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Le farfalle del lago Delio

Itinerario escursionistico primaverile in Val Veddasca, ma partendo dalle rive del Verbano. Così, da uno specchio naturale ad uno artificiale, si scopre come uomo e natura si siano felicemente dati la mano.

Nella foto: i monti intorno al lago Delio. Sullo sfondo, il Lago MaggioreLago d'Elio, ovvero "del Sole", o Delio, cioè dedicato al dio Apollo Delio? Probabilmente non lo si saprà mai: la prima ipotesi pare la più accreditata, ma la seconda grafia risulta quasi sempre vincente. Certo è che giungere qua in cima, a quota 930 metri, dopo aver lasciato i 200 metri di Maccagno, in auto o addirittura a piedi seguendo il magnifico sentiero, ben segnato con il numero 10 della Via Verde Varesina, che dalla piazza della chiesa s'inerpica per sei chilometri e un paio d'ore di cammino, ripaga dell'attesa e dello sforzo. Andateci proprio in questo mese o nel prossimo, sino ai primi giorni dell'estate, quando le temperature si saranno ormai stabilizzate lontane dallo zero e potrete godere d'una concentrazione di farfalle, d'ogni tipo e colore, capace ancora di farvi stupire.
UNA DIGA FRA TERRA E CIELO
Lontani dal traffico ed immersi nel silenzio del bosco fitto di castagni e di faggi, v'imbatterete in uno specchio lacustre artificiale, certo molto più grande di quello originale eppure dotato di un suo specialissimo fascino, stretto com'è fra cielo e terra, fra le dolci pareti dei monti Cadrigna e Borgna da due lati e l'orizzonte che guarda alla catena alpina, dall'altro.
Ma al di là degli aspetti naturalistici, è la storia stessa del lago ad incuriosire. L'impianto di proprietà di Enel Produzione S.p.a. accumula le acque del lago Maggiore prelevate mediante pompaggio nelle ore notturne e nei giorni festivi "di basso carico" (il livello di ritenuta si trova a quota 944,50 metri sul livello del mare); le stesse acque vengono utilizzate "in generazione" nelle ore diurne di maggior richiesta producendo energia elettrica "pregiata" (vedi box per i dati tecnici). Le funzioni fondamentali affidate all'impianto, che prende il nome di Roncovalgrande (la località del comune di Maccagno, lungo la strada statale che conduce al confine elvetico, dov'è situata la centrale in caverna) e che venne realizzato nei primi Anni Sessanta sfruttando una precedente diga del 1911, sono tre: trasferire energia e potenza dalle ore di scarsa a quelle di maggiore richiesta, tenere a disposizione immediata potenza di riserva, contribuire alla regolazione di frequenza-potenza e di tensione della rete. E non c'è bisogno di essere esperti per intuire quanto ciò sia importante, tanto sul piano produttivo quanto su quello civile, in un'epoca punteggiata da black-out capaci di mandare in crisi fette considerevoli del territorio nazionale.
DIECI MILIONI DI METRI CUBI D'ACQUA
Il lago presenta le condizioni di massimo invaso (quasi 10 milioni di metri cubi d'acqua, equivalente a poco meno di 17 milioni di kwh) il lunedì mattina e tocca il minimo il venerdì sera; ciò significa che durante i giorni feriali i volumi di acqua utilizzati per la produzione sono superiori a quelli ripristinati nelle notti mediante pompaggio; il ritorno alle condizioni di partenza avviene con un massiccio pompaggio nelle ore di fine settimana. La considerevole capacità utile consente all'impianto di svolgere sia servizio "di punta" sia funzioni di "riserva calda" con interventi di emergenza della durata di molte ore, in caso di guasti ad altri gruppi generatori delle rete. La produzione, che si avvale di due serbatoi a monte, è pari a circa un miliardo di kwh l'anno con utilizzazione della potenza massima di circa 1.000 ore annue. Numeri troppo grandi per poter parlare di autentica tutela ambientale? Alla Direzione Produzione Idroelettrica Alpi Nord di Enel assicurano di no: "Per la realizzazione dell'impianto del Lago Delio, la tutela del paesaggio e dell'ambiente sono stati particolarmente curati. Con la centrale in caverna, le uniche opere rimaste a vista sono il piazzale partenza linee ed il piano inclinato. Tutte le altre opere, la galleria in pressione, le due condotte forzate e tutte la centrale, compresi i canali di scarico e aspirazione, sono stati realizzati in sotterraneo". Produzione di energia e rispetto dell'ambiente possono dunque convivere. Le farfalle multicolori del lago ce lo dimostrano.


IL PERCORSO DELL'ENERGIA:
Come funziona l'impianto

Generazione: L'acqua accumulata nel serbatoio del lago fluisce attraverso la galleria in pressione alle due condotte forzate, intercettate ognuna da una valvola a farfalla. Ogni condotta forzata alimenta quattro gruppi composti ciascuno da alternatore, turbina e pompa. Dopo l'apertura della valvola rotativa, l'acqua viene convogliata alla turbina che mette in funzione un alternatore capace di produrre energia elettrica che, convogliata ai trasformatori, viene elevata da 17 a 380 kV e trasportata tramite linee aeree alla stazione elettrica di Musignano per essere immessa in rete. L'acqua uscita dalle turbine viene convogliata nel lago Maggiore attraverso i due canali di scarico.
Pompaggio: Quando è richiesto il funzionamento in pompaggio, cioè di notte e nei giorni non lavorativi, si provvede a far funzionare l'alternatore come motore sincrono. Appena effettuato il parallelo con la rete si chiude la valvola rotativa di turbina e si comincia il pompaggio dell'acqua a ritroso verso monte.
Dati tecnici: Numero dighe 2, bacino 4,85 kmq, capacità utile 9.750.000 metri cubi, producibilità annua 1.000 GWh, energia immagazzinabile 16.575.000 kwh, lunghezza e diametro galleria in pressione rispettivamente 592,50 e 6,20 metri, condotte forzate 2, lunghezza 1.100 metri, diametro fra 3,60 e 4,30 metri, lunghezza sala macchine 200 metri circa.

CUCINA GENUINA
Gli indirizzi giusti, magari in agriturismo

La concentrazione di aziende agrituristiche in zona è tale che può valere la pena di privilegiarle rispetto ai ristoranti più tradizionali. Due indirizzi vi potranno essere utili per farvi un'idea dell'offerta, che comunque rispetta sempre cibi genuini a base di polenta, formaggi caprini, carni di lepre o cinghiale, con prezzi accessibili e prodotti doc che possono essere acquistabili direttamente al produttore: Azienda Agricola Lago Delio (0332-509013) e Azienda Agricola Pian du Lares (0332-558178). Maggiori informazioni e disponibilità di depliant telefonando allo Iat o alla Pro Loco di Maccagno (0332-562.009).

05/06/2004

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