Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Pro e contro il QUADRIFOGLIO

Il progetto del nuovo svincolo autostradale sul tratto Milano-Como, tra l'attuale uscita di Origgio e quella di Saronno, ha aperto una vera e propria querelle: i pareri degli enti coinvolti.

Svincolo di Saronno Sud. Nuova configurazione progettuale. In alto, a sinistra Uboldo; a destra Saronno; in basso Origgio
Era nato come un quadrifoglio ma non ha portato la proverbiale fortuna e ora, dopo che sono caduti due petali e dopo accese discussioni, forse lo si può realizzare. Si tratta del progetto del nuovo svincolo autostradale sulla A9 (Milano-Como) che sta diventando un vero tormentone. Le cose cambiano velocemente in politica, soprattutto quando ci sono in gioco elezioni e voti, ma l'unica cosa che resta sicura, è l'aumento progressivo del traffico che incombe quotidianamente sulla Statale varesina e sull'autostrada dei Laghi con le deviazioni per Como e per Varese.
L'ultima soluzione o quanto meno un grande aiuto al traffico e quindi all'economia del territorio, sembra essere la realizzazione di questo nuovo svincolo autostradale sul tratto Milano/Como, tra l'attuale uscita di Origgio e quella di Saronno. La sfida del gruppo Autostrade S.p.a. è stata lanciata ma il guanto non viene raccolto da uno (o forse due) dei Comuni interessati, Uboldo che contesta in toto l'opera dello svincolo sopraelevato, tutto realizzato in cemento armato e dal costo di centinaia di migliaia di euro, che dovrebbe occupare, territorialmente, l'area di due comuni, Uboldo e Origgio.
Lancia in resta e armatura pronta, il primo cittadino di Uboldo, Mario Piazza, è sceso in campo appoggiato dalla Giunta comunale e dai suoi cittadini che mal tollerano l'idea che il poco territorio che resta, venga cementato per lo svincolo oltre al fatto, dicono, che creerebbe altre problematiche al traffico interno. "Non ci sto ad approvare questo progetto - dice il sindaco di Uboldo - in quanto nel marzo del 2005 era stato presentato solo un progetto di ampliamento di corsia autostradale, nell'area del nostro territorio. Successivamente, senza interpellare nessuno, è stato aggiunto il grande svincolo a quadrifoglio che si sviluppa solo sul territorio di Uboldo e Origgio, lasciando intatto il territorio saronnese. In questo modo noi dovremmo rinunciare a terreni agricoli e ad un pezzo dell'attuale impianto sportivo. Il tutto, poi, in attesa del collegamento con la Varesina bis che ha come base la Pedemontana che chissà quando la faranno". "Nell'attesa - prosegue il Sindaco - il traffico per raggiungere il raccordo passerà proprio in mezzo al nostro paese, nella zona industriale, incrementandosi di oltre il 15% e circa 9.000 veicoli potrebbero incanalarsi nel paese per collegarsi allo svincolo. Le nostre strade non sono in grado di sopportare questo. E' inaccettabile! Oggi Uboldo è tra le zone sempre critiche del Sempione e la compensazione deve essere valutata dalla Regione riguardo l'impatto ambientale. Prima andrebbe fatta la Pedemontana e poi si può pensare ad altro. Se necessario, andremo a Roma per dire un secco No al progetto". Il sindaco dice inoltre che ci sarebbero soluzioni alternative che in Regione non vogliono valutare: "Perché la Provincia - conclude il sindaco - ha detto no rendendo difficile ogni altra trattativa".
