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Indagando sui calzini di Hegel...

In questo numero: i primi casi investigativi del commissario Montalbano e dell’agente segreto James Bond; un viaggio con Terzani alla ricerca della nostra identità e con Alain de Botton alla scoperta del nostro bisogno d’amore. Spazio poi alla filosofia e alle riflessioni sul ruolo della scienza nel mondo moderno e, per concludere, il mistero delle incisioni rupestri nella nostra provincia.

Andrea Camilleri
LA PRIMA INDAGINE DI MONTALBANO
Mondadori, 2004
Di quei pochi personaggi a cui tocca il destino della “memorabilità” il lettore affezionato crede di sapere tutto: come nel caso di Montalbano, l’eroe di Andrea Camilleri. Ma l’autore ne sa sempre di più. Sul suo passato, per esempio, in uno sperduto paese di montagna della Sicilia più segreta dove il giovane vicecommissario ha vissuto per qualche anno. Il libro presenta tre lunghe storie, diversissime per tempi e per temi, nelle quali non ci sono delitti di sangue, ma che tuttavia riescono ad esprimere una tensione estrema: un mistero di uccisioni di animali che evocano le terribili profezie della Cabbala, una ragazza troppo silenziosa e troppo intrigante, il finto rapimento di una bambina dietro al quale si intuisce la mano della mafia. Ma non aveva detto Camilleri che difficilmente Montalbano si sarebbe occupato di questioni di mafia? Anche in questo caso vale la vecchia regola: i personaggi cui tocca il destino di eroi ne sanno sempre una in più anche del loro creatore.

Ian Fleming
CASINO’ ROYALE
Guanda, 2004
E’ il primo episodio della serie 007: ha come protagonista un Bond assai più umano del proprio clone cinematografico che gioca la partita con il nemico tra il fumo e le puntate di un casinò francese, in un’indimenticabile sfida a baccarat contro il gangster Le Chiffre e con la complicità di una splendida dark lady. Ma “Casinò Royale” porta soprattutto alla riscoperta del proprio autore, Ian Fleming, come scrittore colto, dal gusto per la ricostruzione dettagliata di ambienti un po’ rétro, amante delle metafore ardite e capace di far scivolare citazioni di classici in una scena d’azione.

Alain de Botton
L’IMPORTANZA DI ESSERE AMATI
Guanda, 2004
C’è una forma di ansia molto diffusa ai giorni nostri ma di cui quasi mai si parla: è quella che l’autore definisce “ansia da status” ed è generata da ciò che gli altri pensano di noi, in famiglia, sul lavoro, nella società. È un bisogno di riconoscimento sociale che cela un più profondo desiderio di amore collettivo: ma chissà perché - si chiede de Botton - l’amore inteso come passione è il tema prediletto di artisti e filosofi, mentre l’aspettativa d’amore che abbiamo dal mondo rimane argomento sottaciuto e quasi segreto. Così, si interroga sulle cause del malessere legato al posto che occupiamo nella società e soprattutto propone e illustra un’ampia serie di possibili rimedi: con l’aiuto di filosofi, artisti e scrittori ci rivela in quali modi fantasiosi, nel corso degli anni, uomini e donne hanno superato un simile ostacolo alla felicità e ci suggerisce che dall’ansia da status si può guarire, magari imitando la vita di un bohémien, contemplando le rovine antiche o rileggendo in una chiave diversa i romanzi di Jane Austen.

Tiziano Terzani
UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA
Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo
Longanesi &C., 2004
Viaggiare è sempre stato per Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri ed è anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta - a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia - ha a che fare con la sua sopravvivenza. Strada facendo prende appunti e da ogni cultura assorbe il modo di affrontare i problemi umani, in particolare quelli della malattia e del dolore. Alla fine, il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo. Un libro sull’America, un libro sull’India, un libro sulla medicina classica e quella alternativa, sulla ricerca della propria identità. Tanti libri in uno: un libro leggero e sorridente, un libro su quel che non va nelle nostre vite di donne e uomini moderni e su quel che è ancora splendido nell’universo fuori e dentro tutti noi.

Oriana Fallaci
LA FORZA DELLA RAGIONE
Rizzoli, 2004
“La forza della ragione” voleva essere solo un post-scriptum intitolato “Due anni dopo”, cioè una breve appendice a “La rabbia e l’orgoglio”. Ma quando ebbe concluso il lavoro, Oriana Fallaci si rese conto di aver scritto un altro libro. L’autrice parte stavolta dalle minacce di morte ricevute per “La rabbia e l’orgoglio” e, identificandosi in tal Mastro Cecco che a causa di un libro venne bruciato vivo dall’Inquisizione, si presenta come una persona che, eretica irriducibile e recidiva, sette secoli dopo fa la stessa fine. Tra il primo e il secondo “rogo”, l’analisi di ciò che chiama l’Incendio di Troia, ossia di un’Europa che a suo giudizio non è più Europa, ma Eurabia, colonia dell’Islam, di cui l’Italia è un caposaldo. Il tutto affrontato in chiave storica, filosofica, morale e politica.

