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Sì del Registro dighe, possono continuare i lavori sull'Olona

Approvato il progetto per la cassa di laminazione che dovrà contenere le piene del fiume. Una vicenda che, con alterni passi avanti e indietro, risale al 1981 senza essersi ancora conclusa.


Un anno e mezzo di pressioni, di solleciti, di tensioni anche. Alla fine il Registro italiano dighe (Rid) ha deciso: la Provincia di Varese può andare avanti con la definizione del progetto di completamento della diga sull'Olona, ai Mulini di Gurone fra i comuni di Malnate e Vedano. Qui la Provincia ha già ultimato, finanziandolo, il primo lotto dell'intervento, quello che ha portato tra l'altro alla costruzione di un muro di contenimento accanto alla tangenziale.
La decisione del Rid, secondo la quale si può ora procedere col secondo e col terzo lotto (che andranno avanti di pari passo) ha sgomberato il campo da tanti timori, primo fra tutti quello di non veder mai completata l'opera chiamata a contenere le esondazioni del fiume nei periodi di prolungate e intense precipitazioni.
Accanto al via libera di Roma, c'è un altro fatto degno di rilievo. Il progetto uscito dagli uffici del Rid è quello presentato dalla Provincia. Nessuno stravolgimento, nessun sostanziale cambiamento: il Registro dighe ha richiesto solo alcune integrazioni e modifiche del tutto marginali. Particolari che, però, hanno bloccato per un anno e mezzo l'avanzamento dei lavori. Che ora, invece, ripartiranno spediti con tutte le procedure per la gara per il progetto esecutivo e completeranno l'opera a fine 2008 con un costo preventivato in poco più di 20 milioni di euro.
Un sì finale, come si può ben comprendere, atteso da tempo. "Ci ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo", commenta l'assessore provinciale alla Tutela ambientale, Francesco Pintus. "E' la fine di una corsa ad ostacoli che dura da almeno venti anni" aggiunge. La vicenda che trova oggi una sua conclusione, almeno burocratica, è infatti una storia lunga. Era il 1981 quando, dopo i ripetuti disastri provocati dalle fuoriuscite del fiume dall'alveo, gli imprenditori della valle, riunitisi nella "Associazione per la tutela dell'Olona", presieduta da Attilio Tronconi, finanziarono a proprie spese un progetto che prevedeva la realizzazione, a Molini di Gurone, di una vasca di laminazione delle piene (la cosiddetta diga). Il progetto fu fatto proprio dal Magistrato per il Po, l'autorità che aveva allora competenza per questo genere di opere idrauliche e nel 1990 incominciarono alcuni lavori che furono però presto sospesi. Poi sulla vicenda, malgrado i continui richiami, calò l'oblio. Nel 2002 la notizia che i finanziamenti erano stati ritirati per la protratta inerzia nei lavori di costruzione. Con la Finanziaria 2004 giunse finalmente un nuovo finanziamento, ancorché parziale, e altre risorse furono reperite dalla Provincia su fondi propri. Il 23 settembre 2004 la posa della prima pietra ad opera del Presidente della Provincia di Varese Marco Reguzzoni, che aveva tirato fuori dal cassetto il progetto dopo anni di inerzia. Poi di nuovo uno stop: il Cipe non "trovava" i quattrini stanziati due anni prima.
Ora, l'annuncio che l'opera potrà essere completata entro il 2008.

03/31/2006

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