Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Miele, asparagi, formaggi, ecco il tesoro delle Prealpi

La Camera di Commercio e la Provincia uniti per valorizzare le tipicità del nostro territorio: miele, formaggi, salumi, asparagi, pesche, carni, fiori e vini. Il piano dei finanziamenti.


Quanto valgono sul mercato i prodotti tipici varesini? Che impatto possono avere sul turismo e sull'economia i nostri pregiati mieli d'acacia, di castagno e millefiori, i formaggi e i salumi di capra del Luinese, gli asparagi di Cantello, le pesche in scatola del lago di Monate, le carni "griffate" delle stalle della Bassa e domani, perché no, il Nebbiolo d'Angera ad indicazione geografica tipica? La risposta arriva dalla Camera di Commercio di Varese che sulle specialità agroalimentari sta puntando un bel po' di soldi e di strategie. Tra il 2001 e il 2002, l'ente ha già stanziato ventimila euro per finanziare gli studi dell'Università Statale di Milano sul patrimonio vitivinicolo del basso Verbano e altri 117 mila li ha sborsati quest'anno per la "vetrina" di Agrivarese nella nuova sede di Malpensa Fiere. Ma non è finita.
"Nella nostra provincia non si può pensare ad un'agricoltura estensiva, si può puntare per ora ad una nicchia di prodotti tipici di qualità - spiega Fernando Fiori, 33 anni, rappresentante del settore agricolo della Camera di Commercio - Oggi c'è una nuova sensibilità della gente e delle istituzioni verso i temi della campagna e della riscoperta di antichi sapori e tradizioni. La Camera di Commercio è molto sensibile alla salvaguardia dei prodotti tipici che rischiano l'estinzione e che hanno una valenza economica e turistica. Così si è data un piano per intervenire in aree strategiche in collaborazione con la Provincia e pensa ad un marchio di qualità, non geografico, da lanciare entro l'anno".
Una dimostrazione della "nuova sensibilità della gente" si è vista ad Agrivarese con le prenotazioni chiuse in anticipo per l'assalto delle scuole, segnale di un nuovo rispetto per la natura. Numerose le curiosità, a cominciare dal superstite esemplare di pecora varesina che si temeva estinta e che un valente zootecnico di Induno Olona, Fabio Ponti, ha identificato e presentato agli addetti ai lavori insieme ad altro bestiame selezionato. La fiera è stata una festa per bambini e famiglie, con sfilate di stalloni, destrieri arabi, gare di monta western e passerella di buoi e vacche "nobili" di razza frisona italiana, iscritti ai libri genealogici.
In vetrina un'infinità di prodotti tipici, formaggi di capra e di vacca, insaccati, yogurt e frutti di bosco prodotti negli agriturismi, miele, carni, polli, conigli e prodotti dell'orto, grappa e persino un campione di vini d'Angera che potrebbero presto ottenere l'indicazione geografica tipica (Igt). La fiera ha ospitato anche una curiosa "prova d'autore", la preparazione del futuro gorgonzola prealpino Dop, con il latte della Centrale di Varese e la collaborazione di un caseificio di Novara.
Ad Agrivarese si è parlato però anche dei problemi dell'agricoltura varesina, dalla concorrenza al nostro latte che arriva dalle importazioni dall'estero agli eccessi burocratici dell'Unione Europea. "La collina rappresenta il 12% del territorio regionale - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Angelo Belloli - Il dissesto idrogeologico innescato nella fascia collinare, dove non esistono colture agricole specializzate e una zootecnia sufficiente a garantire il reddito familiare e la remunerazione degli investimenti, rappresenta un pericolo che minaccia le attività economiche che vi si svolgono".
Quest'anno la Camera di Commercio investirà nuove risorse per sostenere i laboratori d'analisi del miele e delle specialità florovivaistiche (per esempio le azalee e rododendri del lago Maggiore, per i quali si pensa di creare un marchio di tutela), per finanziare la messa on-line dei prodotti agroalimentari, la formazione e l'assistenza tecnica (studi sul vino d'Angera, coinvolgimento dell'Università Statale di Milano ecc.).
Anche l'amministrazione provinciale è in prima fila nella difesa delle tipicità. L'assessore all'agricoltura Bruno Specchiarelli, 55 anni, ci sta mettendo molta passione: "Porterò personalmente a Roma la richiesta per la denominazione d'origine protetta della Formagella del Luinese. - promette - Voglio essere sicuro che la pratica non si perda in qualche cassetto del Ministero". La scheda del prodotto è già stata preparata dalla Comunità Montana, ora tutto è pronto per portare il dossier nella capitale.
Il responsabile del comparto agricolo di Villa Recalcati ha già al suo attivo due importanti risultati: ha fatto approvare il piano agricolo triennale, una novità assoluta per il Varesotto, che fornisce gli indirizzi sulla valorizzazione dei prodotti tipici, sulla tutela del territorio e delle sue tradizioni ed ha portato nel bilancio dell'agricoltura fondi per 350 mila euro in tre anni. Un bel gruzzolo davvero.
Specchiarelli è impegnato su molti fronti. "Abbiamo varato un asse con la Camera di Commercio per sostenere i prodotti tipici - spiega - Stiamo curando il progetto di una Formaggella bosina di latte di capra e di vacca e va avanti il progetto di un marchio di qualità delle specialità agroalimentari. Non sarà un marchio geografico per non confonderlo con la Dop della comunità europea. Probabilmente studieremo un logo che vada bene anche per il marketing turistico".

