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Sicurezza: microcriminalità in crescita nel Varesotto

Almeno tre i temi caldi: microcriminalità diffusa, miglior gestione delle forze dell'ordine e integrazione degli immigrati per evitare che entrino nei circuiti malavitosi.

Sicurezza nel Varesotto: l'era della criminalità organizzata e delle ramificazioni mafiose sembra alle spalle. L'allarme, però, non è cessato e oggi il pericolo viene dalla microcriminalità, spesso legata agli stranieri irregolari.
E' la fotografia del territorio emersa durante un convegno che, organizzato dal sindacato di Polizia COISP, ha visto la presenza al Centro Congressi “Ville Ponti” di Varese dello stesso capo della Polizia, Giovanni De Gennaro. Quest'ultimo ha sottolineato l'esigenza di un'attenzione particolare verso i nuovi reati digitali e quelli legati all'unificazione planetaria dei mercati finanziari. Ma De Gennaro ha descritto anche il progetto di una “Polizia di prossimità”, che sta di più in mezzo alla gente, comunica meglio con l'opinione pubblica, anche attraverso Internet, offre ad anziani e disabili la possibilità della denuncia a domicilio, pensa ai “parchi sicuri” e conosce meglio il territorio dal punto di vista economico.
Intervenendo al convegno, Marino Vago, Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, ha posto l'accento sulla necessità di non sottovalutare la microcriminalità.
“La frequenza con cui si manifestano episodi più o meno gravi ci offre la pericolosa sensazione – ha detto Vago – che le forze dell'ordine fatichino nel contrastare questa criminalità diffusa. Non possiamo correre il rischio che la battaglia per arginare la criminalità organizzata nelle sue forme 'macro' distolga energie, forze e concentrazione dalle altre azioni che tutelano la sicurezza pubblica in generale”.
C'è allora bisogno che tutti i soggetti, istituzionali e non, operino concretamente per rimuovere a monte le cause che portano all'illegalità.
“E' indispensabile che l'amministrazione della giustizia sia messa nelle condizioni di poter meglio operare mediante interventi sugli organici, sui mezzi, sulla logistica. E altrettanto vale per le forze di polizia”.
Quanto, infine, all'argomento immigrazione, il Presidente degli imprenditori varesini ha parlato di un fenomeno che questa provincia si trova a dover affrontare per evitare che i nuovi arrivati diventino una risorsa per la criminalità.
La strada da percorrere è quella di offrire agli stranieri impieghi presso le fabbriche della zona, così da togliere potenziale manovalanza alla malavita.

01/18/2001

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