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Una ferrovia "energetica"

Un nuovo elettrodotto trasporterà entro il 2005 energia elettrica dalla Svizzera all'Italia lungo la linea ferroviaria dismessa della Valmorea. Il punto della situazione.

Undici chilometri per un nuovo elettrodotto che entro la fine del 2005 trasporterà energia elettrica dal Cantone Ticino all'Italia. Il progetto - che entrerà nella fase esecutiva con l'inizio dei lavori nei primi mesi del 2004 - nasce da un accordo tra Ferrovie Nord Milano Esercizio e Azienda Elettrica Ticinese. Accordo che ha portato l'ingresso dell'azienda svizzera nel capitale sociale di Nord Energia Spa, la società nata nell'ottobre 2002 con lo scopo, spiegano le Fnme, "di approfondire lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione di un elettrodotto lungo la ferrovia Castellanza - Valmorea". L'elettrodotto sarà interamente interrato: nella parte svizzera, correrà sotto la superstrada Mendrisio-Stabio-Gaggiolo, mentre sul territorio italiano, sarà costruito parallelamente ai binari della ferrovia della Valmorea fino a Cagno, in provincia di Como. In pratica, quattro chilometri in terra lombarda e gli altri al di là del confine. Nord Energia è sorta proprio con lo scopo di realizzare l'elettrodotto che, sfruttando il sedime ferroviario della linea della Valmorea, collegherà entro il 2005 Mendrisio in Svizzera con Cagno in Italia. "Con questo progetto - spiega Marco Piuri, amministratore delegato di Fnme - si prospettano tre tipi di benefici: la connessione tra rete svizzera e italiana crea una media centrale senza fare una centrale vera e propria. Questo porta a coprire parte del fabbisogno energetico in Lombardia, che per le proprie attività ha "fame" di energia. C'è poi la questione della competizione del prezzo di vendita e della possibilità per i clienti di acquistare a costi più convenienti". Gli obiettivi della società, infatti, sono la progettazione, la realizzazione e lo sfruttamento commerciale di infrastrutture di trasporto di energia elettrica da e verso l'estero. L'energia elettrica messa a disposizione andrà in primo luogo a coprire il fabbisogno energetico delle Ferrovie Nord, pari a 76 GWh/anno, mentre l'energia eccedente il fabbisogno sarà immessa da Nord Energia sul mercato regionale lombardo. La capacità di trasmissione dell'elettrodotto sarà di 250 MW.
Secondo il presidente del Gruppo Ferrovie Nord Milano, Norberto Achille, "l'accordo con Azienda ticinese, partner di assoluto rilievo, rappresenta bene la dinamicità del Gruppo Ferrovie Nord Milano". "Entriamo infatti - spiega Achille - nel mercato della libera energia dopo essere stati i primi ad operare nel settore del trasporto merci liberalizzato". Ad acquistare energia dalla nuova società saranno, nei piani, soprattutto enti pubblici: la Fiera di Milano si è candidata, come è emerso anche durante l'incontro di presentazione del progetto in Regione Lombardia, alla presenza del presidente Roberto Formigoni. Anche gli enti pubblici del Varesotto potrebbero essere interessati all'acquisto di energia elettrica.
"Seppur caratterizzata da molti problemi non ancora risolti e da un quadro normativo e regolamentare in piena e continua evoluzione - precisa Nord Energia con tutti i dettagli tecnici - l'avvenuta liberalizzazione delle attività di produzione e distribuzione di energia elettrica sul territorio nazionale ha comunque avviato una serie di nuove possibilità per iniziative industriali, quali la costruzione di nuovi siti di generazione, il potenziamento e rinnovamento di siti esistenti, nonché il commercio dell'energia stessa. Un punto di sicuro interesse imprenditoriale è l'importazione di energia dall'estero. Si è passati dalla gestione diretta da parte dell'Ente di Stato verticalmente integrato, ad un regime di iniziativa più libera in cui gli operatori interessati possono concorrere all'assegnazione di bande (corridoi convenzionali per il flusso di potenza lungo le linee di confine, dette linee di interconnessione) per poi utilizzarle per farvi transitare energia acquistata presso produttori stranieri e destinata ad acquirenti finali sul territorio nazionale". E un'ulteriore possibilità per l'importazione di energia è costituita dalla costruzione di linee "dirette", "connesse - aggiungono a Nord Energia - ad un punto di un sistema elettrico fuori dal territorio nazionale, e volte all'alimentazione di carichi posti sul territorio italiano. Avendo nella propria disponibilità un sedime che unisce Castellanza al confine elvetico, Ferrovie Nord Milano ha sviluppato nello scorso anno studi di fattibilità per la realizzazione di una linea di interconnessione diretta, che pur tenendo conto della normativa vigente al momento, cercassero di delineare un futuro scenario normativo sulla base del quale potessero essere intraprese delle attività industriali nel settore del vettoriamento ed importazione di energia". Da parte dell'altro partner, Aet, è stata espressa massima soddisfazione per l'accordo, come conferma Paolo Rossi, direttore dell'azienda. "Due sono i punti forti - spiega - da una parte naturalmente il business: in Lombardia e in Cantone Ticino si avrà l'offerta di energia a prezzi ribassati rispetto agli attuali, competitivi. Per il territorio svizzero, inoltre, si avrà maggiore sicurezza e qualità nel servizio pubblico, dal momento che oggi l'elettrodotto arriva solo fino a Mendrisio".
Ma quali sono i vantaggi per gli enti pubblici di Canton Ticino, Varesotto e Milanese? "Ticino e Lombardia - spiega il presidente di Aet, Mauro dell'Ambrogio - come produttori e consumatori d'energia, hanno interesse ad un rapporto il più diretto possibile, tramite aziende controllate rispettivamente dal Cantone e dalla Regione. Si evita così che margini di profitto su questo rilevante commercio escano dai rispettivi territori, ad opera di proprietari di reti o intermediari controllati da terzi esterni. Ne derivano inoltre vantaggi per la qualità del servizio, in forma anzitutto di sicurezza d'approvvigionamento. Per il momento si tratta del principale nuovo elettrodotto ad alta tensione previsto nel Cantone Ticino per i prossimi anni. Altri progetti, locali e transfrontalieri, in materia però soprattutto di produzione e di commercio d'energia, sono pure in corso o allo studio, da parte nostra, con partner diversi. Vanno ricordati qui l'alto numero e la complessa struttura delle aziende produttrici, tra sportatrici e distributrici d'elettricità in Svizzera".

03/27/2003

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