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L'anno del Giubileo: l'uomo moderno e la spiritualità

Monsignor Marco Ferrari, Vicario Episcopale di Varese, ci introduce al significato di un momento di profonda riflessione sul senso della nostra esistenza.

Siamo quasi alla metà dell'anno 2000 che ha una valenza simbolica particolare circa il significato del tempo e circa il fatto del cristianesimo che celebra il secondo millennio di vita. Questo bimillennario viene celebrato come un anno particolare chiamato "Anno del Giubileo" o "Anno Santo".
Giunti a metà del percorso, può essere utile riprendere in breve qualche coordinata fondamentale per averla più presente e viverla meglio.
Per forza di cose dovrò procedere in modo molto sintetico.


1 - COS'E' IL GIUBILEO

a) Al tempo del Popolo d'Israele. Il Giubileo è una realtà che viene dalla religione ebraica. Ecco come lo presenta il libro del Levitico al cap.25 (qualche stralcio): "...dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti... Lascerete riposare la terra... In quest'anno ciascuno tornerà in possesso del suo... Se tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo, sia presso di te come un bracciante e un inquilino, ti servirà fino all'anno del Giubileo, poi se ne andrà...".
Una veduta di Piazza S. Pietrob) Al tempo del Cristianesimo. Nel cristianesimo l'iniziativa del Giubileo ritorna dopo un lungo silenzio e nasce da una richiesta popolare. Nella notte di Natale del 1299, la gente, nell'imminenza del cambiamento di secolo, invoca un'indulgenza speciale, e questo anche sotto la spinta del rinnovamento spirituale suggerito dagli Ordini mendicanti, Papa Bonifacio VIII acconsente, promovendo un Pellegrinaggio di massa a Roma perché si chiedano grazie particolari per intercessione dei Santi Pietro e Paolo. La Chiesa disciplina l'afflusso con l'indizione dell'Anno Santo e affermando che si acquisisce l'indulgenza attraverso la visita alle Basiliche dei SS. Pietro e Paolo (15 visite per i pellegrini, 30 visite per i romani), la confessione sacramentale e la comunione eucaristica. Dando l'indulgenza, il Papa richiama l'importanza della conversione (penitenza spirituale) e valorizza la penitenza corporale (in particolare i disagi che i pellegrini di allora dovevano affrontare per arrivare a Roma). Dal 1300 sono stati indetti 27 Giubilei, quello dell'anno 2000 è il ventottesimo. Sono stati diversamente collocati: ogni 100 anni, oppure ogni 50 o 25. E' stato indetto anche qualche Giubileo particolare (Pio XI nel 1933; Giovanni Paolo II nel 1983). All'inizio del Giubileo viene aperta la Porta Santa: ha un valore simbolico di richiamo alle porte d'accesso a Gerusalemme, verso le quali il pellegrino ebreo entrava tre volte all'anno (Quale gioia quando mi dissero: "Andremo alla casa del Signore".
Mons. Marco Ferrari - Vicaro Eposcopale di VareseE ora i nostri piedi si fermano alle tue porte Gerusalemme!). Il passaggio attraverso la Porta Santa ci ricorda soprattutto ciò che Gesù disse di se stesso: "Io sono la porta delle pecore: nessuno va al Padre se non per mezzo mio ". (Gv. 10,7) Non si può a questo punto non ricordare con quale silenzio e intensità spirituale il nostro Papa si inginocchiò alla Porta Santa, prima di varcarla.

c) Nella Chiesa di oggi. Siamo chiamati anche noi a vivere con intensità spirituale l'esperienza del Giubileo. E' un'opportunità da affrontare con gioia e consapevolezza, evitando ogni superficialità. E' l'occasione, innanzitutto, per esprimere una profonda gratitudine al Signore per il bene che ci vuole da sempre e ci permette di compiere. E' l'occasione per una riflessione pacata e critica sul secondo millennio, sulle responsabilità delle catastrofi sociali: colonialismo, oppressioni, tirannie, olocausti vari fino ai nostri giorni, incapacità a promuovere e a sperimentare i valori morali.
Anche la Chiesa, e il nostro Papa è veramente maestro, è chiamata a rivedere le proprie scelte e a chiedere il proprio perdono.
E' chiamata a verificarsi seriamente con la religiosità attuale: presenza dell'Islam, dei nuovi movimenti religiosi tipo new age, ma soprattutto presenza dell'indifferenza.
Tutto questo prevede anche uno sguardo approfondito sulla propria maniera di vivere il Vangelo.
Soprattutto deve, nel nome del Signore, affrontare le proprie responsabilità sul futuro dell'uomo e in particolare sul versante della giustizia, della pace, della dignità.
Amando la "città degli uomini" e vivendo volentieri in essa, la comunità cristiana deve custodire la differenza del suo appartenere al Signore e deve valorizzare le differenze delle persone che incontra.
Per questo andranno compiuti e perfezionati gesti esemplari che dichiarino un approccio positivo vissuto nella gratuita.


