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Occupazione più facile con la formazione professionale

Le cifre premiano la qualità dell'offerta dei Centri di Formazione Professionale del Varesotto. La nuova Carta dei Servizi sottoscritta con la Provincia.

Il 53,5% degli ex-allievi si dice molto soddisfatto della qualità della formazione ricevuta e il 67% ha impiegato meno di tre mesi per trovare un’occupazione.
Sono le cifre relative alla Formazione Professionale nel Varesotto sulla base della testimonianza diretta dei giovani che hanno concluso le lezioni nelle aule dei CFP (Centri di Formazione Professionale) e completato la loro preparazione con stage durante il 1999 nelle 18 strutture del sistema pubblico e privato convenzionato della nostra provincia.
Corsi del tutto gratuiti e a numero chiuso che, sulla base delle cifre indicate, sembrano in grado di assolvere il compito loro assegnato di garantire l’ingresso nel mondo del lavoro con una preparazione che risponda veramente alle esigenze del mercato. Questo per limitare al massimo i rischi di inserimento inadeguato o, addirittura, di espulsione precoce dalle fabbriche e dagli uffici.
E’ in ragione di tale principio, infatti, che la legge 144/99 ha introdotto l’obbligo di formazione fino ai 18 anni, stabilendo che a partire dal 15° anno d’età - dopo aver frequentato per almeno nove anni le aule scolastiche - occorre sviluppare ulteriori conoscenze e competenze prima di proporsi sul mercato dell’occupazione. Per l’anno in corso questo nuovo obbligo formativo riguarda le ragazze e i ragazzi nati nel 1985 e nel 1986.
Certo, di fronte alla necessità da parte dei giovani utenti di assolvere un obbligo esiste anche il diritto a una qualità dell’offerta almeno adeguata e sufficiente.
Ecco allora la definizione, a livello regionale, di standard che devono appunto certificare la bontà del percorso di qualificazione professionale offerto a chi sceglie il relativo canale.
Standard che, in provincia di Varese, sono stati recepiti nella "Carta dei Servizi della Formazione Professionale" recentemente sottoscritta a Villa Recalcati dall’Assessorato Provinciale alla Formazione e dai Direttori dei 18 CFP del sistema pubblico e privato convenzionato del nostro territorio.
"L’obiettivo che ci proponiamo - dichiara l’Assessore Roberto Borgo - è proprio quello di favorire l’inserimento lavorativo e la valorizzazione professionale degli individui coerentemente alla domanda di personale qualificato espressa dalle imprese".
La Carta dei Servizi individua quattro principi fondamentali che regolamentano l’erogazione del servizio:

  • Collaborazione fra tutti i soggetti che operano per assicurare la realizzazione del percorso formativo e professionale: la scuola (di base e superiore), i servizi sociali e sanitari del territorio, i servizi all’impiego e le organizzazioni di categoria:
  • Responsabilità nell’erogazione del servizio, che si traduce nella stipula di un vero e proprio contratto formativo con gli utenti;
  • Accesso al servizio, che deve essere ispirato a principi di trasparenza, definendo e rendendo noti eventuali criteri di selezione;
  • Evidenza dei risultati, garantita dall’accesso alle informazioni sul funzionamento del servizio e sui risultati.
"I risultati ottenuti sottolineano la bontà del processo formativo avviato nei CFP della provincia - conferma Massimo Casolo Ginelli, Direttore a Tradate, Luino e Gallarate -. Del resto, la tradizione del Varesotto in questo settore è un fatto consolidato: le prime iniziative risalgono al 1936 e allora fummo all’avanguardia in Italia. Oggi, la Carta dei Servizi rappresenta il giusto completamento di un processo che ha portato queste 18 strutture ad avviarsi sulla strada della qualità: ci stiamo avvicinando all’ottenimento della certificazione ISO 9001/Vision 2000".
La qualità dell’offerta, insomma, risulta alta "…anche se credo sia opportuno - riprende Casolo Ginelli - rendere ancora più proficuo il rapporto con le varie espressioni del mondo dell’economia: l’industria, il commercio, la piccola e media impresa. Puntiamo veramente a una sinergia che ci permetta di costruire insieme a loro i percorsi di formazione dei nostri allievi".
Quanto alle proposte che nelle varie sedi provinciali si stanno avviando in questi giorni del mese di settembre, esse appaiono assai diversificate tra di loro: i corsi, che hanno una durata media annua di 1.050, riguardano professioni che vanno da quella di operatore di macchine utensili, di elettricista o di florovivaista a quella di addetto alle vendite piuttosto che di operatore poligrafico.
Particolare attenzione quest’anno è stata posta nei confronti delle giovani donne: sono state avviate tre iniziative nel settore dell’amministrazione/lavori d’ufficio a Castellanza, Varese e Tradate, alternative a quelle legate al mondo dell’estetica e dell’acconciatura, ormai saturo sul piano occupazionale. I nuovi corsi, invece, vogliono formare figure intermedie a livello impiegatizio che possano facilmente trovare collocazione laddove non siano richieste competenze post-diploma o a livello di laurea: un esempio, sulla base ai dati raccolti, sono gli studi professionali.

09/13/2001

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