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Fondazioni Bancarie: la liberalità al servizio del territorio

Erogazioni insostituibili per sostenere numerose attività nei settori della cultura, dell'arte, dell'assistenza, della ricerca. Quante risorse arrivano in provincia di Varese.

Secondo il rapporto Acri, l'Associazione delle Casse di Risparmio Italiane, dispongono di un patrimonio di 59.700 miliardi di lire; patrimonio che negli ultimi due esercizi è aumentato del 13,4%. Ogni anno distribuiscono centinaia di miliardi alle più disparate attività: un calcolo sommario parla di somme superiori ai 1.300 miliardi di lire.
Nate all'inizio degli anni Novanta sulla base delle ristrutturazioni aziendali che hanno interessato le banche pubbliche (Casse di Risparmio, Banche del Monte e Istituti di Credito di diritto pubblico), le Fondazioni Bancarie hanno ereditato dalle stesse le originarie finalità filantropiche, mentre le attività imprenditoriali venivano conferite a un'apposita società per azioni.
Oggi rappresentano enti privati, con piena autonomia statutaria e gestionale, che perseguono scopi d'utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico grazie alle ingenti risorse a loro disposizione. Negli Stati Uniti sono obbligate ad elargire a titolo gratuito almeno il 5% del proprio patrimonio. In Italia una norma simile non esiste, ma ciò nonostante gli enti più importanti distribuiscono circa la metà dei redditi annuali. Le Fondazioni Bancarie, insomma, potenzialmente costituiscono una vera e propria "cassa del tesoro" per la valorizzazione delle zone in cui operano.

LE EROGAZIONI DELLA FONDAZIONE CARIPLO
Ripartizione delle erogazioni per settore di intervento
Settore
N. erogazioni
Milioni di lire
%
Arte e cultura
768
75.068
38,2
Assistenza sociale
434
31.309
15,9
Istruzione
422
36.337
18,5
Sanità
100
11.886
6,1
Ricerca scientifica
59
16.012
8,2
Ambiente
23
2.830
1,4
Filantropia e volontariato
29
3.342
1,7
Sport, ricreazione, socializzazione
147
9.238
4,7
Promozione della comunità locale
31
7.476
3,8
Tutela dei diritti civici
1
3
0,0
Attività internazionali
10
943
0,5
Attività religiose
42
1.948
1,0
Totale
2.066
196.294
100,0

Sono 89 le Fondazioni Bancarie italiane. Di queste, 2 operano nella nostra regione: la Fondazione Cariplo e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia.
Nell'Italia centrale c'è una maggiore densità, probabilmente dovuta alla più diffusa tradizione cooperativistica: nella sola Emilia Romagna sono 19; nelle Marche sono 8; la Toscana, poi, vede la presenza di 11 Fondazioni. Anche il Piemonte, però, è ricco d'iniziative che sottolineano una forte partecipazione delle Fondazioni alla vita sociale ed economica: sono esattamente 12 quelle presenti nelle sue varie province.
Il divario diventa ancora più sensibile se si fanno dei confronti a livello di singole province. Si scopre, per esempio, che un territorio come quello di Modena vanta la presenza di ben quattro Fondazioni Bancarie: la Cassa di Risparmio di Carpi, la Cassa di Risparmio di Mirandola, la Cassa di Risparmio di Modena e la Cassa di Risparmio di Vignola. Nel corso dell'anno 2000 la sola Fondazione Bancaria della Cassa di Risparmio della città capoluogo ha messo a disposizione oltre 34 miliardi di lire per i settori di maggior rilievo previsti dal regolamento della propria attività: più di 14 miliardi sono stati destinati al recupero di opere storiche e artistiche; 1 miliardo e 400 milioni è andato alla ricerca scientifica e 2 miliardi e mezzo all'attività culturale vera e propria.
Questo soltanto per l'ente di Modena città. Le altre tre Fondazioni provinciali hanno, invece, distribuito ciascuna una quota che varia dai 2 agli 8 miliardi.
In provincia di Lucca sono presenti due enti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione del Monte di Lucca, che intervengono per un ammontare globale superiore a 32 miliardi. Il Lucchese ha circa 375.000 abitanti e un valore aggiunto di circa 12.000 miliardi. Un altro esempio: la Fondazione Cariverona, una delle cinque presenti in Veneto, ha previsto nel piano programmatico 2001 interventi per 138 miliardi. La provincia di Verona ha meno di 830.000 abitanti e un valore aggiunto di quasi 34.000 miliardi.


