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Gomma, ferro, aria: le vie della logistica

L'area varesina si colloca in una posizione assolutamente strategica data dalla vicinanza ai valichi alpini, ai porti della Liguria e dalla presenza di un grande aeroporto come Malpensa. Numerosi gli operatori della logistica sul territorio e numerose le problematiche da affrontare.

Nella partita della viabilità qualcosa si muove con la costruzione di rotatorie, sovrappassi e cantieri stradali aperti e con la Provincia di Varese pronta a mettere mano al portafoglio per 38 milioni di euro da destinare nel prossimo anno al capitolo delle "opere infrastrutturali". Insieme agli interventi di carattere più ordinario, non mancano quelli più strategici e persino avveniristici, come l'idea di realizzare una sopraelevata sull'autostrada Milano-Laghi per rendere più fluido un traffico che rende ogni giorno questo percorso un vero e proprio terno al lotto. Ma abbiamo voluto approfondire il tema con gli occhi di chi sulle strade - oltre che sulle linee ferrate e sulle aviolinee - sta ogni giorno, rivolgendo alcune domande ad operatori della logistica, per comprendere quali sono i nodi irrisolti, ma anche le potenzialità del nostro territorio.
Ad esempio Fiege, multinazionale di servizi logistici, ha uno dei suoi magazzini nonché la sede direzionale italiana a Origgio, una posizione non dettata dal caso. "La scelta dell'ubicazione - spiega infatti Andrea Sassaroli, sales director di - è stata frutto dell'operazione che ha dato vita alla nostra azienda in Italia, ovvero l'outsourcing della logistica di CIBA con cessione del ramo d'azienda. Si tratta di una collocazione molto interessante considerati i bisogni di servizi di logistica del territorio e l'accessibilità a numerose direttrici di traffico stradale, intermodale e aereo". E tuttavia anche in questo caso occorre però fare i conti con le dotazioni della rete viaria. "La carenza della rete viaria - continua Sassaroli - non è un problema solo dell'area di Varese ma è un problema diffuso e pesante in tutta la Lombardia. Non è pensabile che si individuino soluzioni in tempi brevi o medi". Una situazione di fronte alla quale la soluzione per Fiege è solo una. "Anziché focalizzarsi solo sulle infrastrutture si dovrebbero esaminare le possibili aree di miglioramento nella gestione fisica dei flussi di merci, investigando le opportunità esistenti e non sfruttate di integrazione dei processi logistici e di compartecipazione sinergica ad iniziative comuni".
Le infrastrutture restano comunque un nodo imprescindibile, come viene confermato da Alberto Pappalardo, responsabile commerciale del Gruppo Ambrogio Trasporti di Gallarate, azienda fondata nel 1957 da Domenico Ambrogio da sempre orientata al mercato internazionale e oggi all'avanguardia in Europa con soluzioni di trasporto che coniugano la semplicità della propria tecnologia con la potenza e la quantità dei mezzi impiegati. "La provincia di Varese - dice Pappalardo - è certamente ferro di lancia nel distretto produttivo del Nord Ovest e lo è anche per la sua posizione logistica: i valichi alpini, la relativa vicinanza ai porti liguri, la territorialità di Malpensa, il link con le rotte del Rhone-Alpes, e pertanto per la sua localizzazione strategica in vista anche dello sviluppo del Corridoio 5 Lisbona-Kiev. Si può dire che Varese abbia tutti e 4 gli assi per vincere una partita". Ma quali sono allora i nodi da risolvere? "I progetti - ribatte Pappalardo - ci sono tutti, approvati, valorizzati, in parte anche avviati. Il problema è il ritardo, con la ricaduta negativa della perdita di opportunità. Le ragioni sono quelle di sempre, i conflitti di attribuzione tra i diversi livelli di governo del territorio, la scarsa informazione circa le ricadute positive - anche solo a livello provinciale - di un'effettiva crescita di una rete logistica effettivamente messa a sistema con il distretto produttivo, le risorse finanziarie, l'effettivo passaggio dagli annunci alle realizzazioni, che contraddistinguono negativamente la nostra classe politica".
A fare i conti con il traffico ci sono tante altre imprese che si occupano di trasporti e logistica come ad esempio la T.G.S. 2000 di Busto Arsizio, ramo aziendale sviluppato dalla T.G.S. Autoservizi ed attivo nel trasporto delle merci. Con mezzi telonati-furgonati e camion è offerto un servizio di ritiro e consegna da e per le maggiori città e province del Nord Italia e, con un apposito servizio, sono fatte consegne urgenti per qualsiasi località europea. "I progetti per risolvere gli attuali problemi di traffico e congestione del nostro territorio - dice Luca Vignati, presidente della T.G.S. 2000 - ci sono e sono anche ottimi sulla carta: ma sarebbe ora che si passasse dalle parole ai fatti". Tra le maggiori priorità Vignati indica in particolar modo la bretella di collegamento tra l'hub di Malpensa e la Torino-Milano e la Pedemontana. "Sono passi necessari - continua Vignati - anche per aumentare la sicurezza sulle strade: solo così la nostra zona potrebbe sviluppare un forte polo logistico per il quale ha tutte le carte in regola".
Differente per prospettiva, è il punto di vista di MLE (Malpensa Logistica Europa) operatore cargo integrato che, presso gli scali di Malpensa e Linate, annovera tra i suoi oltre 70 clienti le compagnie aeree più importanti del mondo e tra queste le maggiori dell' area asiatica. In pratica, questa società gestisce direttamente o attraverso partners qualificati tutte le attività fisiche, documentali ed informative delle spedizioni import-export. "La nostra volontà - dice Luigi Maresio, amministratore delegato di MLE - è quella di richiamare il traffico via terra per evolvere verso un network di raccolta dislocato su tutto il territorio nazionale da Torino, Bologna, Bergamo, Verona, Firenze, Catania".
Ma l'indice è puntato anche contro la non-politica Italiana in tema di infrastrutture e trasporti e contro la difficoltà di intercettare su Malpensa e Linate un traffico merci che oggi prende la via di altri scali europei come Francoforte e Parigi. "La situazione attuale - spiega infatti Maresio - ci impedisce di aumentare la nostra competitività e di incidere sui prezzi: è chiaro che gli scali con maggior traffico riescono ad essere più competitivi di noi per quanto riguarda le tariffe. Ma ciò resterà vero finché le imprese continueranno a scegliere l'estero per trattare le proprie spedizioni.
In effetti, però, lo scalo della Brughiera, non appena si riuscirà ad invertire questa tendenza ed il futuro flusso di merci, movimentato dal nuovo network MLE, viaggerà verso qualsiasi destinazione. Malpensa, dunque, diverrà il primo portale, 'vero golden gate' per tutte le imprese varesine, lombarde ed italiane".

