoni per la successione di Massimo Ferrario. Si confermano poi Olinto Manini a Malnate, Fausto Emilio Brunella a Besozzo e Maurizio Badiali a Brissago Valtravaglia. Sindaco di Ferno è ancora Claudia Colombo, mentre sono nuovi i suoi colleghi di Uboldo, Mario Piazza, di Cardano al Campo, Mario Aspesi e di Gerenzano, Dario Cattaneo. Ora è tempo di progetti e buoni propositi. Si parla di un nuovo assessorato al Marketing Territoriale e di iniziative per valorizzare il territorio quali elementi portanti nel futuro della Provincia. Il Comune di Varese punta su sicurezza, accessibilità e attrattività. Il Sindaco di Busto Arsizio progetta una città proiettata nel futuro ma ancorata alla tradizione di località a forte presenza imprenditoriale e, a Tradate, si vogliono dare sbocchi nella nuova area industriale alle imprese ora nel centro storico.

REGUZZONI: "FACCIAMO MARKETING PER IL VARESOTTO"
Il suo primo vanto è di aver costruito una giunta rappresentativa di tutte le aree geografiche che compongono la nostra provincia: "Sì, oltre a dare il giusto peso alle forze politiche che raggruppate nella Casa delle Libertà hanno vinto le elezioni, abbiamo ritenuto giusto dare rappresentanza al Nord del Varesotto come all'alto Milanese, all'area della città-capoluogo e a quella di Saronno, oltre che al Gallaratese".
Marco Reguzzoni, leghista trentunenne di Busto Arsizio, ha ormai preso saldamente nelle sue mani le redini della Provincia, proponendo subito una novità come quella dell'Assessorato al Marketing Territoriale e alle Identità Culturali, affidato al collega di partito e coetaneo Giangiacomo Longoni.
"Crediamo nella necessità di valorizzare i punti di forza del nostro territorio in quella che è ormai diventata una competizione globale. E non parlo solo dell'economia, bensì pure dell'offerta turistica e culturale".
Quali sono, allora, i punti chiave nella promozione dell'immagine di Varese?
"Si parte da quello che Varese è: il lago che è stato ripulito, le bellezze paesaggistiche che non temono confronto, i nostri prodotti tipici…
L'Assessorato, però, deve riuscire a 'vendere' il territorio unendo delle competenze che prima erano disperse: la Cultura, il Turismo, lo Sport e in generale la Comunicazione dell'ente.
Si tratta di costituire un 'unicum' compatto, capace di far conoscere a tutti la bellezza del Varesotto e le opportunità che qui si possono cogliere".
Opportunità che devono essere giocate anche sul versante della capacità di attrarre nuove imprese…
"Prima di tutto, però, va migliorata la dotazione d'infrastrutture: strade e ferrovie. Oggi per raggiungere Milano da Luino s'impiega lo stesso tempo che per arrivare nel capoluogo lombardo partendo da Courmayeur! Non è possibile che questa situazione disastrosa si prolunghi nel tempo".
A proposito d'infrastrutture: lei ha subito rivendicato con forza il ruolo di Varese nelle vicende dell'aeroporto di Malpensa…
"E' stato il primo atto del mio mandato: ho chiesto immediatamente un confronto urgente con il Sindaco di Milano Albertini e con il vertice della Sea. Occorre chiarire che in questa partita il ruolo della Provincia di Varese non può che essere fondamentale".
A settembre porterà la sua giunta in clausura per tre giorni …
"Non saremo così rigidi! Subito dopo la pausa estiva, comunque, convocherò gli Stati Generali aperti alla rappresentanza della società civile, delle Associazioni di categoria, del mondo universitario e degli enti locali della nostra provincia. Faremo il punto della situazione prima di incominciare ad agire. Vede, il mio Assessore alla Tutela Ambientale Francesco Pintus mi ha insegnato un precetto dei Gesuiti: vedere, prevedere e, soltanto a questo punto, provvedere. E io voglio rispettare questo precetto…".

