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Parola d'ordine: prendersi cura della persona

Allo scopo di migliorare l'umanizzazione del servizio, l'Azienda Ospedaliera di Gallarate promuove e sostiene modelli organizzativi multidisciplinari, dove lavorano in gruppo diversi operatori anche non medici, per seguire i pazienti portatori di patologie complesse ed i loro familiari.

"L'ospedale non è dei medici o degli infermieri, ma di chi purtroppo ne deve usufruire", ha ricordato Massimo Buscemi, Presidente della Commissione Sanità regionale, nel discorso che ha pronunciato in occasione dell'inaugurazione del padiglione Trotti-Maino. L'umanizzazione, insomma, al centro della politica ospedaliera. Ma bastano un sorriso, dei modi gentili o una parola di conforto ad un degente per aver esaurito il compito? Secondo i vertici dell'Azienda Ospedaliera occorre ben altro. Per migliorare l'umanizzazione del servizio, occorre "prendersi cura della persona e non della malattia", è la parola d'ordine che circola nei tre nosocomi. A questo scopo l'Azienda ha promosso e sostenuto modelli organizzativi multidisciplinari, dove lavorano in gruppo diversi operatori anche non medici (medici specialisti, infermieri, psicologi, assistenti sociali), per seguire pazienti portatori di patologie complesse ed i loro familiari. Il paziente, infatti, non è solo un malato, ma è soprattutto una persona, la sua malattia ha risvolti umani e sociali. Con questo presupposto sono state messe in atto varie metodiche per alleviare la sofferenza del malato e favorire la sua integrazione nel contesto familiare e sociale. Un trattamento del genere è indirizzato a chi è affetto da sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer ed altre malattie neurodegenerative.
E' proprio in questi casi che la persona perde la sua autosufficienza e bisogna intervenire per farla continuare a vivere in un contesto dignitoso e nel contempo aiutare i familiari ad affrontare e seguire il problema. Sono stati costituiti gruppi formativo-informativi, coordinati da uno psicologo, che consentono di fornire ai familiari dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative il necessario supporto per seguire e gestire il lento declino dei loro cari. Le valutazioni del gruppo vengono messe in rete per uno scambio di informazioni a livello nazionale. Dai centri e dalle unità operative dell'Azienda sono stati organizzati numerosi convegni di alto livello scientifico, che hanno affrontato e trattato domande di ordine etico sulla vita e sulla morte, quali il consenso informato e l'eutanasia. Sono state prodotte importanti pubblicazioni rivolte ad operatori del settore ed alcune guide pratiche per i pazienti ed i loro familiari, con lo scopo di fornire informazioni sulla malattia. Un contributo importante ed insostituibile per l'accoglienza e l'umanizzazione è dato dai volontari, presenti sia nei reparti di degenza, sia nei servizi ambulatoriali. Con gli stessi metodi, oltre alle malattie neurodegenerative, sono state affrontate altre patologie: la cura ed il trattamento dei linfomi cutanei, le sclerodermie sistemiche e per malattia di rigetto di trapianto, specie midollare allogenico di pazienti leucemici, di trapianti di rene, di fegato. L'Azienda ha pertanto potenziato e sviluppato i seguenti punti di forza:

  • Centro studi per la sclerosi multipla
  • Centro regionale per l'epilessia
  • Ambulatorio per malattie neurodegenerative: Parkinson, Gruppo multidisciplinare per la sclerosi laterale amiotrofica, Centro per l'Alzheimer
  • Ambulatorio terapia del dolore
  • Centro autotrapianti per cellule staminali
  • Centro fotoferesi terapia (terapia dei linfomi cutanei e cellule T)
  • Servizio di LDL aferesi (rimozione del colesterolo dal sangue del paziente)
  • Ambulatorio di emodinamica ed angiografia digitale
  • Servizio di andrologia
  • Endocrinologia: Centro per la diabetologia, Centro per la diagnosi e la terapia dei ritardi strutturali.
  • Da segnalare anche l'ablazione con radiofrequenze, una metodica all'avanguardia nel trattamento non farmacologico delle aritmie cardiache.
Anche l'attività dell'unità di psichiatria si colloca a livelli di eccellenza. Le iniziative intraprese verso processi di integrazione del paziente psichiatrico nella società sono state riconosciute dalla Regione Lombardia con l'assegnazione del premio "Rosa Camuna per la comunicazione in sanità", sia nell'edizione 1999, sia nell'edizione 2000.

09/13/2001

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