DALL'11 APRILE AL 15 MAGGIO

A tavola con gli asparagi di Cantello
L'Associazione dei ristoratori della Confcommercio promuove la prima edizione della rassegna gastronomica in una ventina di ristoranti.
Si possono gustare con il risotto, alla Pompadour, in camicia o con l'uovo ad occhio di bue. Comunque li si mangi, gli asparagi di Cantello sono una ghiottoneria per palati fini, non a caso pare che piacessero addirittura all'imperatore Giulio Cesare. Tutti avranno modo d'assaggiare questa specialità nostrana nel corso della rassegna gastronomica in programma dall'11 aprile al 15 maggio in una ventina di ristoranti del capoluogo e dintorni. "La rassegna - spiega il presidente dei ristoratori dell'associazione commercianti, Guido Colombo - ha il patrocinio della Pro Loco di Cantello, della Camera di Commercio e della Confcommercio di Varese. Per un mese, ciascun locale inserirà nel menù un piatto a base d'asparagi tipici. La rassegna s'inserisce nel programma di recupero dei sapori della tradizione prealpina in atto da tempo ad opera della nostra associazione. Con l'augurio che le nostre specialità alimentari trovino presto gli sbocchi commerciali che meritano".

Ecco i ristoranti che partecipano all'iniziativa:
Le Colonne, via Fincarà 37, Sacro Monte di Varese. Tel. 0332-224633
Al Vecchio Convento, viale Borri 348, Varese. Tel. 0332-261005
Le Arcate, via Jamoretti 12, Varese. Tel. 0332-335144
Il Gestore, viale Aguggiari 48, Varese. Tel. 0332-236404
Teatro, via Croce 3, Varese. Tel. 0332-241124
Trattoria Broletto, via Veratti 4, Varese. Tel. 0332-287889
Premiata Pizzeria La Motta, p.zza Motta, Varese. Tel. 0332-231800
Montello, via Montello 8, Varese. Tel. 0332-286181
Vecchia Riva, via Macchi 146, Varese. Tel. 0332-329335
Due Lanterne, via Ferrarin 25, Induno Olona. Tel. 0332-200368
Ostaria degli Amici, via Como 38, Clivio. Tel. 0332-487646
Crotto Valtellina, via Fiume 11, Malnate. Tel. 0332-427258
Pizzeria La Dolce Vita, via per Ponte Tresa 12, Brusimpiano. Tel. 0332-933535
Taberna Oris, via Silvio Pellico 95, Brenno. Tel. 0332-471270
Tre Risotti, via Roma 11, Valganna. Tel. 0332-719720
Il Fantino Blu, via Jamoretti 122, Induno O. Tel. 0332-201493
Trattoria Bevera, via Bevera 14, Viggiù. Tel. 0332-486350
Monte Generoso, via M.te Generoso 4, Gaggiolo. Tel. 0332-417441

03/27/2003

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa