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Gli inventori varesini

Ecco alcune delle imprese del Varesotto che hanno coniugato con successo la voce del verbo "brevettare".

Dalle ruote lucidanti impregnate di abrasivo ad un rilevatore della profondità del trattamento termico per continuare con un peso pressatore pneumo-idraulico: sono solo alcune delle innovazioni tecniche made in Varese, spesso basate su alte tecnologie e intuizioni meccaniche all'avanguardia, che fanno cadere il luogo comune che per fare innovazione occorre essere grandi.
A dimostrazione di ciò ci sono le storie di alcune aziende del territorio che hanno coniugato con successo la voce del verbo "brevettare", mettendo sul mercato prodotti spesso assolutamente sconosciuti al grande pubblico dei consumatori.
Ma anche per questi il Varesotto ha comunque qualcosa da dire. Basti pensare alla Malerba, azienda le cui origini affondano nel nostro territorio, e che ha messo sul mercato la "calza-scarpa", innovativo incrocio ottenuto suolando con materiale gommoso una confortevole calza e rendendo il tutto adatto anche alla lavatrice.
Passando, invece, al comparto dei brevetti veri e propri si apre un mondo di termini tecnici che celano applicazioni destinate molto indirettamente all'uso domestico, ma fondamentali per il comparto industriale non solo locale. E' questo il caso, ad esempio della C.I.S.A.M. di Induno Olona, società che si occupa di misuratori di durezza dei metalli e il cui primo brevetto, ad opera del fondatore Alfred Ernst, è datato 1947 e fu un durometro portatile a lettura diretta, che sarà presto esposto presso il museo della scienza e della tecnica di Monaco di Baviera. L'azienda, che conta 25 dipendenti e una serie di collaboratori, opera su 36 mercati esteri e investe circa il 5-6% del suo fatturato in ricerca e sviluppo. C.I.S.A.M. ha brevettato tra il '94 e il '95 un "rivelatore della profondità del trattamento termico". In pratica si tratta di un'applicazione che permette di effettuare in un minuto un controllo che prima richiedeva circa un'ora di lavoro e che è stato brevettato sia sul mercato europeo che sugli altri mercati considerati rilevanti per le attività aziendali, senza peraltro incontrare particolari difficoltà burocratiche.
Qualche difficoltà in più la ha invece incontrata la F.I.M.A.D. di Solbiate Arno che ha depositato la domanda per ottenere un brevetto nel '99 e solo lo scorso anno ne ha ottenuto la conferma. L'azienda, che opera nel campo della lucidatura a specchio con utensili diamantati, occupa una ventina di persone. Il prodotto brevettato? Si tratta di un utensile che permette di ottenere un particolare effetto nella lucidatura delle mattonelle e che ha unito alla componente meccanica anche alcune intuizioni di carattere chimico. L'importanza del brevetto è presto detta: questo prodotto, infatti, oggi rappresenta l'80% del fatturato aziendale realizzato per lo più su mercati esteri, di area europea e nord americana.
Sempre al mercato estero, come sbocco per i suoi brevetti, guarda la divisione elettronica PCK della Cason di Montonate di Mornago, azienda che tradizionalmente si colloca nel settore tessile, ma che, a partire da tre anni fa, ha dato vita a un settore dedicato allo sviluppo dei circuiti stampati. Qui sono distaccati una ventina di dipendenti e si fanno ingenti investimenti in ricerca e sviluppo. In questo momento è in corso di approvazione il brevetto di un macchinario per preparare la lastra del circuito stampato riducendo gli scarti di produzione, consentendo un notevole risparmio. Il brevetto, presentato un po' in tutte le aree, ha già ricevuto l'ok a Taiwan e pone l'azienda varesina in competizione con colossi del settore, che a volte sono in difficoltà nel trovare soluzioni tanto flessibili.
E' invece in un comparto di nicchia quello in cui opera la Tessitura Landini di Marnate, azienda che occupa una ventina di dipendenti per mettere sul mercato tessuti tecnici destinati alla produzione di utensili per il trattamento e la lucidature delle superfici. Uno dei recenti brevetti ha permesso, attraverso un processo di liofilizzazione, di ottenere tessuti già impregnati dei composti abrasivi necessari a lucidare. Una soluzione che evita di spruzzare abrasivi chimici nella fase della lucidatura migliorando il risultato e allungando la vita delle ruote utilizzate per l'operazione. Questa traduzione in parole semplici nasconde in realtà un grado di complessità elevato: il che ha costretto l'azienda a produrre molta documentazione al fine di ottenere il placet per il brevetto che ha riguardato il mercato nazionale, ma anche quello europeo, con la richiesta di esclusività per la Germania, dove operano i suoi maggiori concorrenti. Così, per reggere in un comparto molto particolare, ogni anno dal 5 al 7% del fatturato della Landini finisce nel conto ricerca e sviluppo.
Sempre al comparto tessile fa riferimento un altro brevetto che riguarda però non un prodotto, ma un marchio, la cui paternità appartiene alla Cibitex di Solbiate Olona, impegnata nella costruzione di impianti di finissaggio per i tessuti. Questa azienda - il cui investimento in R&S ha riguardato circa il 2% del fatturato - ha brevettato il marchio cibishrink (garanzia di stabilità) per i tessuti trattati su un suo impianto di restringimento: ovviamente per ottenere il risultato i tessuti trattati devono possedere dei requisiti particolari. Azienda certificata e sede di laboratorio riconosciuto del Murst (Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) è invece la Comerio Ercole di Busto Arsizio che si occupa della costruzione di macchine e impianti della gomma e delle materie plastiche, macchine per l'industria della finitura e del ricamo sui tessuti, macchine per impianti per l'industria dei tessuti non tessuti. L'innovazione e i brevetti sono di casa per questa impresa che occupa 165 dipendenti e destina circa il 5% del fatturato alla ricerca e sviluppo. Brevetti ne sono stati fatti parecchi e tra gli ultimi vi è un peso-pressatore pneumo-idraulico in grado di utilizzare insieme i due sistemi, quello basato sull'aria e quello basato sull'acqua, permettendo di sfruttare i lati positivi di entrambe. Grazie alle tecnologie messe in campo il mercato di riferimento attuale è soprattutto quello estero dove è diretta l'80% della produzione.
Ci si sposta nel campo della chimica con la Condoroil Impianti di Casale Litta, la cui mission sono i prodotti chimici per il trattamento delle superfici metalliche e non e la costruzione di impianti per il recupero e la rigenerazione di questi prodotti. I brevetti messi in campo sui principali mercati sono innovazioni di processo al cui sviluppo si dedicano 3 dei 30 dipendenti totali. Un esempio del lavoro fatto è il brevetto per il trattamento simultaneo dei reflui acidi e fumi di fonderia che vengono opportunamente miscelati ottenendo un refluo smaltibile in una categoria di rischio inferiore rispetto ai due componenti originari. Quelli citati sono soltanto pochi esempi. Le domande di brevetto per invenzioni ma anche per marchi e modelli, depositate alla Camera di Commercio di Varese sono, infatti, numerose: 367 nel 2002, 311 nel 2001, 280 nel 2000.

