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Il futuro nelle inter-connessioni

Diversi progetti in cantiere per potenziare il sistema ferroviario della provincia di Varese. Tempi sempre troppo lunghi, però, per passare dai progetti ai risultati.


E' in arrivo una vera e propria rivoluzione nel sistema ferroviario della provincia di Varese. Il progetto dell'Alta Velocità e la necessità di ampliare i collegamenti su rotaia con Malpensa hanno portato, negli ultimi anni, a una fitta collaborazione tra Ferrovie Nord Milano (Fnm) e Rete ferroviaria italiana (Fs), unite per creare un sistema più veloce e meglio fruibile dall'utenza. L'idea è di rendere la rete meno "Milano-centrica", offrendo ad esempio la possibilità di partire in treno da Luino o dalla Svizzera per raggiungere Malpensa, oppure dall'aeroporto per arrivare facilmente a Torino, o ancora giungere al Terminal 1 direttamente dalla Centrale di Milano. Altri interventi, come il ripristino della linea Saronno-Seregno (Fnm) e la costruzione di una tratta Arcisate-Stabio (Fs), contribuiranno a integrare le tratte esistenti, anche se non sono direttamente legate al traffico ferroviario verso l'aerostazione.
Tra gli addetti ai lavori non manca l'ottimismo per la creazione in tempi relativamente brevi di una rete integrata: "Da alcuni anni - spiega Roberto Ceresoli, direttore di Ferrovie Nord Milano Ingegneria (divisione aziendale per la progettazione) - si ragiona sulle interconnessioni. Se a livello di servizi offerti c'è una giusta competizione fra Trenitalia e Fnm, quando si parla di costruzione e connessione di reti i due gruppi lavorano insieme, perché si tratta di progetti finanziati con fondi pubblici e finalizzati a migliorare i tempi di percorrenza". Il futuro delle interconnessioni ferroviarie sul territorio della provincia di Varese dipende sostanzialmente da tre fattori: la realizzazione di un interscambio tra Ferrovie dello Stato e Nord al confine tra Busto Arsizio e Castellanza (e di una sua anticipazione, il cosiddetto "Raccordo x"), la possibilità di incrementare il traffico ferroviario nella zona dell'aeroporto e il potenziamento delle linee di entrambi i gestori, sia come numero di binari, sia nella costruzione di nuove tratte.
IL COLLEGAMENTO BUSTO ARSIZIO-CASTELLANZA
Sembrava un progetto destinato a non realizzarsi mai, invece la "talpa" sta iniziando a scavare nel sottosuolo tra Rescaldina e Castellanza. In progetto c'è un tunnel profondo, che passerà sotto il fiume Olona per poi sbucare al confine con Busto Arsizio, una galleria per eliminare i passaggi a livello in città e garantire il massimo sfruttamento del doppio binario sulla direttrice Milano-Malpensa. Se la tempistica sarà rispettata, nel 2008 proprio all'uscita di questo tunnel sorgerà un importante svincolo ferroviario, nel punto in cui Fs e Fnm si incrociano. I treni provenienti da Domodossola, Varese o Luino sui binari Fs, potranno così proseguire per Malpensa o altre destinazioni utilizzando il "ferro" delle Fnm. Allo stesso modo, grazie alla realizzazione di un collegamento tra Milano Centrale e la stazione Bovisa Nord, sarà possibile viaggiare direttamente dall'aeroporto al principale snodo ferroviario del capoluogo: "Il collegamento con Malpensa - afferma Ezio Facchin, responsabile investimenti Rfi - sarà articolato su due livelli: per Milano città (Cadorna) e per le lunghe percorrenze (Centrale). Il 'passantino' di Bovisa è quasi pronto, ma difficilmente si potrà utilizzare finché le Ferrovie Nord avranno il tratto castellanzese a binario unico. Il doppio binario, invece, permetterà il transito di 100 treni in più ogni giorno".
IL "RACCORDO X"
