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Chiostro di Voltorre, un museo nel monastero

Una storia lunga mille anni e un fascino che si perpetua, nonostante le avversità dei tempi. L’impegno della Provincia di Varese nell’opera di restauro e recupero e la passione di Fabbrica Arte che ha ideato un innovativo modello di gestione.


Il Chiostro di Voltorre è oggi uno dei monumenti romanici più noti della Provincia di Varese (proprietaria dalla fine degli anni Settanta e autrice dei restauri ancora in corso), sede di mostre e di manifestazioni culturali come concerti, spettacoli, conferenze, incontri con autori.
Nel Medioevo il Chiostro era il cuore di un complesso monastico fiorente, avamposto nelle Prealpi della riforma voluta da Guglielmo da Volpiano. Economicamente prospero grazie all’amministrazione di priori abili e avveduti, tra XII e XIII secolo il monastero di S. Michele di Voltorre si arricchì delle opere di Lanfranco da Ligurno, il più importante scultore medievale varesino, di cui si trovano lavori anche al Museo del Castello Sforzesco e in varie chiese del nord Italia.
Quella del monastero è stata storia gloriosa fino alla partenza dei Benedettini, sostituiti dai Canonici Lateranensi; dopo la crisi e l’abbandono succedutisi alle soppressioni di fine ‘700 le vicende della rinascita del Chiostro sono legate ai restauri del nostro secolo. Un incendio nel 1913 ne fece crollare una parte e ora stanno procedendo i restauri (che ripristinano l’antico e originale aspetto) in via di ultimazione.
Visitarlo seguendo i pannelli storico-didattici significa comprendere la storia della fondazione del monastero medievale.

I restauri del III lotto
L’Assessorato ai Beni Artistici e Architettonici della Provincia di Varese sta ultimando i restauri del Chiostro di Voltorre, con propri fondi di bilancio e per volontà della Giunta presieduta da Massimo Ferrario di recuperare tutti i beni artistici di proprietà.
Impostati rigorosi criteri metodologici, gli architetti e gli ingegneri che da anni studiano le opportunità di recupero, hanno tracciato il futuro e la rinascita del monastero gaviratese.
Per quanto concerne l’esterno ci sarà la ricostruzione dell’Hortus Conclusus antistante il Chiostro, la creazione di parcheggi lontano dal monumento, la piantumazione del viale d’accesso. Il recupero dell’ala ovest e nord prevede la ricostruzione della parte demolita dall’incendio per ridare continuità alla galleria del primo piano, il rifacimento totale delle coperture, l’adeguamento delle norme igieniche e di sicurezza per il pubblico, la sistemazione di tutte le aggiunte esterne moderne che offuscano la reale visione primigenia del monumento. Tutto ciò con lo scopo di riportare il Chiostro alle forme originarie ove possibile, o comunque, ridargli l’ordine e la dignità degna di un bene così prezioso. Nell’ottica di una destinazione d’uso adeguata ai tempi ed anche allo spirito di un monastero benedettino - luogo di cultura, riflessione e arte - la Provincia col proprio progetto lo inquadra come spazio destinato a Museo d’Arte Moderna, a spazio convegni e centro culturale, che si ponga al servizio
della collettività come struttura agile e indipendente rivolta a utenti diversi. Sono previste strutture di sostegno a tutta l’attività, come una caffetteria mussale, una segreteria, una foresteria, una biblioteca per studi e ricerche.

La gestione di Fabbrica Arte
Fabbrica Arte - società no-profit onlus fondata da Debora Ferrari, Sara Frattini, Federica Fino - opera da tempo con l’obiettivo di offrire servizi museali, consulenza in campo di design e comunicazione, gestione di risorse culturali, e dall’aprile scorso ha in carico dalla Provincia di Varese la gestione di questa sua proprietà molto preziosa.
Il progetto di amministrazione e sviluppo del Chiostro di Voltorre prevede un funzionamento a più livelli: Museo, con tre grandi eventi internazionali all’anno; Galleria, con 8 avvenimenti all’anno di artisti contemporanei (fotografia, design, arti visive...); Città dei Ragazzi, coi laboratori creativi per bambini, giovani e adulti; Spazio Convegni, per aziende e organizzazioni; Il Giardino del Chiostro, con eventi estivi di arte e spettacolo. Con le attuali esposizioni il Chiostro sta ottenendo un grande successo. Nel bookshop si trovano pubblicazioni e materiali inerenti le mostre e gli avvenimenti culturali.
Fabbrica Arte, quale ente no-profit, ha per statuto il reperimento e il reinvestimento di ogni risorsa finanziaria nella stessa gestione del Chiostro e nel suo automantenimento.

