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Il mercato della telefonia: gli anni della svolta

La liberalizzazione del mercato anticipata dai consorzi "virtuali" di acquisto dei servizi telefonici

Non è stato l'avvio del processo di liberalizzazione e di privatizzazione in Italia, ma di certo il sistema delle "reti private virtuali" per la telefonia fissa nel 1995 ha rappresentato una prima trasformazione di grande rilievo nel modello delle tariffe dei servizi pubblici in Italia.

Nell'ottobre di quello stesso anno, l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese sottoscrisse con Telecom un accordo in base al quale i centralini delle aziende che aderirono al progetto furono collegati a un'unica rete virtuale ritagliata all'interno di quella pubblica. Questo permise di avere a disposizione per le comunicazioni interne alla rete le linee normali con appositi numeri brevi e di usufruire di tariffe preferenziali per l'intero traffico telefonico: un'iniziativa che già allora consentì di far risparmiare alle imprese fino al 20% dei costi delle telefonate.
Trascorsero due anni, quando un decreto del Ministero delle Comunicazioni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 1997, dispose l'abolizione delle agevolazioni legate alla creazione di reti private virtuali. Un passaggio che trasse origine dall'intervento dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato:
a partire dal 1° gennaio 1998 il mercato delle telecomunicazioni in Italia sarebbe stato liberalizzato. La svolta, finalmente! Entrano a pieno diritto sul mercato i nuovi gestori che si affiancano a Telecom Italia.
La strada era stata spianata dall'accelerazione, per molti versi inaspettata, che nella seconda parte degli anni Novanta ebbe nel nostro Paese il mercato dei telefoni cellulari: un vero e proprio boom che spinse
vari operatori a interessarsi a questo business, sia sul fronte della telefonia mobile, sia su quella della telefonia fissa.
Telecom Italia subito provvide a far pervenire alla rete consortile avviata dall'Unione in provincia di Varese (290 erano allora le imprese aderenti) una nuova offerta con i contratti "Voice" che prevedeva sconti legati al volume di traffico generato dall'impresa contraente. Nel frattempo, si definirono i termini dell'accordo con Omnitel sulla telefonia mobile.



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Gli accordi di Confindustria

L'esperienza delle "reti private virtuali", benché sia stata fatta cessare dal provvedimento ministeriale della fine del '97, ha costituito un importante precedente di carattere organizzativo: le reti private, infatti, avevano nel frattempo costituito un network nazionale, denominato "Consorzio Rete Industria". Questo network, al quale oggi appartengono 131 associazioni aderenti a Confindustria, ha rappresentato la struttura portante per dar vita, con l'avvio del processo di liberalizzazione della telefonia, a una serie di convenzioni con tutti i nuovi gestori. Il panorama degli accordi in vigore per la telefonia fissa e mobile, riservati alle imprese che fanno parte del sistema confindustriale e quindi anche alle associate all'Unione Industriali della Provincia di Varese risulta attualmente composto da cinque accordi sulla telefonia fissa (Albacom, Infostrada, Planetwork, Telecom Italia e Wind) e da tre accordi sulla telefonia mobile (Omnitel, Tim e Wind).

ALBACOM L'accordo in vigore dal 1° novembre 1999 è relativo alla fornitura del servizio di fonia "Albavox Prima". Sono offerti sconti a volume sul traffico generato dal singolo cliente associato a Confindustria, diversificati in base alle varie tipologie di traffico (nazionale, internazionale, verso mobile). Contributi di attivazione e canone sono gratuiti.
INFOSTRADA E' stato rivisitato l'accordo sottoscritto nel 1998 attraverso un miglioramento delle condizioni e la creazione di un prodotto specifico denominato "Verde Facile Associazioni Confindustria". Gli sconti sono compresi fra il 17% e il 25% e sono inoltre previste alcune opzioni singole preferenziali. Non è dovuto alcun canone di abbonamento, né sono dovuti contributi di attivazione.

PLANETWORK Il gestore si caratterizza per la disponibilità a trattare commercialmente anche quote parziali del traffico telefonico del cliente. L'accordo prevede l'installazione gratuita di un apparato specifico in grado di indirizzare le chiamate verso il gestore più conveniente secondo le indicazioni fornite dal cliente e uno sconto di partenza del 10%, implementabile sulla base del traffico telefonico sviluppato dalle imprese. Non è dovuto alcun canone di abbonamento, né sono dovuti contributi di attivazione.

TELECOM ITALIA All'offerta "Business Voice", che si articola nei diversi profili Basic, Corporate, Magnum, si può aggiungere l'offerta "Business Net". Quest'ultima è caratterizzata da profili tariffari specifici quali "Net Work", per il traffico effettuato fra le sedi del cliente; "Net Patner", per il traffico effettuato verso numeri con cui il cliente ha maggiori scambi; "Net Country", per il traffico internazionale verso un Paese indicato dal cliente.

WIND E' stato creato appositamente, sia per la telefonia fissa che mobile, un listino base esclusivo, diverso da quello standard di mercato e sul quale è stato convenuto uno sconto fisso aggiuntivo del 13%.

OMNITEL Accanto alle normali offerte relative ai contratti di tipo aziendale per la telefonia mobile, si garantiscono alle aziende aderenti a Confindustria sconti ulteriori, oltre all'attivazione gratuita e senza canone dei servizi avanzati di trasmissione dati/fax e di quelli per la navigazione in Internet da cellulare Omnitel.

TIM L'accordo quadro per la telefonia mobile stipulato tra TIM e Confindustria premia la singola azienda associata sulla base dei volumi di traffico generati complessivamente da tutte le aziende che sottoscrivono l'accordo stesso. La soluzione "MultiAzienda" offre, accanto ai vantaggi dell'offerta di base costituita dal profilo corporate TACS o GSM con le opzioni e i servizi aggiuntivi, anche sconti sul traffico e sulla durata contrattuale e particolari condizioni per il noleggio degli apparati. Le aziende aderenti a Confindustria che hanno sottoscritto l'accordo con TIM sono attualmente 15.000 per 120.000 cellulari attivati. La spesa complessiva è calcolata in 300 miliardi di lire all'anno con un risparmio del 33% sul costo complessivo del traffico di telefonia cellulare.

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03/06/2000

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