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					Insubres et Insubria nella cartografia antica INSUBRES ET INSUBRIA La Regio Insubrica? Oggi è una comunità di lavoro transfontaliera che accomuna, su base volontaria, le province di Como, Verbania, Varese, oltre al Cantone Ticino. Ma un tempo, quali furono i confini dell'area territoriale occupata dai Galli Insubri? Si sa che la capitale fu Milano e che Pavia si fregiò della pariniana definizione di "Insubre Atene" nel momento del suo massimo splendore settecentesco. Si tratta tuttavia di una semplificazione. Chi volesse approfondire il tema, analizzando autori compresi in un arco di tempo che va dal secondo secolo avanti Cristo (M. Porcio Catone – libro II delle Origines) fino al diciottesimo secolo dopo Cristo (G. Ferrari – Dissertationes pertinentes ad Insubriae Antiquitates), non ha che sfogliare il pregevole volume di Renzo Dionigi, Rettore dell'Università dell'Insubria, intitolato "Insubres et Insubria" edito da Nicolini. Il volume ripercorre la storia dell'Insubria attraverso la cartografia antica, utilizzando cioè le preziose carte geografiche della personale raccolta dell'autore, che dimostra profonda cognizione della disciplina storica oltre il campo della quotidiana operosità di chimico chirurgo. Il volume, che si apre con una parte redazionale sulla storia dell'Insubria, riunisce le carte geografiche, prodotte in gran numero tra il XV e il XIX secolo, raffiguranti l'Italia antica e nelle quali compare il nome dell'Insubria. Nel complesso si tratta di 72 carte raffiguranti l'Italia storica, provenienti da atlanti, da opere storiche, da volumi diversi o anche circolanti in fogli sparsi. L'insieme delle carte raccoglie testimonianze di un quadro culturale di vasta portata in cui si sono intrecciati nel tempo gli sforzi degli storici, di geografi, di disegnatori, di incisori, di editori, tipografi e stampatori. Una raccolta di immagini che ci riporta visivamente in contatto con l'antichità remota della Regio Insubrica, che torna oggi a farsi presente – come sottolinea nella premessa l'autore – nel nome dell'Università dell'Insubria. 09/04/2000



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