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Nuovi traguardi della scuola superiore in Lombardia

Collaborazione tra scuola e università, didattica laboratoriale, e progetti "ponte": l'Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia, diretto da Mario G. Dutto, porta avanti una vera e propria campagna per aumentare la capacità di attrattiva della matematica e della scienza presso i giovani.

Secondo i dati dell' indagine svolta dall'OCSE nel 2003, consultabili nel rapporto curato dall'IRRE (Istituto Regionale di Ricerca Educativa), gli studenti quindicenni lombardi risultano bravi in matematica e eccellenti in scienze, con performance superiori non solo alla media italiana, ma anche a quella dei paesi OCSE: una collocazione di prestigio - in quanto la Lombardia si pone tra le aree ad elevata performance in ambito scientifico e gli studenti lombardi sono preceduti soltanto dai coetanei finlandesi e giapponesi per livello di apprendimento nel campo delle scienze - che auspichiamo possa essere riconfermata dall'indagine 2006 di prossima pubblicazione.Qualche problema in più si pone invece per le matricole, che spesso incontrano difficoltà nei test d'ingresso alle facoltà scientifiche o a superare gli esami di analisi matematica, o che addirittura escludono dalla propria scelta universitaria le facoltà che richiedono un impegno specifico sul versante della matematica. Allineare la preparazione in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado con i prerequisiti in ingresso all'università, invertire la tendenza diffusa tra gli studenti a trascurare le facoltà scientifiche e accrescere conseguentemente il numero di adesioni a percorsi scientifici attraverso strategie più sinergiche viene avvertito in Lombardia come impegno comune e condiviso sia da parte della scuola che dell'università: negli ultimi anni numerosi progetti ponte di orientamento attivo tra scuola e università stanno puntando proprio a offrire nuovi strumenti e nuove opportunità per consolidare le competenze in matematica, per migliorare il livello di preparazione degli studenti anche attraverso il supporto di metodologie e-learning e per svolgere un'azione orientativa specifica.
Ulteriori nuovi spazi di collaborazione tra scuola e università si sono aperti anche grazie al Progetto Lauree Scientifiche, che si propone una rinnovata attenzione verso le scienze "dure" più in generale, e la matematica in particolare, attraverso una didattica laboratoriale, fondata sul protagonismo degli studenti.
Da un lato i progetti "ponte" si rivolgono in una logica di discriminazione positiva agli studenti degli istituti tecnici e professionali, che incontrano in genere maggiori difficoltà e ai quali la scuola deve offrire pari opportunità di accesso alla carriera universitaria; non mancano tuttavia iniziative rivolte a individuare e valorizzare precocemente giovani talenti, attraverso percorsi personalizzati che favoriscono un precoce inserimento di studenti della scuola secondaria all'interno della comunità scientifica e della ricerca specialistica.
Le esperienze e le innovazioni messe in campo in questi anni in Lombardia dimostrano che qualcosa può cambiare e che si può essere più efficaci nel mettere in campo nuovi traguardi di collaborazione tra scuola, università e mondo imprenditoriale.
Tra le linee di lavoro dell'agenda dell'Ufficio che dirigo, considerate prioritarie negli ultimi anni, non è mai mancato l'impegno progettuale e il sostegno finanziario ad azioni per lo sviluppo di una partnership progettuale che veda coinvolto sia il mondo della scuola che il sistema universitario: il feed-back delle diverse iniziative, anche decentrate a livello provinciale, conforta rispetto alla direzione intrapresa e induce a mantenere lo stesso tipo di impegno anche per il prossimo biennio. Incoraggiare i giovani agli studi scientifici è certamente una delle priorità della scuola che guarda all'Europa: la scuola lombarda è alleata alle università, ai centri di eccellenza per la ricerca scientifica e al sistema delle imprese al fine di incoraggiare i giovani a interessarsi ai curricula e alle carriere scientifici e tecnologici, grazie a scelte innovative nella didattica e al coinvolgimento attivo degli studenti in progetti sperimentali pilota.
E' in corso una vera e propria campagna per aumentare la capacità di attrattiva della matematica e della scienza presso i giovani: un tentativo convinto di attrezzarsi al meglio per perseguire l'obiettivo fissato dal Consiglio Europeo, che mira ad aumentare del 15% entro il 2010 il numero di studenti nei percorsi scientifici e a ridurre almeno in parte lo squilibrio che ancora permane tra ragazzi e ragazze in ordine alle vocazioni scientifiche e tecnologiche.
Per l'anno scolastico in corso c'è interesse condiviso con le Università lombarde a fare passi in avanti e lanciare traguardi ancora più ambiziosi, allargando il numero dei progetti "ponte" anche al campo della linguistica, delle arti e delle scienze umane e sociali e promuovendo un confronto a livello nazionale e internazionale sulla sperimentazione didattica a favore del raccordo tra scuola e università.

11/06/2006

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