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Diario di un'estate di studio

L'Università Carlo Cattaneo-LIUC ha organizzato, per la seconda volta, la Summer School in Cina, un progetto di "vacanza studio" con meta Shanghai, presso una delle più prestigiose università del paese, la Fudan University.
L'iniziativa ha coinvolto un gruppo di studenti dei corsi di laurea in Economia Aziendale, Ingegneria Gestionale, Giurisprudenza, affiancati da due docenti e da alcuni tutors. La Summer School è un corso estivo di formazione in aula in una prestigiosa realtà accademica ma è anche, per gli studenti, un momento formativo a 360 gradi. Le lezioni infatti, sono state alternate a visite a importanti
realtà aziendali, visite di carattere culturale e anche momenti collettivi di svago.
L'obiettivo, infatti, era quello di far vivere ai ragazzi una esperienza che andasse ben al di là della semplice nozionistica, ma che costituisse un'esperienza formativa e culturale a tutto tondo.
Le lezioni, tenute in inglese da docenti cinesi, hanno riguardato dapprima i primi elementi di lingua cinese e si sono poi sviluppate intorno ai temi di gestione economica, marketing, finanza, investimenti, per poi terminare con elementi di cultura politica economica e sociale del paese.
In aggiunta alle viste aziendali sono state organizzate visite a realtà istituzionali come, ad esempio, quella a Palazzo Lombardia, il "Pirellone" di Shanghai, realizzato nel 1996 ad opera della Regione allo scopo di agevolare le relazioni tra imprese lombarde e cinesi. Di grande interesse, la visita al CentroCOT, omonimo del Centro Tessile Cotoniero di Busto Arsizio, voluto dalla Camera di Commercio di Varese e deputato ad effettuare controlli di qualità sui materiali tessili prodotti in Cina e destinati all'esportazione.
Un'esperienza, quella cinese, che è piaciuta moltissimo agli studenti LIUC, che l'hanno descritta nel loro diario quotidiano on line in termini entusiastici. Gli studenti hanno apprezzato molto la professionalità dei docenti della Fudan University, le tematiche affrontate durante le lezioni, lo stile di docenza. Hanno descritto la curiosità e l'incredulità suscitata dalle visite aziendali, realtà così diverse dalle nostre eppure così efficienti e moderne. Infine, gli studenti hanno descritto e ricordato con stupore tutto il contesto: il rumore, le strade, i grattacieli, la povertà di alcune vie, la modernità di altre.

Dal diario giornaliero on line degli studenti

Domenica 16 luglio
Il viaggio è stato tranquillo anche se interminabile. All'aeroporto due studenti della Fudan ci hanno accolto e con un pullman abbiamo raggiunto l'Università completamente distrutti. Le prime impressioni sono state sicuramente positive perché la gente si è dimostrata disponibile ed ospitale nei nostri confronti, nonostante qualche incomprensione linguistica. Il contrasto tra ricchezza e povertà è stato notevole, a distanza di pochi metri si può passare da una realtà occidentale, dominata da moderni grattacieli, ad una situazione di povertà.

Lunedì 17 luglio
La prima lezione è stata di Chinese Language. Cosa dire, senza rischiare di cadere nel banale dicendo il solito detto, che il cinese è una lingua incomprensibile? Abbiamo studiato l'evoluzione della scrittura e i suoi caratteri basilari, per poi imbatterci nelle Initials e nelle Finals, che dovevamo ripetere infinite volte dopo la pronuncia della Professoressa, una simpatica cinese che, nonostante la sua professionalità, è stata comunque travolta dal nostro divertimento.

Mercoledì 19 luglio
Dopo due giorni di lezioni tutto sommato divertenti su lingua e cultura cinese si entra nel vivo del corso: si parla di economia. Molti dati, PIL, crescita, etc etc. nel pomeriggio la prima visita aziendale, destinazione ABB Electrical Machines Ltd. Durante il tragitto come sempre subiamo frequenti tempeste magnetiche che ci proiettano indietro nel tempo, per cui nella frazione di un secondo il panorama passa dai grattacieli avveniristici a realtà del secolo scorso, se non di quello precedente: case grigie, basse, l'una attaccata all'altra, stradine strette, persone estremamente umili, sarà forse un'espressione "forte", ma bisogna dirlo, povere, anzi miserrime. Vivono in case desolate. Con il minimo indispensabile. L'unico "lusso" che però qui è necessario: l'aria condizionata.

Giovedì 20 luglio
Nel pomeriggio abbiamo visitato la Bao Steel Factory, un'azienda statale cinese specializzata nella produzione dell'acciaio, è la terza più grande al mondo.Le dimensioni di questa fabbrica sono impressionanti; 50.000 dipendenti per una superficie di quasi 29 Km quadrati nei quali rientrano anche uno zoo ed un grande porto che gode di una posizione strategica poiché è situato presso un fiume che sfocia a breve distanza nell'oceano.
Muniti dell'elmetto di protezione (sembravamo i sette nani che vanno al lavoro) abbiamo assistito alla prima fase di lavorazione dell'acciaio, da uno stato di incandescenza, dopo essere stato raffreddato, veniva trasformato in una bobina gigantesca.
Con la visita di oggi abbiamo capito chiaramente due cose: a) Le aziende cinesi non hanno di certo problemi di spazio; b) L'organizzazione di una "factory" cinese non ha nulla a che vedere con una straniera in territorio cinese, infatti all'interno di enterprise come l'ABB, la sicurezza ed il controllo sono all'avanguardia, così come gli strumenti di lavoro.

Giovedì 27 luglio
Questo pomeriggio abbiamo visitato INTERCOS, azienda leader nel settore cosmetico, collocata nella zona di Suzhou, poco lontano da Shanghai. Arrivati in azienda, subito siamo stati invitati ad indossare cuffietta, tunica bianca, copriscarpe blu. Indossato il tutto, abbiamo attraversato tutti i settori dell'azienda, sembrava di essere all'interno del film "La fabbrica di cioccolato", con l'unica differenza che anzichè produrre dolciumi, si producevano rossetti, gloss, ombretti, mascara. Siamo rimasti profondamente colpiti dai metodi di produzione, macchine ed operai lavoravano senza sosta, precisi in ogni movimento. La produzione era infatti basata sul principio della catena di montaggio. Fianco a fianco, ragazzi e ragazze compivano gli stessi movimenti: impressionante… non potrei trovare un altro aggettivo.

Mercoledì 3 agosto
Dopo 2 settimane di corso estenuante e di studio frenetico, è arrivato il giorno più carico di tensione: il giorno dell'esame. A differenza di tutte le altre mattine la sveglia stamane non ha suonato; alle 7.00 l'agitazione ha svegliato tutti ed è iniziato il ripasso generale tra appunti e dispense. Dalle 14.00 alle 16.00 c'è poco da raccontarvi...... come avrete intuito abbiamo fatto l'esame. Liberati da un peso che ci schiacciava il petto ognuno di noi si è dedicato chi agli acquisti, chi a riposare e chi a giocare a basket.
Per finire in bellezza la giornata c'è stata la cena di gala conclusiva tutti insieme e la consegna degli attestati di frequenza del corso. Dopo la cena grandi festeggiamenti negli splendidi locali di Shanghai, fino a tarda notte.


LIUC, Un'università internazionale
Il servizio Internazionalizzazione dell'Università Cattaneo risulta, da un'indagine sulle Università, uno tra i più attivi in Italia. L'Università ha 86 accordi con Università in 31 Paesi del mondo e un laureato su tre partecipa ai programmi di mobilità internazionale. Una vocazione internazionale, quella della LIUC, che porta ad offrire anche la possibilità di frequentare, per gli studenti del terzo anno di Economia Aziendale, tutti i corsi in lingua inglese.
L'internazionalizzazione dell'Università viene realizzata anche attraverso i programmi di doppio titolo con Università in Belgio, Germania, Inghilterra, Scozia e Svezia, che offrono agli studenti che completano con profitto un percorso di studio prestabilito alla LIUC e in altre Università partner una laurea italiana ed estera. Anche i docenti LIUC possono beneficiare di un programma di Internazionalizzazione, che offre loro un supporto linguistico e didattico attraverso corsi di lingua inglese e workshop per la didattica in aule internazionali.

09/22/2006

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