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Varese al galoppo

Si va alle Bettole perché si è appassionati di corse dei cavalli, ma anche per l'ambiente piacevole e le numerose iniziative per trascorrere serate in compagnia di famiglia e amici.


A Varese andare alle Bettole non significa solo essere appassionati alle corse dei cavalli o interessati alle scommesse. Da oltre un secolo ormai, la tradizione dell’ippodromo abbina, infatti, all’emozione offerta dai cavalli in competizione il divertimento di una serata trascorsa in compagnia degli amici e della famiglia in un ambiente assai piacevole. Le origini dell’ippodromo cittadino sono lontane nel tempo: risalgono al 1878, quando il neo Presidente Gian Pietro Cicogna, con una lettera inviata il 31 gennaio di quell’anno, informava il Sindaco Magatti della costituzione della Società Ippica Varesina allo scopo di attivare delle piste e altri divertimenti durante la stagione invernale. Era così ufficialmente nata l’attuale Società Varesina Incremento Corse Cavalli. Il primo impianto fu costruito nella zona di Casbeno e proprio nella riunione inaugurale fu inserito il Criterium (al galoppo) che si disputa ancor oggi.
Il successo dell’iniziativa, nella prospera Varese liberty dell’epoca, fu tale che nell’arco di soli dieci anni la struttura di Casbeno divenne troppo piccola. Per ovviare alle difficoltà, l’ippodromo fu trasferito nel 1896 a Masnago e, poi, nel 1911 presso la sede attuale delle Bettole, dove per qualche anno si tennero anche corse al trotto. Da allora, fu un susseguirsi di successi tali da collocare la struttura varesina fra le più importanti d’Italia nel settore. Ecco, quindi, la fondazione dell’allevamento La Novella (1927) e delle Scuderie Olona (1942) così da garantire un miglior ricovero ai cavalli provenienti da fuori città. L’anno successivo, inoltre, hanno inizio le riunioni primaverili e nel 1952 il Gran Premio Città di Varese acquisì una dotazione di premi in denari che lo collocano ancor oggi fra i più ricchi a livello nazionale.
Sono del 1970, invece, i lavori che portarono alla realizzazione delle gabbie automatiche, a nuovi servizi per gli spettatori e alla sistemazione delle tribune con la creazione di una tensostruttura di collegamento. Attualmente l’ippodromo delle Bettole - ancora gestito dalla Società Varesina Incremento Corse Cavalli con il Presidente Guido Borghi e il Presidente onorario Carlo Curti, al vertice fino al 1995 - offre un calendario che nel corso del 2001 presenta 48 riunioni per un totale di 210 corse al galoppo, suddivise in tre periodi: in quello invernale (febbraio/marzo) e in quello autunnale le gare si svolgono al pomeriggio, mentre le trenta riunioni estive vedono i cavalli disputarsi i premi in serate caratterizzate da un’ampia affluenza di pubblico.
Le due tribune principali sono totalmente coperte e possono ospitare fino a 3.000 spettatori in posti numerati, mentre altri 7/8.000 possono sistemarsi negli spazi adiacenti lo steccato della pista in erba lunga 1.300 metri (cui è accostata una pista interna in sabbia di poco inferiore quanto a lunghezza). La visione delle corse è, poi, garantita da un impianto televisivo a circuito interno con numerosi monitor distribuito su tutto l’ippodromo.
Da un paio d’anni, inoltre, ai 75 terminali del totalizzatore sono stati affiancati alcuni sportelli self service, che consentono di scommettere senza l’ausilio degli operatori.
Tra i servizi offerti, i punti di ristorazione: oltre al ristorante panoramico, dove seguire le gare e contemporaneamente cenare, ci sono un elegante self-service e una tavola calda insieme ad alcuni bar distribuiti nei luoghi di maggior affluenza.
E sempre da un paio d’anni, le serate alle Bettole sono arricchite dal programma "Nonsolocorse": una serie di iniziative che spaziano dalle offerte per i bambini (con le passeggiate sui pony nella zona dell’ingresso principale) fino alla mostra di vignette curata da Gaspare Morgione e Paul Scharff con dodici opere per farci sorridere sull’ippica. L’iniziativa, che forse ha riscontrato il maggior successo, anche per il suo carattere innovativo, è stata, però, quella che ha permesso l’ingresso gratuito all’ippodromo dei cittadini di alcune località del Varesotto e della città di Lugano nelle serate in cui è in programma il premio ippico dedicato al loro comune di residenza.
Un progetto che, insieme alle convenzioni stipulate con varie realtà industriali e commerciali della provincia, ha fatto crescere fino a 45.000 (25.000 i paganti) il numero delle persone che nella scorsa stagione estiva si sono accostate allo spettacolo del galoppo alle Bettole.

La stagione estiva, terminata all’inizio di settembre - e in attesa di quella autunnale, che prenderà il via il 13 novembre con nove appuntamenti e 700 milioni di monte premi - ha rappresentato un punto di svolta positiva dopo alcune stagioni di calo d’interesse verso il galoppo varesino. Il buon livello qualitativo del programma di corse, evidenziato soprattutto nelle giornate evento della stagione (Fia Day, Criterium, Gran Premio), ha portato a un incremento vicino al 15% nelle presenze e del 13% negli incassi: si è passati dai 22.000 paganti del 2000 agli oltre 25.000 di quest’anno. Significativi anche i dati relativi al movimento delle scommesse: nonostante il numero dei cavalli partenti sia cresciuto soltanto del 7%, il valore del gioco al totalizzatore del campo è passato dai 3 miliardi e 466 milioni del 2000 agli attuali 4 miliardi e 107 milioni: l’incremento percentuale è stato dunque del 18%.

10/18/2001

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