Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Il variegato pianeta della sanità privata

Varesefocus conclude la propria inchiesta sul pianeta sanità in provincia di Varese con uno sguardo all'articolato fenomeno delle strutture sanitarie private.

Efficienza, strutture e macchinari all'avanguardia, tempi d'attesa brevissimi o per lo meno ragionevoli e l'immancabile cortesia verso il paziente-utente. Sono queste le principali carte vincenti della Sanità privata, una presenza di rilievo nella nostra provincia dove operano importanti case di cura, centri diagnostici, laboratori di analisi, centri di riabilitazione, comunità protette. Il settore occupa circa 500 dipendenti tra personale medico e paramedico e personale amministrativo, senza contare i collaboratori esterni, in prevalenza medici specialisti. Una sanità a torto considerata complementare a quella pubblica poiché svolge una funzione indispensabile a rendere quest'ultima meno asfittica. Vi si rivolgono ogni giorno migliaia di persone.
La loro scelta è motivata da un insieme di fattori, in particolare la certezza di avere risposte immediate ed esaustive al loro problema di salute. Per ottenere vantaggi del genere, tanti sono disposti a pagare anche cifre ragguardevoli, ma la maggior parte delle strutture private sono accreditate, ovvero offrono le medesime prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale riscuotendo lo stesso ticket. Per ottenere l'accredito devono stipulare una convenzione con la Regione che prima di concedere il suo placet impone precise norme, livelli di professionalità per il personale medico e paramedico e determinate caratteristiche per locali e macchinari. La struttura privata può anche avere unità operative non accreditate ed in questi casi chiede cifre che corrispondono alla spesa reale della prestazione. Sono delle vere e proprie aziende della sanità che per stare sul mercato devono sapersi ritagliare una fetta d'utenza, offrendo quel che non offre in termini di efficienza la Sanità pubblica. Case di cura come "La Quiete" di Varese, la "Mater Domini" e la "Santa Maria" di Castellanza, "Le Terrazze" di Cunardo, la Fondazione Clinica "S. Maugeri" di Tradate, hanno poco da invidiare ad un ospedale, anche se le loro dimensioni sono per ovvi motivi ridotte. Possono infatti vantare punte di eccellenza, reparti ed attrezzature all'avanguardia, équipe mediche specializzate in particolari e delicati interventi, tanto da richiamare utenza non solo della provincia e della regione, ma anche dal resto d'Italia. In provincia operano poi una serie di laboratori di analisi, se ne potrebbe fare un lungo elenco; citiamo, senza far torto ad altri, l'"Omnia Medica" di Busto Arsizio, il "Centro Polispecialistico Beccaria" di Varese, il "CE.D.A.L." di Gallarate, il "Laboratorio Analisi Città di Saronno". Ed inoltre centri di riabilitazione fisica, come il "Centro Sirio" di Varese o il "Chinesport" di Gallarate, comunità protette per l'assistenza psichiatrica, quali "Villa Bernocchi" di Varese, "Il mirtillo" di Marchirolo, "Cielo e terra" di Cantello. In molti casi alcune strutture si sono create una nicchia di specializzazione. E' il caso della "Charming Italia" di Busto Arsizio, dedita solo all'oculistica, dei tanti studi della diagnostica per immagini presenti nei maggiori agglomerati urbani, dell'istituto "Risana" di Busto Arsizio che vanta le branche specialistiche di dermosifilopatia, ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria, del Centro Diagnostico San Nicola di Tradate, che oltre ad offrirsi come laboratorio di analisi chimico cliniche e microbiologiche, dispone di una sezione di medicina del lavoro e di una di medicina dello sport. Proprio la diffusione di molteplici discipline sportive a livello amatoriale giustificano la presenza di molti centri specialistici del settore: lo "Studio medico sportivo varesino" e l'"Ambulatorio di medicina dello sport" di Varese, lo "Studio medicina sportiva gallaratese" di Gallarate, il "Centro medicina dello sport" di Casorate Sempione, l'"Ambulatorio di medicina dello sport" di Saronno. E poiché l'età media della popolazione tende a crescere, occorrono centri di assistenza per la terza età, Centri diurni e Centri Diurni Integrati, che oltre ad offrire proposte culturali e ricreative, offrono anche prestazioni sanitarie e riabilitative. Sono 37 i Centri Diurni funzionanti nei comuni della provincia, 7 i Centri Diurni Integrati con sede nelle strutture residenziali, che assistono anziani parzialmente non autosufficienti o affetti dal morbo di Alzheimer. Sempre per gli anziani in provincia operano sei case albergo, un istituto di riabilitazione geriatria, 45 R.S.A., comunità residenziali che forniscono una tutela abitativa, sociale e sanitaria, convenzionate con il sistema sanitario pubblico e che dispongono attualmente di 4001 posti letto, con l'obiettivo di farli crescere a 5.170 entro il prossimo triennio.


Sanità pubblica e privata a confronto

La sanità privata, in provincia di Varese, è un settore di rilievo non solo sul piano dei servizi resi alla collettività ma anche su quello economico, visto e considerato che, tra centri diagnostici, laboratori di analisi, centri di riabilitazione, case di cura, il settore occupa circa 500 persone tra medici, tecnici di laboratorio, infermieri, personale amministrativo e genera un fatturato di 79 milioni di euro. Una cifra in realtà sottostimata, in quanto ricavata sulla base dei soli rimborsi effettuati dall'Azienda Sanitaria Locale alle strutture sanitarie private accreditate per le prestazioni mutuabili: prestazioni specialistiche, ambulatoriali e ricoveri ospedalieri. A tale cifra si dovrebbe quindi aggiungere, per poter meglio valutare l'entità economica del fenomeno, il valore delle prestazioni sanitarie effettuate in regime di non mutuabilità.
A fronte dei 79 milioni di euro che, con la precisazione già fatta, rappresenta grosso modo la spesa complessiva della sanità privata in provincia di Varese, quella della sanità nel suo complesso (pubblica e privata) è di circa 352 milioni di euro. La parte riferita alla sanità privata rappresenta dunque il 23% della spesa sanitaria complessiva, sempre per le voci delle prestazioni specialistiche, ambulatoriali e dei ricoveri ospedalieri. Una percentuale che diminuisce al 20% se il raffronto viene fatto per la sola voce dei ricoveri ospedalieri e che, invece, sale al 32% se il raffronto si fa con le prestazioni specialistiche ambulatoriali, di assistenza riabilitativa e protesica (queste ultime due, del resto, sono affidate interamente dall'ASL alle strutture private).
La spesa complessiva dell'Azienda Sanitaria Locale varesina è, tuttavia, molto più elevata e ha raggiunto nel 2000 la somma di 761 milioni di euro. La differenza è dovuta alla spesa per la medicina di base e pediatrica, a quella farmaceutica, a quella per la psichiatria territoriale, ai costi del personale e alle altre spese generali.
.
Sanità pubblicaSanità privata
Spesa per prestazioni specialistiche ambulatoriali*66 milioni di euro8 milioni di euro
Spesa per prestazioni di assistenza riabilitativa e protesica*
-
13 milioni di euro
Spesa per ricoveri ospedalieri* 286 milioni di euro58 milioni di euro
Totale352 milioni di euro79 milioni di euro
Personale**9.355470
Posti letto**4.024623
Richiesta % di prestazioni specialistiche:*
- allergologia73.826.2
- cardiologia (visita + ECG)65.734.3
- chirurgia generale74.425.6
- chirurgia vascolare63.136.9
- dermatologia52.347.7
- fisiatria54.145.9
- gastroenterologia82.917.1
- laboratorio75.624.4
- medicina nucleare84.615.4
- neurologia67.432.6
- oculistica55.644.4
- ortopedia52.048.0
- urologia47.952.1

Fonte: * A.S.L. della Provincia di Varese - Relazione Sanitaria 1999 e Bilancio 2000
** ISTAT - Ministero della Sanità - anno 1998

03/28/2002

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa