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A Varese si studia la Comunicazione

Una laurea per chi utilizzerà i più moderni strumenti comunicativi dell'elettronica digitale. Tra le novità dell'Università dell'Insubria, anche un Master in collaborazione con Formas, azienda speciale della Camera di Commercio.

Le attività di formazione prevedono un rapporto di parità fra le discipline scientifiche e quelle più strettamente umanistiche.
Con il nuovo corso di laurea in "Scienza della Comunicazione", l'Università dell'Insubria compie un passo in avanti nella sua offerta didattica in un settore di sempre maggior rilievo nella vita sociale ed economica.
L'obiettivo di questo ciclo di studi triennale è di fornire le conoscenze necessarie per una formazione adeguata nei settori della teoria del linguaggio, dei metodi d'analisi e delle tecniche di comunicazione, con particolare riferimento all'utilizzo degli strumenti dell'elettronica digitale più moderna.
I corsi del primo semestre si avviano alla conclusione - le lezioni sono iniziate, infatti, lo scorso 1° ottobre - e la risposta degli studenti al progetto formativo sembra già piuttosto significativa. I posti inizialmente previsti erano 60, ma l'elevata richiesta e, soprattutto, i buoni risultati dei test d'ammissione e uno sforzo per migliorare le strutture hanno indotto il Consiglio della Facoltà di Scienze - al cui interno opera il nuovo corso di laurea - a incrementare fino a 90 il loro numero.
Proprio quest'indirizzo di studi, infatti, è stato insieme al Centro Internazionale di Ricerca per le Storie Locali, il primo a poter usufruire della nuova sede universitaria di Villa Toeplitz, una struttura di particolare pregio architettonico e artistico situata nel quartiere di Sant'Ambrogio, ai piedi del Sacro Monte, che recentemente dal Comune di Varese è stata concessa in uso gratuito all'Ateneo fino al 2048.
L'aula che ospita le lezioni di "Scienza della Comunicazione", rispettando lo spirito di un corso all'insegna dell'innovazione, è stata attrezzata con i più moderni mezzi per la proiezione di filmati, per la connessione a Internet e per i collegamenti in teleconferenza. Le stanze adiacenti, poi, mettono a disposizione degli studenti una serie di computer, così da poter navigare nel web, scambiare messaggi di posta elettronica e visionare materiale didattico on line predisposto dai docenti su un apposito sito della Facoltà. Questo corso di laurea, peraltro, non è l'unica novità predisposta dall'Insubria sul versante dell'innovazione tecnologica durante l'anno accademico 2001/2002.
Grazie alla collaborazione di Formas, azienda speciale della Camera di Commercio, è stata avviata anche la prima edizione del Master "Web and Business", con la formazione di 20 diplomati che potranno essere inseriti in azienda come responsabili o collaboratori dei progetti di e-business.
Quest'iniziativa didattica - che si avvale dei docenti della Facoltà di Economia e di quelli del corso di laurea in Informatica - è stata concepita, infatti, per fornire alle imprese profili professionali orientati alla soluzione dei problemi nell'ambito delle applicazioni e dei servizi basati sul Web. Il Master - che è a partecipazione del tutto gratuita in quanto finanziato interamente dal Fondo Sociale Europeo con uno stanziamento di 197.000 euro - si configura come Master universitario con il relativo conseguimento di 60 crediti formativi.
Le lezioni si tengono presso la sede di Formas, all'interno del Centro Congressi "Ville Ponti" di Varese, e hanno una durata complessiva di 26 settimane, con chiusura il prossimo 31 luglio. I partecipanti sono seguiti da tutor per tutto il loro percorso didattico, che prevede anche seminari d'approfondimento e una struttura elettronica (forum, bacheca elettronica e archivio documentale) che li supporterà durante il periodo di stage in azienda. In un anno in cui - chiuse tutte le procedure d'iscrizione - il numero degli studenti è cresciuto di 188 unità (da 6.161 a 6.349), l'Università delI'Insubria, inoltre, offre loro la partecipazione dell'Ateneo al progetto "Campus-One", promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) per aiutare le Facoltà a darsi un'organizzazione più adatta alla gestione delle nuove lauree triennali, varando iniziative che migliorino l'efficienza della didattica.
Finanziato con più di 100 milioni di euro provenienti dall'asta dei telefonini UMTS, il progetto "Campus-One" vede la partecipazione di 69 Università Italiane su 73. All'Università dell'Insubria è stato destinato circa un milione di euro, somma destinata, fra l'altro, all'introduzione di "percorsi d'eccellenza" riservati agli allievi più impegnati negli studi e alla diffusione capillare di tecnologie didattiche fondate su strumenti elettronici (e-learning).

02/15/2002

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