Agostini: "Riporterò l'MV sulle piste del Motomondiale"

Il grande campione, 15 volte iridato, annuncia il progetto del nuovo team che farà tornare una 500 prodotta in riva al Lago di Varese sui circuiti di tutto il mondo.

Giacomo Agostini non è solo un mito del motociclismo del passato, il campione che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta per ben quindici volte ha vinto il titolo mondiale nelle classi 350 e 500.
"Ago" è ancora oggi un protagonista su tutti i circuiti: è uno dei manager più apprezzati del Motomondiale. E a lui, con ogni probabilità, sarà affidato da Claudio Castiglioni un compito prestigioso: riportare in pista il marchio MV Agusta."Sarebbe un così grande onore per me… E' talmente evidente che non è neppure il caso di precisarlo - ci dice mentre è in sella a una splendida F4: quella moto che, vero e proprio gioiello di stile della casa della Schiranna, ha addirittura fatto mostra di sé al Guggenheim Museum di New York prima e di Bilbao poi -. Del resto la vera fortuna di cui ho beneficiato nel raggiungimento dei miei traguardi sportivi, dei quali sono ovviamente molto fiero, è stata quella di far parte della grande squadra MV".
L'azienda, allora con sede a Cascina Costa, era stata capace di anticipare i tempi con soluzioni ardite e rivoluzionarie per l'epoca…
"Questo era il frutto del grande impegno di tutti: dirigenti, tecnici… tutto il personale, insomma.
Grazie alla loro competenza sono nati veri gioielli di elevato contenuto tecnologico.
Si respirava nell'aria uno spirito, una filosofia sportiva e umana che ha reso il marchio MV unico al mondo".

Tra le tante vittorie con la squadra MV, qual è quella cui è più legato?
"La prima vittoria con la MV Agusta.
Era il 25 aprile del 1965 e portavo al debutto la 500 3 cilindri al Nurburgring".

E' veramente cambiato il motociclismo sportivo rispetto alla sua epoca? Quanto in meglio e quanto in peggio?
"Sono cambiati gli interessi commerciali, ma rimane uno sport unico per fascino e spettacolarità".

Agostini, quali sensazioni prova quando oggi a Varese entra negli stabilimenti dove la MV ha trovato nuova vita?
"Il mio pensiero va subito a Claudio Castiglioni.
E' riuscito in un'impresa che sembrava impossibile, creando un polo produttivo unico al mondo per tecnologia ed efficienza. C'è da rimanere stupiti nel vedere come viene realizzata una MV Agusta F4, una moto che tutti vorremo vedere al più presto anche in pista".

Parliamo appunto del progetto sportivo. Sembra esserci già una data per il ritorno sulle piste del Motomondiale: perché proprio il 2003?
"In quella data ci sarà un'autentica rivoluzione dei regolamenti dei Gran Premi, con il ritorno dei motori a 4 tempi, una configurazione tecnica che ha contraddistinto i 37 titoli mondiali vinti dalla MV Agusta.
Per questo motivo tutti si aspettano un ritorno della MV nelle competizioni, che avverrà solo quando saremo certi di avere una moto vincente".

C'è un pilota italiano che vorrebbe vedere in sella alla MV in un Gran Premio classe 500?
"I tre piloti italiani presenti oggi nel mondiale GP 500 sono veramente forti.
Se dovessi scegliere prenderei Biaggi, che stimo per professionalità e spirito agonistico. Inoltre, è molto bravo nelle relazioni pubbliche, una caratteristica indispensabile nel motociclismo odierno".


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  02/15/2001