L'Assessore al territorio e vice presidente della Provincia di Varese, architetto Giorgio De Wolf, configura un quadro di futura evoluzione per il territorio con l'interscambio gomma-ferro. "Il motivo per cui la Provincia sostiene la fattibilità di questo svincolo, Origgio Nord o Saronno Sud, si inserisce in un contesto più ampio. Sono tre gli elementi indispensabili per il territorio del Saronnese e lo svincolo è il primo passo per realizzare l'interscambio della mobilità tra gomma e ferrovia che avverrà con la prossima realizzazione, già approvata, della ferrovia Saronno/Seregno che avrà come riferimento la stazione di Saronno Sud. Lì confluirà il traffico proveniente dall'autostrada e dalla Varesina bis per procedere via ferro. Il potenziamento della stazione ferroviaria Saronno Sud diventerà quindi uno dei più importanti nodi di interscambio regionale, Per arrivare a questo è però indispensabile che si realizzino le opere che garantiranno e faciliteranno l'interscambio con la ferrovia. Noi ci stiamo attivando, per venire incontro alle esigenze di Uboldo e Origgio, di far ridurre, nei limiti del possibile, l'impatto ambientale. La Provincia non fa piaceri a nessuno ma esamina i problemi su scala provinciale e guarda alla loro risoluzione".
L'assessore all'urbanistica del Comune di Saronno, architetto Paolo Riva, descrive la situazione anche da un altro punto di vista: "Va fatta una premessa: nei nostri programmi una priorità è l'introduzione di vettori innovativi, quali i tram-treno sfruttando maggiormente le linee esistenti verso Como e Varese. Così, Saronno potrebbe diventare un punto di scambio di tutto il trasporto pubblico di collegamento con i paesi di confine. Emerge quindi la necessità di nuovi tracciati per favorire uno scambio tra gomma e ferro sulla direttrice Milano-Malpensa-Novara in una logica di "gronda nord" ferroviaria che apre nuove prospettive di sviluppo per l'intera zona. Se non si potranno offrire tempi inferiori di percorrenza stradale e un collegamento ferroviario con tutta la Lombardia… si perderà il treno. Senza lo svincolo autostrade sulla A9, questo non potrà accadere. Uboldo ha rifiutato in passato l'opportunità di uno scalo ferroviario sul suo territorio con un collegamento alla Malpensa/Novara e se non si "rompe" adesso il traffico odierno, non si potrà attuare nessun programma di collegamento con la stazione di Saronno Sud. Faccio presente che Saronno impegna una vasta area del centro (P.le 1° maggio) e un'area dietro le Nord, per accogliere i parcheggi di cittadini non saronnesi. Attualmente sono occupati dai 5.000 ai 10.000 mq di superficie che sarebbero destinati a parco e che invece, per il "vivere civile" lasciamo a parcheggio. Sì, ma fino a quando? Lo svincolo, approvato dalla Legge Obiettivo, risulta quindi necessario per tutto il territorio e questa maglia di collegamento avrà un ruolo strategico di cerniera tra i territori di quattro province (Varese, Como, Milano e Monza) ed è un'opportunità da non perdere."
Resta il terzo comune interessato ai lavori, Origgio, il cui Sindaco, Luca Panzeri, è ancora "tra color che son sospesi" in quanto sta valutando, insieme ai suoi tecnici, l'ipotesi di una nuova apertura di dialogo con la Regione. "Siamo partiti con un no deciso - dice il sindaco - che si può modificare se otterremo dalla Regione le risposte adeguate. Valutando l'impatto ambientale sul nostro comune noi chiediamo, in alternativa allo svincolo, la chiusura totale delle attuali uscite autostradali sulla Milano-laghi e sulla Milano-Como. Lo svincolo, poi, dovrà confluire il traffico sulla direttiva che conduce alla rotatoria già in essere, senza fare altre rotonde nel nostro territorio mentre, ad Ovest, dovrà inserirsi nel futuro progetto della Varesina bis oltre a possibili compensazioni ambientali a verde pubblico, nei pressi dell'autostrada, ancora da definire. Il "Comitato Attivi No svincolo" - conclude il sindaco - insiste ancora per il no ma la situazione potrebbe evolversi diversamente. Per ora, senza precise risposte, è un ni".
Appare difficile, almeno per ora, una soluzione pienamente concertata che invece servirebbe per dare impulso alle risorse economiche del Nord Lombardia. La partita è aperta.

02/24/2006

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa