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Sarà un Natale allegro, mi ci gioco la testa!

Quando vi sarete stancati di leggere sdraiati sul divano i tre volumi che vi abbiamo proposto, quando le note di "Jingle bells" vi frulleranno in testa e sentirete un pizzicorino alle mani, l'atmosfera natalizia si sarà impadronita di voi e dovrete assolutamente assecondare la vostra creatività sopita… rimboccatevi le maniche, vi divertirete! TANTI AUGURI!!!

Charles Dickens
UN CANTO DI NATALE
a cura di Marisa Sestito
Marsilio Editori, 2001
"Pensate alle gioie presenti - ognuno ne ha molte - non alle disgrazie passate - tutti ne hanno qualcuna. Riempite di nuovo il bicchiere con volto radioso e cuore pago. Mi ci gioco la testa che il vostro sarà un Natale allegro e un anno nuovo felice".
"Un canto di Natale", piccolo gioiello che Dickens compose a trentun anni, è una storia semplice dove le forze negative e ostacolanti risultano alla fine sconfitte dagli agenti benefici. E' la storia di un avaro misantropo che viene ricondotto all'umano sentire grazie all'intervento degli spiriti. Riattivando il processo della memoria, essi gli svelano le possibilità del passato non colte, le aspirazioni della giovinezza perdute e, aprendo i suoi occhi sul presente, ne svelano la sordità emotiva, la cecità di fronte al bisogno, l'aridità calcolatrice e meschina. Traendo conclusioni ineludibili in base a date premesse, schiudono l'esito di una morte solitaria, salvo accogliere la supplica del reprobo pentito e consentirne il ravvedimento.
La presenza del testo originale inglese ci restituisce il dono impagabile di una scrittura che tocca i registri più svariati del grottesco e del comico, del tragico e del sentimentale.
Una fiaba, una storia di paura, di morte, ma anche di solidarietà umana, di fantasmi grotteschi che sfumano e si frammentano nel sogno e nell'incubo privato, un grande ritratto di solitudine e di vecchiaia, di una città degradata e, soprattutto, un magico regalo di Natale che trasforma il gelo e il buio dell'egoismo e dell'avarizia nel calore di un sorriso e di una festa per tutti.

Göran Tunström
L'ORATORIO DI NATALE
Iperborea, 2001
Per dirigere l'"Oratorio di Natale" di Bach Victor, il protagonista del romanzo, musicista affermato, torna nella cittadina dove è nato e vissuto fino alla scoperta della sua vocazione. Ritorna per necessità, per dirigere la corale di dilettanti di provincia e saldare così un debito con il passato, per realizzare un sogno rincorso prima ancora che lui nascesse, ma soprattutto per ritrovare le sue radici di artista e di uomo. Dove comincia un essere umano? Fin dove risale la sua storia? Quali avvenimenti e passioni gli hanno "aperto i canali dell'anima", facendo sì che tutte "le parole e i pensieri congelati" che aveva dentro si sono sciolti in musica?
Tutto ha inizio con la morte di Solveig, la donna luminosa che aveva lanciato l'idea di rappresentare l'"Oratorio di Natale", progetto mai realizzato, e dall'esperienza di quel lutto l'autore fa discendere la storia di tre generazioni: una storia che spazia dalla Svezia alla Nuova Zelanda, dalla nostalgia alla follia, all'inseguimento dell'amore e della tenerezza perdute.
"Cattedrali di sogni e di idee - dice Tunström - si nascondono dietro l'apparente banalità della vita, cattedrali che si innalzano verso quella luce e quella speranza che risuonano per tutto il romanzo nella musica di Bach".

Giacomo Properzj
RACCONTI SULFUREI DI NATALE
Bietti, 2001
Il Natale è l'elemento di collegamento vagamente sentimentale che unisce questi racconti, da cui non emana profumo di incenso, ma un sottile odore di zolfo!
Emozioni negative, impossibili e insopportabili rapporti familiari, corrosive situazioni interpersonali, costituiscono un sottofondo velatamente torbido e l'attesa di una soluzione della storia in linea con le aspettative natalizie si dissolve in un agghiacciante, ironico sberleffo, in una stilettata improvvisa, in un crudele, ma mai gratuito, disincanto.
"Non è stato facile trovare - racconta l'autore - nel ristretto mercato editoriale italiano un editore per queste favole. Si ritiene, da parte degli editors italiani, che racconti e novelle non siano graditi al pubblico; se così fosse forse non avrebbero pubblicato né Joyce né Hemingway".
Adesso la parola spetta ai lettori.

La Cucina Italiana
I MENU DEI GIORNI DI FESTA
Sperling & Kupfer
Editori, 2001
Menu completi e assortiti, proposte tradizionali, classiche, raffinate e rustiche, di magro e da gourmet, dedicate da "La Cucina Italiana" alle prossime ricorrenze natalizie. Un volume ricco di idee per pranzi, cenoni e buffet di grande effetto, da eseguire seguendo passo passo le sequenze fotografiche che presentano tutte le fasi della lavorazione.
Quindi, padrone di casa in crisi di idee, eccone ben cento per accontentare le esigenze più varie, dalla cena elegante, al cocktail prolungato, al buffet di mezzanotte, al pranzo con i nonni e i nipotini. E se tra i vostri doni manca proprio quello dello zio Filippo, a cui ormai avete già regalato tutto, che ne dite di stupirlo con terrine e patè?

