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Un laboratorio per lo sviluppo del territorio

Un Centro di Ricerche della LIUC analizza le migliori soluzioni per le politiche d'investimento pubbliche a livello locale.

Per analizzare un territorio e scegliere al meglio le politiche d'intervento occorre raccogliere una vasta quantità d'informazioni, oltretutto di diversa natura.
E proprio la marcata interdisciplinarietà è una delle caratteristiche del CeRST, il "Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio" dell'Università Cattaneo.
"Il nostro è un laboratorio delle politiche di sviluppo del territorio - precisa il Professor Francesco Boccia, docente di Finanza degli Enti Locali alla LIUC, nonché Direttore dello stesso CeRST - nato dal CePA, il Centro di Ricerca sulle Amministrazioni Pubbliche voluto e diretto dal Professor Gianfranco Rebora, che è anche Preside della Facoltà di Economia.
I nostri studi e le analisi sulle politiche d'investimento pubblico sono rivolte sia ai singoli settori economici, sia ai grandi assi d'intervento.
Politiche d'investimento basate sulla continua interazione tra i diversi livelli istituzionali e gli attori privati presenti sul territorio".
La metodologia utilizzata dal CeRST parte dall'analisi del territorio esaminando la situazione sotto diversi aspetti: geografici, economici, storici, sociologici e politici.
La natura multidisciplinare non tralascia nessuna variabile che determina il livello di sviluppo socioeconomico dell'area oggetto di studio.
"Analizziamo la situazione in profondità - aggiunge il Professor Giuseppe Bettoni -. Il territorio è segmentato così da giungere a un insieme d'interventi coordinati e omogenei".
Rispetto alle metodologie tradizionali, questa fase di studio permette d'individuare aree territoriali d'intervento diverse rispetto ai confini "istituzionali" degli enti (Province, Regioni, Comunità Montane…). Di conseguenza, si possono definire ipotesi progettuali di "network" tra enti, secondo un percorso di concertazione che deve essere condiviso tra gli stessi enti e le imprese che operano sul territorio.
Lo sviluppo di questa "nuova programmazione" è, infatti, legato all'attuazione del principio di sussidiarietà in coerenza con quanto l'Unione Europea richiede ai governi locali: assumere un ruolo centrale nella formulazione delle strategie della propria area e nella conseguente traduzione in azioni concrete delle istanze avanzate da cittadini e imprese.
Il presupposto di tutto questo è, però, un'elevata elaborazione d'informazione: ecco la ragione che ha spinto il CeRST a creare un proprio Centro di Documentazione. Sono così raccolti i dati di diverse fonti come Istat, Aspo, cifre di finanza locale, risultati elettorali e, più in generale, dati vari sulla popolazione.
Tutti non soltanto vengono incrociati sul piano quantitativo ma, soprattutto, sono resi disponibili per il medesimo livello geografico. Una novità a livello nazionale, visto che questo tipo d'analisi non è assolto da altri centri di ricerca in Italia. "Accedere a questi dati, inoltre, è facilissimo - spiegano al CeRST -. Basta entrare nel sito Internet e sono scaricabili in tutte le forme, incrociabili come si vuole". Da oggi, insomma, i dati sulle varie zone del nostro Paese, con differenziazioni a livello locale, sono disponibili.
"Abbiamo fatto la scelta di metterne in linea la maggior quantità possibile, così che possano essere a disposizione di enti locali e aziende in totale gratuità.Abbiamo ormai pubblicato i 4/5 dei dati regionali e 2/3 di quelli nazionali.
Tesaurizzare le cifre è assurdo. Una vera economia liberale, infatti, si alimenta del maggior numero di dati disponibili". Il Centro di Documentazione, inoltre, raccoglie tutto ciò che è prodotto nell'ambito della ricerca nel settore dello sviluppo locale. "Con questo sistema - dice Antonio Colombo, Direttore dell'Unione Industriali della Provincia di Varese - l'Università Cattaneo, sulla base del nostro intendimento quando nacque su iniziativa degli imprenditori industriali varesini, consente di fornire agli enti locali del territorio un supporto alla programmazione, valorizzando le varie iniziative".
Una volta effettuata l'analisi del territorio, la metodologia d'analisi messa a punto dal CeRST prevede la valutazione quantitiva dell'impatto economico atteso, nel breve e nel lungo periodo, dagli investimenti infrastrutturali individuati.
Segue un esame delle conseguenze sul bilancio dell'ente e, per finire, la formulazione di un ventaglio di scelte e di strumenti di supporto alle decisioni politiche sugli investimenti da adottare.


"Il cibo e la sua immagine"
Dopo il primo incontro dedicato alla storia della Fiat, il prossimo 16 maggio, alle ore 15.00, presso l'Università Cattaneo, si terrà la seconda Giornata del Cinema Industriale che intende presentare alcune riflessioni sull'evoluzione dell'alimentazione in Italia e sull'immagine del cibo, attraverso la proiezione di spot pubblicitari.

Osservatorio e-pmi: i risultati della ricerca
Il 17 maggio 2001 si terrà presso l'Università Cattaneo il workshop di presentazione della ricerca 2000/2001 effettuata dall'Osservatorio e-PMI in collaborazione con l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
Oltre all'illustrazione dei risultati del lavoro di indagine, vi saranno interventi relativi alle possibilità di finanziamento ed agli scenari tecnologici a supporto delle strategie di
e-business delle imprese.

04/19/2001

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