Antonio Tabucchi
TRISTANO MUORE
Feltrinelli, 2004
Tristano, protagonista e io narrante della storia, muore in una torrida estate toscana e in uno stato quasi allucinatorio racconta di sé ad uno scrittore perché sia testimone della sua vita. Dei ricordi di guerra, perché Tristano è stato un soldato italiano in Grecia, ma anche di tutte le donne che ha amato, tra piani narrativi intersecati che rendono impossibile riconoscere ciò che è veramente accaduto da ciò che Tristano avrebbe voluto accadesse e dal profilo che vuole lasciare dietro di sé prima di andarsene.

Maxence Fermine
BILLARD BLUES
Bompiani, 2004
“Quando hai la musica in te, non ti serve altro. Il blues è un dono del cielo, qualcosa che ti scorre nelle vene, che ti nutre e ti riempie l’anima”. In locali fumosi, dove le note del blues ondeggiano malinconiche e struggenti, si incrociano le storie di celebri giocatori d’azzardo, musicisti leggendari, gangster entrati nella storia del crimine. E così, John Lee Hooker assiste a una sfida a biliardo tra Al Capone e Willie Hoppe, che gli farà capire di avere davanti a sé un futuro di gloria; il sassofonista Max Coleman suona con la cantante Diana King, una donna che si incontra una volta sola nella vita, e il giocatore di poker Willcox arriva a una svolta decisiva dopo la partita mozzafiato con un produttore cinematografico di dubbia fama. Tre personaggi indimenticabili, portatori dei segreti del gioco d’azzardo e della musica, che sfidano la sorte scommettendo sul proprio destino nella speranza, tutta umana, di vincere.

Zap Mangusta
I CALZINI DI HEGEL
La filosofia e quello che c'è sotto
Piemme, 2004
Dall’autore di “Le mutande di Kant” la filosofia come non ve l’hanno mai mostrata! Divertente, irriverente e, incredibile a dirsi, perfino comprensibile e utile. Rende conto di tutte le correnti, sintetizza le intuizioni più brillanti, suggerisce le applicazioni pratiche di ogni teoria, propone una colonna sonora e suggestioni cinematografiche per ciascuna riflessione filosofica, invita a sperimentare il valore di mercato delle diverse dottrine. Dall’Età dei Lumi ai contemporanei, da Cartesio a Popper, da Voltaire ad Heidegger, questa è la storia non autorizzata di quattro secoli di pensiero filosofico... per scoprire tutto quello che c’è sotto!

Edoardo Boncinelli
IL POSTO DELLA SCIENZA
Realtà, miti, fantasmi
Mondadori, 2004
Se c’è una cosa che caratterizza il nostro tempo è l’affermazione della scienza in tutte le sue forme. La scienza procede indifferente fra gli ostacoli che le frappone di volta in volta la cultura del suo tempo, dalle superstizioni alle religioni, alle ideologie. Boncinelli fa il punto della situazione, analizzando lo statuto teorico e pratico dell’impresa scientifica, dalla sua capacità (o incapacità) di fornirci informazioni sul mondo alla sua utilità (o inefficacia) nel cambiare la sfera del quotidiano. E affronta tutti quei temi la cui discussione è necessaria per capire il ruolo della scienza: dalla fallibilità della conoscenza scientifica alla questione del determinismo, dal suo rapporto con i media e la cultura di massa alle prospettive e alle preoccupazioni a proposito degli Ogm e della clonazione.

Laura Bocci
DI SECONDA MANO
Nè un saggio, nè un racconto sul tradurre letteratura
Rizzoli, 2004
“La traduzione è un’esperienza che offre e impone la lettura più lenta che ci sia, quasi un attraversamento a piedi dello spazio fisico del testo, con le sue valli, le sue pianure e le sue montagne”. Tra racconto, autobiografìa e saggio, il volume attraversa i vasti territori della traduzione letteraria: per quali strade intime e segrete si muove quella seconda mano che, toccando il testo d’autore, lo riscrive e lo trasforma, facendosi carico di un rischioso passaggio in un’altra lingua e in un’altra cultura? Su quale carico di esperienza e di riflessione si svolge il rapporto con l’autore del passato e con il potenziale lettore futuro? Su quale orizzonte personale si proietta il dialogo con gli autori che si traducono? Come si definisce il rapporto con chi ha scritto e tradotto in altri tempi? In conclusione per chi e perché tradurre letteratura, magari tornando in modo nuovo a versioni del passato?

Roberto Corbella
MAGIA E MISTERO NELLA TERRA DEI CELTI
Como - Varesotto - Ossola
Macchione Editore, 2004
Le incisioni rupestri rappresentano nell’arco alpino la documentazione della vita religiosa dell’uomo antico più visibile e cospicua. Il volume non vuole essere uno studio archeologico ma intende offrire una serie di ipotesi che possano aiutare a dipanare in parte il mistero legato alle nostre incisioni rupestri. Visionando luoghi tradizionalmente sentiti dagli anziani del posto come abitati da presenze, che li facevano guardare con un misto di reverenza e timore, sono stati delineati una serie di percorsi legati alla fede dei nostri antenati pagani. Ecco dei suggerimenti per esplorare la conoscenza magico-esoterica del nostro mondo alpino, partendo dal convincimento che in un’epoca tra l’inizio del Neolitico e l’Età del Bronzo doveva primeggiare nell’Europa continentale - di cui il Nord Italia è la propaggine provinciale - una religione Solare complessa collegata all’edificazione dei megaliti e all’uso rituale della pietra.

05/06/2004

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