Michela Papadia
RICETTE DI NATALE
Ricette dal mondo per celebrare le feste
Penozzo Editore, 2001
"Questa è la ricetta che faceva mia nonna nei Natali della mia infanzia in Bulgaria…".
"Natale cadeva in piena estate, ricordo che tra i meravigliosi profumi d'Africa portavamo in tavola arrosto freddo, molti tipi di insalata e anguria…".
"Sono cresciuta nel Wisconsin, dove gli inverni sono freddi e nevosi e mia madre ci preparava il suo speciale popcorn…". Un quaderno di gastronomia multirazziale, in cui sono raccolte cinquanta ricette natalizie o, per quei paesi che non festeggiano il Natale, ricette di festa legate a questo periodo dell'anno. Dai ricordi che evocano il clima raccolto delle case nei paesi freddi, o i caldi giardini pieni di fiori e di uccelli, sembra proprio di immaginare le donne che tagliano, pesano e impastano, tessendo la rete della cultura alimentare familiare, dove le diversità nella preparazione del cibo sono solo apparenti, mentre profondi sono i legami di affetto connessi alla preparazione e condivisione, nello spirito della festa, del Natale.

Lucia Pazzi
DOLCI DECORATI
Fabbri Editori, 2001
Riuscite ad immaginare una ricorrenza, una festa qualsiasi, senza una torta? Impossibile, vero?
Una torta è piacere per il palato e allegria per gli occhi, quindi, mentre dal forno emana il profumino del dolce in cottura, trasformiamo zucchero, marzapane e cioccolato in splendide decorazioni tutte da gustare. Stampini, stencil, timbri e forbici sagomate vi renderanno fieri della vostra creatività culinaria e se il vostro orsetto del mondo animale non ha proprio niente, consolatevi, in un boccone…

Gina Cristanini e Wilma Strabello
FARE CANDELE
Tecniche e modelli
Demetra, 2000
"Nemmeno si accende una candela per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere affinché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa"
(Vangelo secondo Matteo 5, 15).
Quale momento migliore del Natale per creare calore con le fiammelle delle candele o per dare allegria alla tavola imbandita: questo è un manuale in cui sono spiegate le tecniche per prepararle artigianalmente, per modellarle, decorarle, scolpirle e colorarle.
Ricordando che a chi arriva quando si spengono le luci o al fumo delle candele non resta che lavare i piatti!

Ilaria Stradiotti
L'ARTE DEL BIEDERMEIER
Demetra, 2000
La cultura Biedermeier è sinonimo di uno stile artistico sobrio e confortevole e insegna il culto delle piccole cose adatto a rendere accogliente la casa, considerata l'unico rifugio rimasto.
Con cannella, noce moscata, chiodi di garofano e anice stellato - composti con abilità e buon gusto - si possono creare decorazioni natalizie, pendenti per l'albero di Natale, segnaposto, scatole per i regali e centrotavola.
Se la fusione di stearina e paraffina ha dato il giusto risultato, le vostre candele potranno scintillare adesso tra fiori essicati, nastrini colorati e pizzetti.

Gabriella Di Lorenzo e Marina Ratto
NUOVE IDEE DI PASTA SALATA
per addobbi di Natale, Pasqua e altre ricorrenze
De Vecchi Editore
Le autrici lo garantiscono: chi si appassionerà all'arte di modellare con la pasta salata potrà ottenere da questo hobby numerose gratificazioni e riuscirà fin dall'inizio a realizzare oggetti gradevoli, anche senza aver mai prima d'ora sospettato di possedere una particolare manualità.
E poi, pensate che la somiglianza con la pasta cruda del pane suggerisce che forse il piacere che proviamo nel ricavarne figure ha origini in tempi lontani: erano di pane le statuette votive che i Greci offrivano a Demetra, dea della fecondità, così come quelle che i Romani modellavano per Cerere, dea delle messi, insomma un alimento dal significato sacro e magico. Che ne dite, procediamo all'impasto?

Angelika Massenkeil e Pammi Panesar
DECORAZIONI DI NATALE
Il Castello, 2001
Charlie Brown l'attendeva ansioso, ma ahimè inutilmente, per San Valentino…
Qualunque sia l'occasione, un bigliettino d'auguri rallegra l'umore e scalda il cuore, tanto più a Natale. Se vi viene in mente solo un cartoncino bianco, troppo freddo e impersonale, anche per scrivere un menu, sfogliate questo manualetto e "prendete in prestito" qualche idea: gli amici ne saranno felici.

Gabriela Schenkel-Pagnotti
DECORI NATALIZI CON LE PERLINE
Il Castello, 2001
Il vostro albero è ancora tutto verde?
Ago e filo risolveranno la situazione: perle colorate scintillanti, tonde o a bastoncino, si trasformeranno in ghirlande colorate, creeranno figurine eteree e cambieranno il look delle palle di Natale che da troppi anni appendete rassegnati!

11/15/2001

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