FUMAGALLI: "QUATTRO LINEE-GUIDA PER LA VARESE DEL FUTURO"
Il sindaco riconfermato punta su sicurezza, accessibilità, attrattività e comunicazione. Il progetto principale?
La Tangenziale da completare entro cinque anni.
"Ho lavorato durante il primo mandato per far capire ai cittadini che l'Amministrazione leghista è in grado di portare in alto la città e devo dire che in cabina elettorale la gente s'è accorta e ha voluto premiare il mio impegno". Uno sguardo veloce al passato per poi volgere decisamente gli occhi verso il futuro. Aldo Fumagalli, cinquantaduenne dirigente scolastico del Liceo Classico, precisa subito le quattro linee-guida nella sua attività di sindaco di Varese per i prossimi cinque anni: "Sicurezza, accessibilità, attrattività e comunicazione. Sono i temi già delineati nel mio programma e che sono stati fatti propri dalla giunta espressa dalla Casa delle Libertà".
Proviamo allora ad approfondire il concetto di sicurezza: che cosa intendete fare?
"Diciamo subito che abbiamo già fatto molto, rafforzando la prevenzione: per esempio, in pochi anni Varese ha visto diminuire del 50% il numero dei furti negli appartamenti. Una situazione che ci permette di segnalarci quale città più sicura del Nord Italia. Sicurezza, però, vuol dire anche affrontare i diversi livelli d'emarginazione e mantenere tutti inseriti nella vita sociale della comunità. L'investimento maggiore deve essere dedicato alla valorizzazione e promozione della famiglia naturale, agli anziani, ai disabili, alle problematiche giovanili, alle nuove povertà…".
Varese vanta grandi bellezze, ma è poco accessibile: senza un adeguato restyling del sistema viario come potrà essere attrattiva?
"Mi spingo a dire che il problema centrale è quello del traffico automobilistico d'attraversamento e della sua ricaduta sulla qualità della vita urbana.
Ecco perché puntiamo sulla Tangenziale iniziando da quella Nord-Est: in cinque anni dobbiamo completare il collegamento dalla zona della Folla di Malnate, dove si congiungerà al tratto esistente, fino a viale Valganna.
Solo così liberemo il centro cittadino di almeno il 20% del traffico che attualmente l'attanaglia".
E per quanto riguarda la viabilità interna?
"Vogliamo aumentare i parcheggi, anche quelli d'interscambio con i mezzi pubblici. Estenderemo i percorsi per le biciclette e rilanceremo il progetto d'unificazione delle due stazioni ferroviarie, creando spazi che potremo sfruttare al meglio".
Varese e il recupero della sua vocazione turistica: resteranno solo delle belle parole?
"Nient'affatto: innanzitutto abbiamo posto le basi per il rilancio sia del lago, sia del Sacro Monte e del Campo dei Fiori con le rispettive funicolari. La presenza del Teatro e dell'Università contribuiranno a valorizzare sul piano culturale la città e a renderla attrattiva anche sul mercato dei congressi.
E poi puntiamo a costruire e commercializzare con i grandi tour operator un pacchetto turistico di Varese da inserire in maniera ottimale nel più ampio, analogo progetto promosso a livello di Regio Insubrica".

ROSA: "CONCILIARE INDUSTRIA E RISPETTO DELL'AMBIENTE"
Può già dirsi un veterano di Palazzo Gilardoni: da nove anni sedeva sui banchi del Consiglio Comunale. Il 27 maggio scorso, però, s'è issato sulla poltrona più importante di Busto Arsizio. Con oltre il 63% delle preferenze dei suoi concittadini, Luigi Rosa, trentasettenne ingegnere, è stato eletto sindaco. "Ed è stata una grande soddisfazione per me ottenere un numero così alto di voti: credo che nelle città più grandi dove si è votato nessun candidato abbia raggiunto le mie cifre".
Signor sindaco adesso, però, bisogna passare all'azione. Iniziamo dalla situazione economica…
"Non nego che nel passato anche recente Busto abbia perso un po' di smalto sul piano industriale: c'è stato un progressivo trasferimento d'unità produttive verso il terziario.
La vocazione cittadina mi pare, comunque, tutt'altro che tradita: Busto Arsizio è stata un grande centro industriale e ci sono tutte le condizioni perché continui ad esserlo".
Scendiamo nel dettaglio: quali sono queste condizioni?
"Abbiamo realizzato quella che è forse la più bella area industriale del Nord Italia: non dimentichi che ci sono già 800mila metri quadri, con una previsione di Pip d'altri 700mila, tutti a disposizione delle aziende.
E sul versante dei servizi, possiamo offrire un istituto universitario che l'Insubria vuol far crescere, inserito nella struttura dei Molini Marzoli che comprende anche il Polo Scientifico e Tecnologico. Senza dimenticare il Centro Tessile Cotoniero e dell'Abbigliamento e le possibilità di sviluppo collegate alla zona delle Ferrovie Nord".
Oltre al nuovo Centro Espositivo Polifunzionale… Quali sono le sue intenzioni rispetto a Malpensafiere?
"E' un'altra grande opportunità a disposizione del mondo economico non solo bustese, ma direi più in generale di tutta la provincia.
La nostra intenzione è di proseguire lungo le linee già tracciate dalla precedente Amministrazione e, quindi, puntare al suo ampliamento".
Nel programma con cui s'è presentato agli elettori, lei garantiva una forte attenzione al problema ambientale…
"Certo. E sono convinto che ci siano le condizioni per conciliare lo sviluppo economico, rilanciando la vocazione industriale, con il miglioramento delle condizioni ambientali.
E' una sfida che dobbiamo vincere per migliorare la qualità complessiva della vita e fare di Busto Arsizio una città in cui vale la pena venire ad abitare e lavorare".

CANDIANI: "UN'AREA INDUSTRIALE DA FAR CRESCERE"
A soli trent'anni ha già alle spalle un'esperienza di assessore alla Cultura di una città come Tradate. Stefano Candiani, successore di Dario Galli sulla poltrona di sindaco, è stato premiato dagli elettori con oltre il 60% delle preferenze:
"Credo che sia stato un risultato sulla scorta della continuità, come del resto recitava anche il nostro slogan elettorale: l'Onorevole Galli ha tracciato un nuovo percorso caratterizzando la sua attività amministrativa con una chiarezza e una trasparenza esemplari".
Continuità non significa, però, rinunciare alle novità… "Assolutamente no. Uno dei principali obiettivi che mi pongo è quello di sistemare i tre centri storici: siamo già al lavoro per mettere nero su bianco sia per Abbiate Guazzone, sia per Tradate. Ci stiamo attivando, poi, anche per le Ceppine e decidere insieme alle varie realtà coinvolte come completare la zona di Sant'Anna".
Signor sindaco entriamo nei dettagli del suo programma sul versante economico: come intende sostenere lo sviluppo dell'economia locale?
"Diciamo subito che Tradate può vantare un tasso di disoccupazione che direi essere 'fisiologica': non oltre il 2,5-3%. Questo ci deve spingere, comunque, a garantire alle imprese le condizioni per meglio operare e promuovere ulteriormente lo sviluppo economico della nostra città".
L'area industriale potrà crescere ancora?
"Certamente, è una delle priorità della mia giunta: dovremo ancor meglio attuare il Piano degli Insediamenti Produttivi (Pip). Questo in accordo, naturalmente, con le varie Associazioni di categoria.
Guardo, in particolare, a quelle aziende che attualmente sono presenti nell'area a più forte urbanizzazione e cercano sbocchi verso l'esterno. Ecco, è anche a loro che dobbiamo pensare facilitando la loro collocazione proprio nella nuova zona industriale".
E per la macchina burocratica del Comune: quali le sue idee per migliorarne l'efficienza?
"Ai miei assessori chiedo piani di lavoro e rispetto delle scadenze. Quanto al personale, punteremo sulla loro qualificazione e mi aspetto molto da una figura importante che istituiremo: quella del direttore generale che potrà far da volano fra chi amministra e chi lavora nell'Amministrazione.
Senza dimenticare gli investimenti previsti sul versante dell'informatica e, più in generale, delle nuove tecnologie".
A tal proposito, è vero che volete avviare il cablaggio di Tradate?
"In una prima fase, procederemo alla posa delle infrastrutture: dei tubi, in pratica dove far passare i cavi. Appena sarà possibile, poi, giungere a un accordo con un gestore per la trasmissione delle informazioni ad alta velocità. Su un versante così importante come quello dell'high technology, Tradate deve poter essere in vantaggio sulle altre città…".

La nuova giunta Provinciale
Presidente:Marco Reguzzoni (Lega Nord)
Vice Presidente e Assessore al Territorio:Giorgio De Wolf (Forza Italia)
Assessore Tutela Ambientale:Francesco Pintus (Indipendente)
Assessore Marketing Territoriale e Identità Culturale:Giangiacomo Longoni (Lega Nord)
Assessore Strutture Scolastiche e pre-Scolastiche:Graziella Giacon (Lega Nord)
Assessore Politiche Sociali:Rienzo Azzi (Forza Italia)
Assessore Politiche Comunitarie:Roberto Bosco (Forza Italia)
Assessore Viabilità e Trasporti:Carlo Baroni (Forza Italia)
Assessore Patrimonio, Beni Artistici e Architettonici:Giovanni Battista Gallazzi (Forza Italia)
Assessore Bilancio, Affari Generali e Progetto Obiettivo:Christian Campiotti (UDC)
Assessore Lavoro e Formazione Professionale:Andrea Pellicini (AN)
Assessore Sicurezza:Giuseppe De Bernardi Martignoni (AN)
I risultati delle elezioni
del 26, 27 maggio 2002

Presidente della Provincia di Varese:
Marco Reguzzoni (C.d.L)
Sindaco di Varese:
Aldo Fumagalli(C.d.L)
Sindaco di Busto Arsizio:
Luigi Rosa (C.d.L)
Sindaco di Tradate:
Stefano Candiani (C.d.L)
Sindaco di Malnate:
Olinto Manini (Ulivo)
Sindaco di Cassano Magnago:
Aldo Morniroli (C.d.L)
Sindaco di Ferno:
Claudia Colombo (C.d.L)
Sindaco di Besozzo:
Fausto Emilio Brunella (C.d.L)
Sindaco di Marchirolo:
Bernardino Busti (Lista civica)
Sindaco di Brissago Valtravaglia:
Maurizio Badiali (Lista civica)
Sindaco di Uboldo:
Mario Piazza (Centro sinistra)
Sindaco di Cardano al Campo:
Mario Aspesi (Lista civica)
Sindaco di Gerenzano:
Dario Cattaneo (C.d.L)

06/20/2002

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