Lotta alla contraffazione e promozione del made in Italy

Nel disegno di legge Finanziaria 2004 sono previste misure per la lotta all'invasione di merci contraffate o imitate e la promozione del made in Italy. E' prevista la costituzione di un comitato nazionale anti-contraffazione presso il Ministero delle Attività produttive con funzioni di monitoraggio dei fenomeni di contraffazione e studio delle misure volte a contrastarli. Nasceranno anche uffici di consulenza per la tutela del marchio presso gli uffici ICE o gli uffici commerciali delle nostre rappresentanze diplomatiche. Verranno anche rafforzati i controlli doganali sulle merci in entrata sulla scorta di definizioni più stringenti della merce che viola un diritto di proprietà intellettuale.
La promozione passerà attraverso defiscalizzazioni per le imprese che promuovono all'estero i propri prodotti e la realizzazione di una esposizione permanente, a Roma, del design italiano e del made in Italy. Verrà inoltre rifinanziato il provvedimento istitutivo degli Sportelli Italia all'estero e saranno varate misure a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese artigiane. La Sace sarà trasformata in Società per Azioni.
La stima totale dell'intervento è di 400 milioni di euro per il triennio 2004-2006, escluse le defiscalizzazioni, che riguarderanno le spese sostenute per la partecipazione alle fiere estere e gli aiuti per rinnovare frequentemente il campionario espositivo.
Marchi e brevetti: consulenze gratuite all'Unione Industriali

La tutela e la valorizzazione del patrimonio tecnologico e commerciale rivestono un ruolo strategico fondamentale nel panorama delle attività di gestione aziendale. Per questo l'Unione Industriali, nell'ambito delle proprie iniziative finalizzate a supportare le imprese nella gestione delle diverse problematiche quotidiane, offre la possibilità di usufruire gratuitamente della consulenza, a carattere preliminare e orientativo, di un esperto in proprietà industriale, che è a disposizione delle imprese associate previo appuntamento telefonico.

11/20/2003

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