Mostre in corso
Leonardo, genio curioso “Dal Codice Atlantico alle Macchine Geniali”
Fino al 16 aprile 2001
Dagli studi contenuti nel Codice Atlantico viene esposta una parte significativa delle “Macchine Geniali”, i modelli di macchine progettate da Leonardo e realizzati intorno al 1950 per il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, sotto la guida rigorosa di una commissione che raccoglieva i massimi esperti leonardisti.
A Voltorre sono esposti 14 modelli legati agli studi sull’acqua: oltre ai plastici e agli esemplari più “ingegneristici”, in mostra si possono trovare anche modelli scenografici, quali l’escorpio, la draga marittima, lo scafandro per palombaro. Il tema centrale della mostra è lo studio di Leonardo dell’acqua, scelto per la coerenza con il monastero che ospita l’evento, sorto sulle rive di un lago che nei secoli ha rappresentato il punto di riferimento per l’economia e la vita locale. Anche in questa parte della mostra il visitatore viene accompagnato da pannelli illustrativi che riportano le immagini dei codici che hanno ispirato i modelli. Durante i mesi d’esposizione funzionano i laboratori didattici e creativi rivolti ai bambini e ai ragazzi delle scuole, con la sezione didattica del Chiostro: si possono vedere in funzione l’ala battente, i cuscinetti a sfera e il movimento degli ingranaggi. Nel percorso si incontrano - accanto ai lavori di Leonardo - le evoluzioni contemporanee della tecnica e de
ll’economia in un video realizzato da Whirlpool Europe che, insieme a Credit Suisse, costituiscono una prima partnership del Chiostro, sotto il patrocinio del Touring Club Italiano. Contemporaneamente, nello spazio della Galleria Ephimera del Chiostro si tengono due mostre di arte contemporanea inerenti alla genialità leonardesca: dopo Giancarlo Sangregorio con “La pietra levitante”, Paul Scharff con “Bestie rare”, fino al 30 aprile.

Anticipazioni
“La Scapigliatura Milanese - Note colori versi umori della Compagnia Brusca”:
una stupenda mostra dedicata alla Scapigliatura e ai suoi personaggi si svolgerà nella suggestiva cornice medioevale del Chiostro di Voltorre, a Gavirate, e avrà eco anche nelle sale della Galleria at Arte a Gemonio, da maggio a settembre 2001.
La Scapigliatura milanese ha rappresentato, nei molteplici aspetti del suo proporsi, un momento incredibilmente fecondo per la cultura lombarda. Partendo da documenti originali d’epoca l’evento vuole offrire uno spaccato della società milanese di allora e un nuovo taglio di riflessione sull’opera di questi giovani artisti - tra i 20 e i 35 anni - che con grande ironia e senso creativo affrontarono la propria epoca proponendo un ribaltamento estetico e critico capace di influenzare le mode italiane.
“Rinnovamento delle espressioni artistiche e rifiuto delle tarde esperienze romantiche: questa è l’istanza più profonda della Scapigliatura Milanese - spiega il curatore Mario Chiodetti - movimento letterario e artistico sorto a Milano e Torino fra il 1860 e il 1870, la cui eco si fece sentire fino ai primi del Novecento.
Coinvolgendo non solo letteratura ma anche musica, scultura e pittura, la Scapigliatura riuscì a far sentire la propria voce anche nell’ambito del costume sociale: i giovani artisti si opponevano radicalmente alla mentalità e ai modelli di vita borghesi, rifacendosi per contro a coeve esperienze europee”.
La mostra è articolata in sezioni distinte che documentano la ricerca di autori che hanno operato tra il 1860 e i primi del ‘900, a Milano, in Lombardia e in Piemonte.
Sezione dedicata alla musica: Boito e il suo Mefistofele; musica colta; musica popolare.
Sezione scultura e pittura: Grandi, Tabacchi, Medardo Rosso, Troubetskoj, Pellini, il Piccio, Induno, Bazzaro, Cremona, Ranzoni, Conconi, Bignami, Bianchi, Mancini, Tominetti, Gignous.
Sezione prosa e poesia: Boito, Arrighi, Praga, Dossi, Tarchetti, Rovani.
Sezione Cucina: la cucina scapigliata e le bevande, i percorsi di “Osteria”
Hanno offerto collaborazione al progetto di Fabbrica Arte - a cura di Mario Chiodetti - anche Museo Teatrale alla Scala, Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca di Brera, Famiglia Meneghina, Archivio Fotografico del TCI, Biblioteca Braidense, Civica Raccolta Bertarelli, Museo Storico del Paesaggio. Verrà pubblicato un prestigioso volume Ephimera Edizioni - fotografie di Alberto Bortoluzzi - con interventi critici a cura di varie firme del panorama culturale e accademico italiano: Giulio Carnazzi per la letteratura; Roberto Leydi e Luigi Monti per la musica; Rolando Bellini per le arti figurative; Alberto Capatti per la cucina.

Altre iniziative correlate
Oltre alle due mostre dedicate alla Scapigliatura, un progetto di rilievo nazionale, capace di unire l’alto livello culturale con lo spettacolo, il divertimento con la divulgazione scientifica, Fabbrica Arte intende organizzare conferenze tematiche e concerti, uno dei quali ripropone proprio l’Osteria della Scapigliatura, con lettura di poesie, brani musicali e interpretazioni. Contemporaneamente nello spazio della Galleria Ephimera del Chiostro si terranno mostre di arte contemporanea, con l’acquarello di Aldo Ambrosini dal 19 maggio al 17 giugno.


Le mostre sono aperte tutti i giorni con orario continuato 10.00-18.00, chiusura lunedì; disponibile catalogo-monografia; ingresso L. 10.000/5.000; visite guidate all’esposizione gratuite a cura di VAMI Varese; prenotazione gruppi e scolaresche allo 0332 743914, e-mail: info@fabbrica-arte.com

03/15/2001

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