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Una carriera "elettrizzante"

Bticino, leader nel settore delle apparecchiature elettriche, è anche un'azienda particolarmente attenta al mondo dei giovani e della scuola... così tanto da salire "in Cattedra"!


Se Made in Italy significa, in tutto il mondo, qualità, buon gusto e prodotto d'avanguardia, si può senz'altro dire che BTicino sia tra i nomi che meglio testimoniano all'estero questi valori nazionali.
Fondata a Varese nel primissimo dopoguerra, l'azienda, che ha fatto dell'innovazione il suo fulcro di sviluppo, è oggi presente in oltre 60 paesi ed è riconosciuta a livello internazionale tra i più importanti produttori di apparecchiature elettriche in bassa tensione. Dal semplice interruttore, sintesi di funzionalità ed estetica, alla domotica, la soluzione che rende "intelligenti" le nostre case, dai sistemi di comunicazione, come la videocitofonia, fino all'impiantistica per le installazioni elettriche dell'industria e del terziario, l'offerta BTcino, ampia e diversificata, è sempre indirizzata alla costante ricerca di nuove tecnologie e raffinato design. Quest'ultimo, infatti, è un punto di forza imprescindibile per l'azienda, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali per l'aspetto estetico e funzionale delle sue creazioni. Simboli di questo connubio tra hi-tech e buon gusto sono senza dubbio il sistema domotico My Home e la nuova linea Axolute per installazioni civili di pregio: non è solo una casa più comoda e pratica, quella a cui punta Bticino, ma anche più bella!
Con oltre 678 milioni di euro di fatturato nel 2005 e una quota export di quasi 177 milioni, con 2.724 collaboratori (di cui 1.142 diplomati e 270 laureati), Bticino è una realtà consolidata, anche grazie alla capacità dei suoi collaboratori, valorizzati sin dal primo inserimento in azienda. E' Mino Schianchi, Direttore Risorse Umane, a testimoniarlo: "Bticino adotta una politica di gestione del personale atta a far crescere le persone dall'interno. Molti dei manager sono entrati in azienda da neolaureati ed hanno sviluppato la carriera nell'ambito del Gruppo, sino a raggiungere posizioni chiave". "L'inserimento - aggiunge Schianchi - avviene attraverso un piano formativo mirato a sviluppare una conoscenza globale del sistema organizzativo aziendale e ad accrescere le competenze manageriali trasversali. Le opportunità di sviluppo, per le risorse a potenziale e disponibili alla mobilità sia interna che internazionale, sono concrete e frequenti".
L'attenzione al mondo dei giovani è dunque questione importante per BTicino.
In primo luogo, per un'impresa che fa dell'innovazione il suo core business, il tema della formazione in azienda è centrale: spaziando dall'addestramento on the job attraverso la formazione tecnica sino allo sviluppo delle competenze manageriali, la formazione è componente concreta e vitale della crescita professionale delle persone e, di conseguenza, dell'azienda. Inoltre, Bticino mantiene costante l'attenzione al sistema educativo italiano che, secondo Schianchi, starebbe "cercando di avvicinarsi al mondo del lavoro" nonostante "un certo scollamento rispetto alle esigenze del mercato. Sarebbe auspicabile un maggior coordinamento tra organismi di rappresentanza delle imprese e istituzioni statali preposte alla definizione delle riforme scolastiche e accademiche".
Ma Bticino non si limita a osservare il mondo della scuola. Da anni, infatti, è attiva con progetti ad hoc. Un esempio è "Bticino in Cattedra" attraverso il quale i manager entrano negli istituti tecnici superiori per presentare l'azienda e le opportunità di inserimento. Il legame con le scuole è confermato dalle attività del Servizio "btscuola" volte a fornire strumenti per l'arricchimento professionale, in particolare in campo tecnico, di studenti e docenti. Tra queste, il "Premio Nazionale btscuola" (gara tra classi degli istituti tecnici), la rivista "btscuola & università" (di informazione e aggiornamento per docenti), i corsi di formazione per insegnanti, studenti e professionisti, la realizzazione e la fornitura di materiali didattici. L'azienda dunque conosce piuttosto bene il mondo della scuola. Da tanta esperienza quale suggerimento si può offrire ai ragazzi che concludono gli studi superiori? Il consiglio del Direttore Risorse Umane "è di fare un esame delle proprie aspirazioni e obiettivi, per poter scegliere concretamente se inserirsi nel mercato del lavoro o proseguire gli studi e, in questo caso, quale percorso intraprendere". E, in riferimento alla scelta universitaria, aggiunge "deve tenere conto degli interessi e aspirazioni, ma altrettanto deve essere realistica rispetto alle opportunità del mercato e all'evoluzione del mondo del lavoro. La partecipazione ai career day dei giovani laureati, all'apparenza precoce per un diplomando, è un'opportunità per capire trend del mercato e esigenze concrete delle imprese".

11/06/2006

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