2 - ELEMENTO TIPICO DEL GIUBILEO

E' l'indulgenza plenaria.
Essa consiste nella "misericordia di Dio che la Chiesa, forte del mistero della redenzione di Cristo e della propria santità, rende accessibile ai credenti. In tal modo essi sperimentano la pienezza del perdono portato fino alle estreme conseguenze, per aprirli alla vita nuova".

Il cammino di conversione e l'indulgenza.
L'indulgenza non è realtà esteriore o automatica, bensì dono interiore offerto alla nostra libertà. Essa sostiene il cammino di conversione dell'uomo peccatore che ritorna a Dio e che da Lui riceve l'amore che perdona e rinnova. L'indulgenza si innesta in questo stesso cammino di conversione, lo presuppone e lo richiede.
Come celebrare il dono dell'indulgenza.
L'indulgenza, che si riceve nella Chiesa, richiede, per sua natura, una Celebrazione comunitaria. Non è tuttavia esclusa una celebrazione individuale, compiuta però con spirito ecclesiale

I gesti dell'indulgenza.
Si è chiamati ad operare un discernimento fra diverse possibilità:

"Il Pellegrinaggio alla Chiesa Cattedrale o alle altre Chiese giubilari, partecipando ad una celebrazione liturgica (S.Messa, Lodi, Vespro), oppure compiendo un pio esercizio
(Via Crucis, Rosario), oppure sostando per un certo tempo in meditazione, da concludersi con il Padre Nostro, il Credo e l'invocazione alla Beata Vergine Maria.

"La visita, per un congruo tempo, ai fratelli o sorelle che si trovano in difficoltà o necessità, quasi compiendo un pellegri-naggio verso Cristo presente in loro.
" Il compimento di gesti di penitenza o di carità che attuano in modo concreto e generoso lo spirito penitenziale proprio del Giubileo.
I requisiti per celebrare e accogliere il dono dell'indulgenza.
Il Sacramento della riconciliazione, vissuto con cuore affettivamente distaccato da qualsiasi peccato.
La celebrazione dell'Eucaristia con la comunione sacramentale, fonte e vertice della vita cristiana. La preghiera secondo l'intenzione del Papa, quale testimonianza di comunione ecclesiale.


3 - GLI OBIETTIVI DEL GIUBILEO

Potrebbero essere così sintetizzati:
La cura che ogni libertà sia rispettata: non possiamo tacere di fronte alle ingiustizie.

La custodia e la valorizzazione della nostra libertà attraverso la quotidiana e assidua ricerca della verità
La scelta dell'essenzialità e della sobrietà che passa attraverso una revisione precisa del nostro modo di impostare la vita.
La scelta di una vita di carità dove viene superato ogni egoismo, ogni particolarismo, ogni fatica di fronte alle diversità promovendo una forte attenzione ai diritti umani e alle prospettive di un mondo rinnovato.
 il passaggio del Papa attraverso la Porta SantaTutto questo richiede, ovviamente,
un rinnovato ascolto della Parola di Dio (perché non programmare nell'Anno Giubilare momenti di silenzio, di ritiro per cogliere in maniera precisa il parere dei Signore sulla nostra vita?);
il pellegrinaggio verso il Signore con i fardelli delle nostre debolezze all'interno di un cammino sistematico di riconciliazione e di accostamento all'Eucaristia; l'inserimento in una situazione concreta di attenzione ai fratelli bisognosi.

In conclusione, come dice S.Paolo, "Tutto ciò che è giusto, buono, nobile, vero e santo, sia oggetto dei vostri pensieri" (Fil, 4,8).
Capisco che questa carrellata veloce andrebbe spiegata meglio e con maggior analisi, ma l'intento è semplicemente quello di ricordarci del Giubileo, averne presenti i connotati essenziali così da capire che, lungi dall'essere una realtà esteriore (anche se è evidente che comporta degli aspetti esteriori) è una realtà molto spirituale che prende il centro della nostra vita e tende a rinnovarla nella misericordia di Dio.

06/05/2000

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