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Gita scolastica? Sette itinerari nel Varesotto

Primavera, tempo di gite scolastiche. Tanti giovani varesini si recano in luoghi lontani, ma quanti giovani di fuori vengono in gita scolastica nel Varesotto? La Provincia crea sette itinerari fatti su misura per le "scolaresche".

L'Eremo di Santa Caterina del SassoVarese non sarà Roma o Firenze, ma ha tante bellezze tutte da scoprire. Così l'Assessorato al Marketing territoriale della Provincia di Varese e la locale Camera di Commercio hanno deciso di puntare su "target" di turisti ben precisi che, proprio sul nostro territorio, possono trovare occasioni uniche. È il caso della proposta dedicata agli alunni delle scuole elementari e medie inferiori, una nicchia dal ritorno incalcolabile.
"Abbiamo tarato la nostra offerta sul programma scolastico della scuola primaria - spiega l'assessore provinciale Giangiacomo Longoni - individuando sette percorsi differenti ma completi che abbinano educazione e svago".
Con uno sforzo organizzativo che non ha pari in Italia, Provincia e Camera di Commercio hanno costruito offerte dal "pacchetto completo": con un costo definitivo si offre alla scuola il trasporto, la guida, gli ingressi a musei e, a volte, persino le degustazioni organizzate dalle Pro Loco.
Bambini delle elementari in gita nel VaresottoI prezzi variano dai 15 ai 25 euro, in base alla destinazione e al numero dei partecipanti.
Il progetto "Tra laghi, giardini e cultura" invita alla scoperta dell'ambiente, delle tradizioni dando modo ai ragazzi di vedere, sentire, odorare, toccare e gustare le ricchezze e le bellezze del territorio provinciale.
Il primo percorso,"Una volta mangiavamo così", inizia con la visita al mulino Barzago di Cunardo, risalente al 1700, uno degli ultimi mulini ancora attivi sul territorio, per poi passare a Ganna con la visita della Badia di San Gemolo e spostarsi a Brinzio per conoscere il museo della civiltà contadina e la "Gra", piccolo edificio stretto e alto, utilizzato per l'essicazione delle castagne.
"Una volta lavoravamo così" è un viaggio attraverso testimonianze del mondo del lavoro: dall'antico Maglio di Ghirla a Rancio Valcuvia e al Brinzio per vedere come un tempo si manipolava il ferro, si effettuava la fienagione, si tagliava il bosco.
"Una volta camminavamo così" si sviluppa in Valcuvia e, in particolare, a Rancio, dove è ancora leggibile un impianto planimetrico circolare, accompagnato da ponti e cascate sul fiume Rancina.
"Ipposidra: le barche andavano in ferrovia." ha un itinerario che si sviluppa sul Ticino, rivalutando una via di comunicazione, un tempo importante, tra il varesotto e il milanese. La gita fa tappa anche al Museo dei trasporti "Ogliari" di Ranco.
"Un paese tra i monti: la vita, l'agricoltura e l'allevamento." permette la scoperta di un piccolo paese isolato tra i monti: Monteviasco, un abitato raggiungibile solo con una mulattiera.
"Il Lago Maggiore: castelli ed eremi.": si concentra nella zona meridionale del lago evidenziando due insediamenti di notevole importanza: la Rocca dei Borromeo ad Angera e l'Eremo di Santa Caterina del Sasso.
"La devozione popolare, i pellegrinaggi." si incentra prevalentemente sulla visita del Sacro Monte per poi scendere alla Torre di Velate, al Chiostro di Voltorre e alla chiesa romanica di San Pietro in Gemonio.
Sette itinerari in cui si ritrovano cultura locale, arte, storia, agricoltura tradizionale e tecnica: "La risposta è stata ottima - commenta l'assessore provinciale -. Abbiamo avuto la prenotazione di 55 uscite di cui 23 già effettuate durante i mesi di ottobre e novembre 2004 per un totale di 2.476 alunni". L'opuscolo, distribuito nelle scuole, ha raccolto, fino ad oggi, il favore di numerosi istituti del varesotto e del milanese.
Con la prossima pubblicazione, il progetto tenterà il salto sia territoriale, sia di pubblico per coinvolgere sempre più ragazzi italiani: "Ci stiamo organizzando per completare l'offerta e offrire anche alle scuole più lontane l'opportunità di venire a scoprire le nostre bellezze" spiega l'assessore Longoni, che preannuncia anche uno studio specifico per i ragazzi più grandi: "Stiamo pensando ad itinerari che abbinino svago e conoscenza industriale - commenta Longoni - per esempio l'industria aeronautica, che potrebbe attirare studenti anche da oltre confine". E mentre all'assessorato di Villa Recalcati affilano le armi, gli studenti varesini delle superiori si organizzano per espatriare.