Le imprese del settore associate all'Unione Industriali

Sono una ventina, per oltre 5.000 addetti, le imprese associate all'Unione Industriali operanti nel settore del trasporto-merci e della logistica:
Ambrogio Trasporti Spa
Trasporto intermodale internazionale
Monava Trasporti Internazionali Spa
Intermediaria dei trasporti/spedizioni internazionali
Casaforte Self-Storage Spa
Gestione magazzini/self-storage
Norfolkline Terminal Spa
Attività terminalistica e stoccaggio di merci terze
Disma Srl
Progettazione, realizzazione e gestione depositi carburanti uso avio
Orrigoni Cedis Srl
Distribuzione e logistica di prodotti alimentari
Federal Express Corporation
Trasporti aerei
Sea Handling Spa
Assistenza operazioni aeroportuali
Federal Express Europe Inc.
Corriere espresso solo internazionale
Sea Spa Società Esercizi Aeroportuali
Assistenza operazioni aeroportuali
Ferrovie Dello Stato Spa
Trasporti ferroviari
Tino Borghesi Trasporti Srl
Trasporto e noleggio Autogru/autotrasporto di merci
Fiege Goth Spa
Magazzini di deposito e custodia
Tracem Srl
Autotrasporto cemento sfuso
G.S. Aviation Srl
Assistenza a terra, manutenzione, scuola di volo
Trasporti Brianese G. & C. Srl
Logistica e trasporti
Hupac Spa
Trasporti intermodali
T.G.S. 2000 Srl
Trasporti di merci
Malpensa Logistica Europa Spa
Handling merci

Entro il 2004 il Piano nazionale della logistica

Il rilancio della politica logistica a livello nazionale passa da un documento ben preciso: il Piano nazionale della logistica, un insieme di linee guida alla cui redazione lavora dal maggio scorso un gruppo di esperti scelti in modo da affrontare in maniera interdisciplinare diversi aspetti connessi con la logistica: aspetti infrastrutturali e di rete, aspetti economici e finanziari, aspetti di regole del mercato, aspetti giuridici e normativi, aspetti di economia del territorio e delle imprese. L'obiettivo? Condurre l'Italia ai livelli dei maggiori Paesi europei, assicurando la coerenza degli interventi sulle reti e sui nodi di trasporto con le scelte di assetto geo-economico del Paese, e garantendo valore aggiunto alle scelte di logistica d'impresa. Il programma dei lavori prevede che si arrivi a redigere entro fine anno il primo Piano nazionale della logistica e far sottoscrivere un Patto per la logistica a tutti i soggetti protagonisti del settore, dai produttori ai distributori per finire con i commercianti.

11/18/2004

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