Meno impegnativo dal punto di vista economico e realizzativo è il ripristino del cosiddetto "Raccordo x", un binario già esistente ma attualmente in disuso che collega proprio le due linee ferroviarie bustesi. Il presidente della Provincia di Varese Marco Reguzzoni suggerisce di iniziare proprio da questo piccolo investimento: "Se ne parla da 20 anni, doveva essere realizzato nel '98, invece stiamo ancora aspettando. E' meglio partire da un'opera minimale come questa prima di pensare ai grandi raccordi".
Il presidente è stato preso in parola: proprio in questi giorni verrà diffuso il bando per la gara d'appalto e, garantiscono Facchin e Ceresoli, il raccordo sarà pronto entro i primi mesi del 2007.
IL FUTURO FERROVIARIO A MALPENSA
Un altro progetto che ha avuto ampio risalto negli ultimi anni riguarda un collegamento ferroviario diretto tra Gallarate e Malpensa. Un tracciato da costruire ex novo, che è sempre stato considerato alternativo al raccordo di Busto-Castellanza. Ezio Facchin spiega perché non ci sono contrapposizioni tra i due progetti e in quale ottica si potrebbe inserire il nuovo percorso verso l'aeroporto: "Innanzitutto occorre premettere che il progetto è ancora in fase istruttoria e l'eventuale realizzazione avverrebbe intorno al 2010-2011. Questo collegamento avrà senso quando la stazione ferroviaria dell'aeroporto si inserirà in un sistema di linee passanti e non sarà solo capolinea". Il presidente Reguzzoni esprime però qualche perplessità sui tempi: "Su questo progetto le Fs sono in ritardo, avrebbero dovuto pensarci prima, nella fase di progettazione del nuovo aeroporto".
POTENZIAMENTO E NUOVE TRATTE
Le novità prospettate finora sono teoricamente utili, ma con questi binari a disposizione, non c'è interconnessione che tenga. Lo sanno bene i vertici di Rfi e Fnm, che infatti stanno predisponendo un potenziamento nei punti chiave delle linee. Per le Ferrovie Nord, il raddoppio dei binari (da due a quattro) tra Bovisa e Milano Cadorna è un lavoro di alta ingegneria, un sogno che diventerà realtà entro il 2007. Per le Ferrovie dello Stato, è importante rafforzare il tratto Rho-Gallarate con il terzo binario, che verrà probabilmente realizzato a partire dal 2007.
Ci sono poi i nuovi percorsi ferroviari. L'Arcisate-Stabio è un tormentone che sembra avviarsi al lieto fine: Ezio Facchin ne ipotizza l'apertura entro il 2010, con la nascita del collegamento Lugano-Varese-Como. Sempre restando in tema di linee non "Milano-centriche", sarà a disposizione dell'utenza entro il 2008 la Saronno-Seregno ("Un esperimento interessante", sostiene Ceresoli), attualmente adibita solo al trasporto merci. L'ultima apertura, a proposito di linee merci, è la tratta Luino-Sesto Calende, inaugurata nel dicembre 2004: utile soprattutto perché ha alleggerito la linea Gallarate-Luino evitando i pericolosi "incroci" tipici dei tratti a binario unico.
La strada verso un sistema che sia davvero integrato non sarà breve, anche perché buona parte degli accordi tra le due società e gli enti territoriali sono ancora sulla carta. Per il momento, gli utenti sono in continuo aumento e si devono accontentare di un servizio (a detta dei tecnici delle ferrovie) sostanzialmente invariato da alcuni decenni. Sullo "stato dell'arte", il presidente Marco Reguzzoni rincara la dose: "Le nostre linee ferroviarie attuali sono da Terzo mondo rispetto a quelle di altri paesi avanzati, basta viaggiare con i pendolari per accorgersene. Io credo nei progetti di ammodernamento, ma finché non ci sarà un potere locale a gestire queste opere, i tempi non coincideranno con le promesse. Comunque l'avvio dei lavori a Castellanza lascia sperare che sia la volta buona per iniziare sul serio". Le scadenze sono state stabilite: secondo le previsioni, nei primi mesi del 2007 dovrà essere inaugurato il "Raccordo x". Se questo primo appuntamento non slitterà, si potrà pensare di essere finalmente sul binario giusto.

03/31/2005

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