Un colpo di reni

Alcuni fatti delle ultime settimane indicano con chiarezza quanto sia necessario, per ogni territorio e, quindi, anche per la nostra provincia di Varese, coltivare una corale, paziente e determinata azione di difesa degli interessi territoriali.
Malpensa/Alitalia. Malpensa, lo sappiamo bene, provoca pesanti disagi alle popolazioni più vicine all’aeroporto. Malpensa è però anche una grande risorsa occupazionale ed economica per il Varesotto. Ce ne rendiamo conto nel momento in cui si presenta il rischio di tagliare posti di lavoro sia in aeroporto, sia nell’indotto, in conseguenza della prospettata decisione di Alitalia di spostare su Fiumicino alcuni voli internazionali. Pur con tutte le necessarie mitigazioni dell’impatto ambientale, crediamo che Malpensa vada difesa contro chi ha interessi a far saltare il ruolo di aeroporto hub,
per il quale si sono fatti ingenti investimenti negli anni scorsi. L’economia del Nord Italia e l’occupazione del Varesotto e dell’Alto Milanese reclamano una difesa convinta ed efficace di questo ruolo. Evidentemente, c’è chi si sta adoperando per depotenziare Malpensa. Bisogna capire che certe cose non accadono per caso e bisogna opporre ai tentativi altrui un’adeguata reazione per tutelare gli interessi propri.
Infrastrutture di trasporto. In momenti di scarse risorse per tutti, è evidente che su scelte importanti, come quelle riguardanti gli investimenti in grandi opere infrastrutturali, si assista al tiro alla fune. Così è accaduto per la Legge Obiettivo, in occasione di entrambi i passaggi parlamentari, Senato prima e Camera dopo. Se, per la Lombardia, è previsto che si costruiranno finalmente l’autostrada Pedemontana e la nuova Milano-Brescia, a guadagnarci sarà anche il Varesotto perché, in particolare con la Pedemontana, riuscirà a decongestionare la propria viabilità stradale e autostradale (Milano-Laghi). Ma rimane ancora tanto da fare. La rete viaria interna alla provincia sconta tempi di percorrenza enormi. Varese è rimasta l’unico capoluogo di provincia lombardo senza una tangenziale. Busto Arsizio ha ancora, dopo anni, l’incompiuta dei Cinque Ponti. E si potrebbe proseguire nell’elenco. Ci vuole un colpo di reni per riguadagnare il terreno perduto.
Centro di ricerca sul cervello. Il progetto del Nobel Rita Levi Montalcini di insediare in provincia di Varese un centro europeo per la ricerca biomedica sul cervello è una grande opportunità. Al convegno di presentazione del progetto è stato subito fatto presente che altre zone hanno avanzato una loro candidatura e altre ancora sono in procinto di farlo. Occorre mobilitarsi per non perdere questa grande occasione. Certo, trattandosi di un progetto che impegna l’Unione Europea, la lobby deve giocarsi essenzialmente sul piano politico, tra Roma e Bruxelles.