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Quanto è sicura la provincia di Varese? Domanda legittima, ma di difficile risposta.
Prima di tutto, perché la sicurezza non è un valore quantificabile, dati alla mano, secondo un maggior o minor numero di delitti commessi, ma è una sensazione, un concetto legato largamente all'emotività. Crimini di particolare efferatezza che hanno segnato il territorio recentemente, quelli cioè che hanno riempito le cronache dei giornali anche nazionali, crimini ben noti senza che sia nemmeno necessario citarli, hanno un impatto sul senso di sicurezza collettivo più forte rispetto ad un numero di reati più frequenti ma "sentiti" come meno gravi. Secondariamente, perché il continuo lavoro delle forze dell'ordine dà risultati non immediatamente percepibili nel loro valore: l'arresto di un singolo spacciatore ad esempio è pur sempre un duro colpo alle organizzazioni criminali eppure non è immediatamente percepito come tale dall'opinione pubblica. Terzo, e non ultimo, perché la sicurezza in provincia non è semplicemente legata al contesto locale, dal momento che come territorio di confine e per la presenza di un aeroporto intercontinentale, gli eventi che si sviluppano qui hanno spesso legami e ricadute a livello nazionale ed internazionale.
Un dato senz'altro positivo, però, è rappresentato dall'impegno di forze dell'ordine ed istituzioni che si concretizza nelle iniziative avviate in questo campo. Basti pensare alle numerose attività di collaborazione. Ai progetti di studio, ricerca e formazione con il coinvolgimento del mondo accademico. Alle azioni di sostegno economico della Camera di Commercio per destinare somme alla realizzazione di impianti di sicurezza per le imprese. E, non ultimo, al fatto che la Provincia stessa abbia creato un Assessorato dedicato, a conferma del valore prioritario attribuito dai cittadini alla sicurezza come fonte di benessere sociale.
Dagli uffici giudiziari di Varese e di Busto Arsizio la conferma che il traffico di stupefacenti e, in genere, i reati connessi con l'uso della droga destano un particolare allarme sociale. Anche l'immigrazione clandestina è pericolosa perché spesso è prodromica rispetto ad altri più gravi reati. E, anche per effetto di Malpensa, il carico di lavoro dei tribunali locali è a mille. Le testimonianze di Maurizio Grigo, Capo della procura a Varese e di Antonino Mazzeo, Presidente del tribunale a Busto Arsizio.
Un Osservatorio per approfondire la conoscenza del fenomeno criminale grazie che ai dati reperiti, raccolti e interpretati alla luce delle più moderne teorie sociali e criminologiche.
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