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Gli esami non finiscono mai

Consueto successo di pubblico all'Orientagiovani 2003: ragazzi e adulti insieme per riflettere sul mondo del lavoro, ma non solo. Con un conduttore d'eccezione: Patrizio Roversi


Il lavoro, la formazione e l'università: tre scuole di vita, ma soprattutto mete da inseguire con la consapevolezza di avere sempre e comunque ancora tanto da imparare. L'ottava edizione dell'Orientagiovani - un appuntamento annuale ormai "fisso" ed attesissimo per tutti gli studenti varesini - si è svolta, all'insegna del divertimento, è vero, ma anche della riflessione.
Anche quest'anno l'Unione Industriali di Varese ha riunito attorno ad un palco d'eccezione - quello del Teatro varesino di piazza Repubblica - oltre 1.200 studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e i loro professori. Tutti seduti insieme in un'immaginaria grande, grandissima classe, attenta e pronta ad intervenire alle lezioni dei propri insegnanti: un corpo docenti che, in questo caso, aveva la sua punta di diamante in Patrizio Roversi, attore, conduttore, comico e "Turista per caso", sbarcato a Varese con il preciso intento di parlare ai giovani della sua esperienza personale e professionale, fatta di continue scoperte e - in un certo senso - di continui esami. "Gli esami non finiscono mai": questo il messaggio che aleggiava in tutto il Teatro di Varese, concetto ribadito anche nelle parole degli altri relatori, tra cui Luigi Prevosti, vicepresidente dell'Unione Industriali, Luciano Traquandi, docente dell'Università Cattaneo - LIUC di Castellanza e Giuseppe Colangelo, dell'Università dell'Insubria.
Il messaggio è stato lanciato proprio da Roversi, che certo non ha mancato, durante i suoi interventi, di fare sorridere e ridere il pubblico in platea, con il "sarcasmo colto" che lo contraddistingue: "Nonostante quello che pensa la maggior parte delle persone - ha sottolineato il conduttore, diventando improvvisamente serio - io di professione non sono solo un turista. Viaggiare ti insegna innanzitutto che, nonostante quanto tu possa studiare o essere preparato, non finirai mai di imparare". Concetto ribadito anche da Prevosti, imprenditore che da anni si interessa delle tematiche che riguardano la formazione e l'orientamento professionale: "Per quanti e quali studi voi potrete compiere nella vita - si è rivolto a tutti i ragazzi in platea - non dovrete mai compiere il grossolano errore di sentirvi "arrivati", di pensare di conoscere già tutto e di non avere più niente da imparare. Questo perché lo studio insegna innanzitutto l'amore per la ricerca continua, per il continuo sviluppo e approfondimento". Chi più sa, più desidera imparare, insomma.
"La mia esperienza lavorativa è stata davvero molto varia - ha detto Traquandi - . Ho lavorato in tantissimi paesi stranieri e viaggiato molto. Ogni esperienza è stata diversa dall'altra e mi ha insegnato che ognuno di noi deve scegliere il proprio campo e poi continuare ad approfondirlo, attraverso l'aggiornamento e lo studio di nuove conoscenze. Il bagaglio culturale che ognuno di noi porta con sé serve a combattere quando ci si presentano difficoltà e imprevisti: è a questo punto che emerge il nostro carattere e la nostra grinta, la nostra voglia di fare".
Flessibilità, voglia di migliorarsi continuamente, desiderio di conoscenza: sono queste le carte da giocare per garantirsi un futuro professionale di successo. E in questo senso l'università e la formazione professionale possono giocare un ruolo chiave, perché rappresentano il momento cruciale della trasformazione di uno studente in un lavoratore preparato ad affrontare tutti i cambiamenti del mondo in cui viviamo: "E' inutile illudersi di essere preparati a sufficienza - ha detto Prevosti - il mondo del lavoro cambia così velocemente che non ci dà il tempo di fermarci, dobbiamo continuamente rinnovarci e imparare cose nuove. L'università ci insegna il metodo, sta a noi continuare poi a seguirne la linea attraverso le nostre necessità e i nostri desideri". E' toccato poi a Giovanni Brugnoli, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriali, e ai rappresentanti di tre imprese varesine (Simone Serafini di Leader Spa, impresa produttrice di videogiochi, Roberta D'Agostino di Sea Spa, l'azienda che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate, e Franca Cerri di Agusta Spa, azienda storica del settore aeronautico) illustrare ai giovani le opportunità di inserimento occupazionale offerte dalle aziende, permettendo loro di confrontarsi con realtà imprenditoriali molto importanti del territorio. Alla fine applausi da parte dei ragazzi in platea, tanta soddisfazione per essere entrati in contatto, almeno per poche ore, con il mondo "degli adulti" che a volte, dai libri di scuola, sembra così lontano e indefinito. Alla richiesta "Alzi la mano chi pensa di proseguire con l'università dopo le scuole superiori", braccia sollevate - quasi - all'unanimità.

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11/20/2003

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