I ragazzi ormai si sentono cittadini del mondo e i confini nazionali sono stretti.
Parigi e Barcellona, ma anche Praga, Vienna e Budapest, quando non si spicca il grande salto e si va oltre Manica o, addirittura, oceano. È il caso dell'ITPA Casula di Varese di casa in Canada, dell'Itc Tosi di Busto praticamente cosmopolita, dell'IPC Falcone di Gallarate: "Da qualche anno organizziamo stage linguistici in Inghilterra, Scozia, Irlanda - spiega il professor Sebastiano Del Fiore, responsabile del settore "viaggi" del Falcone - una settimana per imparare la lingua, una formula che sta prendendo piede tra i nostri alunni, nonostante i costi elevati".
Le gite di classe rimangono un "must" della scuola, che tenta di farsi strada tra le proposte più affascinanti e i costi più contenuti: "I prezzi per il turismo scolastico sono davvero competitivi - spiega Stefania Morandi, dell'omonima agenzia turistica di Varese - perché gli albergatori, nei momenti di bassa stagione, preferiscono offrire prezzi stracciati pur di avere l'albergo pieno. Così per cinque notti a Barcellona il prezzo è di poco superiore ai 200 euro, inclusi viaggio, mezza pensione e assicurazione. Tre giorni a Monaco costano sui 150 euro. È chiaro che questi prezzi si ottengono anche scegliendo il pullman piuttosto dell'aereo".
Le scuole si muovono in due direzioni: da una parte l'estero; dall'altra l'Italia con le gettonatissime città d'arte a cui si aggiungono la costiera amalfitana, la Sicilia o mete naturalistiche.
"La maggior parte dei nostri studenti andrà in Grecia, con un tour di 5 giorni tra i luoghi classici - spiega il professor Alfio Donati, responsabile delle gite al liceo classico Cairoli di Varese - andranno in aereo per visitare i luoghi che stanno studiando. Le alternative sono quasi tutte italiane, a causa di una recente legge che limita le indennità dei professori per le gite all'estero. In genere la partecipazione dei ragazzi si aggira intorno al 50%".
Decisamente più alta è la percentuale al liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio: "Siamo attorno all'80% - racconta la professoressa responsabile Franca Provasoli - stiamo sempre attenti ai costi. Le mete sono soprattutto all'estero, ma, per risparmiare, preferiamo la Camargue a Parigi o città come Praga. Ci muoviamo sempre in pullman, raramente in treno".
Problemi economici sono alla base delle scelte dell'Itis Riva di Saronno: "Un tempo la partecipazione sfiorava il 100% - si ricorda Agostino Liboni, membro della commissione viaggi - ma oggi abbiamo dimezzato la partecipazione. Anche noi stiamo attenti ai costi e scegliamo mete quali Praga o Salisburgo, raggiungibili in pullman. Il fatto è che i ragazzi hanno maggiore libertà e non hanno bisogno della scuola per potersi muovere autonomamente". Tra gli operatori, il turismo scolastico è un "cliente" da prendere con le pinze: mentre in casa Morandi c'è ancora grande entusiasmo verso un settore dal flusso costante e consolidato nel tempo, all'Agenzia il Nibelungo di Lonate Pozzolo sono più cauti: "Un tempo il turismo scolastico era il cuore della nostra attività - spiega Elio Brusatori - oggi è ormai una voce residuale. Le scuole hanno sempre maggiori esigenze ma vogliono contenere i prezzi. Non si accontentano e contestano i preventivi. Ci sono problemi legati alla responsabilità civile per i danni arrecati dai giovani: noi abbiamo una tra le polizze di copertura più alte, ma è un dettaglio che pare non sia apprezzato".
Oltre alle gite "lunghe", sicuramente molto gettonati rimangono i viaggi di un giorno che, solitamente, si organizzano per andare ad assistere ad un evento: una mostra come per il Cairoli di Varese, città d'arte vicine per l'Itis Riva, sagre e fiere gastronomiche per i ragazzi dell'alberghiero Falcone. Sono in genere mete vicine a volte anche nel territorio di Varese: "La prossima uscita avrà come meta il Chiostro di Voltorre - spiega il professor Donati del classico Cairoli - Siamo già stati a Villa Panza, al castello di Masnago, sul lago d'Orta".
Anche per i varesini, dunque, Varese val bene una gita.

02/25/2005

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