LE EROGAZIONI DELLA FONDAZIONE CARIPLO
Ripartizione delle erogazioni per provincia
Provincia
N. erogazioni
Milioni di lire
%
Bergamo
115
9.984
5,1
Brescia
301
9.186
4,7
Como
127
8.807
4,5
Cremona
108
3.538
1,8
Lecco
148
8.172
4,1
Lodi
90
4.709
2,4
Mantova
66
4.194
2,1
Milano città
376
97.362
49,6
Milano Provincia
136
16.139
8,2
Novara e Verbania
132
4.940
2,5
Pavia
122
11.205
5,7
Sondrio
70
2.850
1,5
Varese
191
7.980
4,1
Altre aree
84
7.329
3,7
Totale
2.066
196.294
100,0

Quali le risorse economiche rese disponibili per la provincia di Varese? Diciamo subito che la Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha fornito il dato relativo alle elargizioni deliberate per l'intero territorio regionale, senza una diversificazione provinciale. E la cifra complessiva è di 14 miliardi e 677 milioni, di cui la quota maggiore (quasi 5 miliardi e mezzo) è stata destinata all'assistenza e beneficenza. La Fondazione Cariplo, invece, nell'ultimo Bilancio Sociale, recentemente pubblicato, indica un ammontare complessivo distribuito di oltre 196 miliardi, di cui, per la provincia di Varese, circa 8 miliardi: per la precisione, 7 miliardi e 980 milioni, pari al 4,1% del totale erogato nell'esercizio 1999-2000. Forse, la provincia di Varese potrebbe meritare di più, visto che hanno ottenuto maggiori risorse altre realtà non solo come quelle di Bergamo, Brescia e Como, ma anche come quella di Pavia, che conta una popolazione inferiore alla nostra (la "parte del leone" è stata fatta comunque da Milano città, che ha ottenuto più di 97 miliardi, pari al 49,6%). E rimane il fatto che, per quanto ciò non dipenda ovviamente dalle Fondazioni presenti in Lombardia, la provincia di Varese - con i suoi 820.000 abitanti e un valore aggiunto di quasi 30.000 miliardi - risulta avere molto meno di quanto ottengono altre province fuori della Lombardia, come quelle di Modena, di Lucca e di Verona prima considerate. Chi sono i beneficiari delle erogazioni? C'è molta omogeneità, a livello nazionale: nel box sottostante sono evidenziati i settori di intervento, che riguardano generalmente l'arte e la cultura, l'assistenza sociale, l'istruzione e il volontariato. Un altro settore che si profila all'orizzonte è quello dell'Università. Le Fondazioni Bancarie, con le loro risorse, potrebbero entrare nella compagine delle future Fondazioni Universitarie, enti che dovrebbero provvedere a reperire le disponibilità economiche per sostenere le attività accademiche e sopperire così alla cronica carenza di finanziamenti statali. La Fondazione Cariplo ha già annunciato la propria intenzione di intervenire, ma solamente per il Politecnico di Milano. Una scelta che penalizza, insieme a tutte le altre Università della regione, anche la provincia di Varese e i suoi Atenei.

LE EROGAZIONI DELLE FONDAZIONI BANCARIE
Le Fondazioni di origine bancaria sono enti privati, aventi piena autonomia statutaria e gestionale, che perseguono scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, operando preminentemente nei settori dell'arte, dell'istruzione, della sanità, della ricerca scientifica, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali e di assistenza alle categorie sociali deboli. Esse derivano dalle operazioni di ristrutturazione aziendale che, agli inizi degli anni '90, in attuazione della legge 30 luglio 1990, n. 218 e relativi decreti applicativi (nota come legge "Amato") hanno interessato le banche pubbliche (Casse di Risparmio, Banche del Monte e Istituti di Credito di diritto pubblico). Per effetto di tali operazioni, le originarie banche hanno conferito la loro attività imprenditoriale ad una apposita società per azioni, mantenendo le originarie finalità filantropiche. Inizialmente disciplinate dal decreto legislativo
n. 356/90, le Fondazioni sono ora organicamente regolate dalla cosiddetta legge "Ciampi" (legge n. 461/1998 e decreto legislativo n. 153/1999). Le Fondazioni bancarie sono 89 di cui 82 originate da Casse di Risparmio, 6 da Istituti di Credito di diritto pubblico e 1 da un Monte di credito su pegno di seconda categoria. A fine 1999 il loro patrimonio contabile ammontava ad oltre 58.000 miliardi di lire e le risorse disponibili per l'attività erogativa sono state pari a oltre 1.300 miliardi di lire. Dai dati relativi ai settori di intervento delle Fondazioni, desunti dal 5° Rapporto annuale sulle Fondazioni, curato dall'ACRI, risulta che il primo settore per importanza è l'arte e cultura (35,8% del totale erogato), seguito da assistenza sociale (13,4%), istruzione (12,4%), volontariato (12,1%), sanità (9,1%) e ricerca scientifica (7,8%). Al di fuori di detti settori le risorse residue (10,4%) sono state destinate a: iniziative volte alla promozione e sviluppo delle comunità locali, tutela ambientale e attività di carattere sportivo e ricreativo.

11/15/2001

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