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Se dieci anni vi sembran pochi

1998. E' passata una vita. Il sito dell'Unione degli Industriali ha compiuto 10 anni il 29 Aprile 2008. Questa ricorrenza ci offre l'opportunità di un breve viaggio nei ricordi... non tutti dolci!


Non c'era Google. Sembra incredibile ma nel 1998 non c'era quello che oramai tutti consideriamo il nostro 'oracolo' personale. Infatti la Google fu fondata proprio nel settembre di quell'anno da Larry Page e Sergey Brin, all'epoca studenti dell'Università di Stanford. Ancora non esistevano le ADSL. I pochi che si collegavano ad Internet da casa usavano modem analogici che emettevano sinistri fischi che facevano accapponare la pelle a mamme perplesse. Le aziende sottoscrivevano contratti per costose linee CDN che viaggiavano a "ben” 64/128 Kbit al secondo. Il P2P per "scaricare” non si sapeva nemmeno cosa fosse, infatti napster, il primo sistema di peer-to-peer (oggi si direbbe file sharing) di massa divenne disponibile solo nell'autunno del 1999. Si pagavano (in lire) gli abbonamenti a piccoli, provider locali, oggi purtroppo quasi tutti scomparsi. Chi poteva permettersi una linea ISDN era sicuramente considerato un privilegiato. Tutti o quasi utilizzavano Windows '95 con Internet Explorer 4.0 o Netscape che si contendevano il mercato al 50%. Windows 98 fu lanciato proprio quell'anno ma si bloccò clamorosamente (e profeticamente!) durante la presentazione, che passò così alla storia.
L'atmosfera era 'elettrica’, sembrava che il mondo dovesse cambiare totalmente nel giro di pochissimi anni costringendoci ad una nuova rivoluzione industriale che poi, sappiamo tutti, non si verificò, o perlomeno non nei termini e nei tempi previsti. Nacquero inserti Hi-Tech in tutti i quotidiani, rubriche specializzate, programmi TV; Tutti i media, anche i più affidabili e blasonati contribuirono infatti far recuperare al paese il ritardo culturale e tecnologico accumulato, ma anche a creare nel mondo economico questo clima da "ultima spiaggia”: le attività economiche che non si fossero adeguate per tempo sarebbero scomparse in pochi mesi. Invece aveva ragione Bill Gates quando, sempre a quei tempi, diceva che del web si stavano sopravvalutando gli impatti a brave termine e sottovalutando quelli nel medio/lungo periodo. Negli anni successivi, l'esaltazione collettiva, potenziata dall'incontrollata crescita della capitalizzazione in borsa di qualunque società avesse aggiunto al proprio logo il fatidico .COM, aveva portato il mondo finanziario ed imprenditoriale ad una indiscriminata corsa alla realizzazione di costosissime applicazioni on-line, portali tematici, generalisti, di settore. Per due o tre anni furono persi di vista totalmente i criteri di giudizio che normalmente si applicano ad un investimento di qualunque genere, nell'illusione che la bolla finanziaria trascinasse verso l'alto con se qualunque attività on line. Il crollo del Nasdaq, l'ondata di fallimenti di società on line e non solo, ebbe un impatto tremendo dal punto di vista economico ma portò con se un'ondata di negatività e diffidenza verso l'ICT altrettanto deleteria. Anni sprecati e sogni infranti? Non proprio. Pochi ne parlano ma in realtà il nostro paese ha compiuto uno sforzo straordinario di informatizzazione di massa e dal basso, proprio in quegli anni e forse grazie anche a quell’atmosfera da "corsa all’oro”.
E’ innegabile però che il clima di esagerazione, delusione e sensazionalismo in negativo del periodo 2001-2003, ha creato una sorta di aspettativa e di attendismo le cui conseguenze sono incredibilmente ancora tangibili ai giorni nostri, in particolar modo nel tessuto delle PMI. Non è un mistero per nessuno che le tecnologie informatiche che oggi siamo abituati ad utilizzare nelle nostre case, sono spesso più spinte ed evolute di quelle che utilizziamo in azienda. E non si tratta esclusivamente di un mero desiderio di possedere l'ultimo gadget tecnologico, l'ultimo TV al plasma o l'adsl più veloce. E' spesso un problema di approccio culturale che ci fa ancora diffidare dell'innovazione ICT nell'impresa perché fondamentalmente non crediamo al fatto che possa ancora e sempre di più rappresentare una leva di vantaggio competitivo. Un esempio? Certi siti internet aziendali, che ancora oggi sono relegati al ruolo di catalogo elettronico non sempre aggiornato. Eppure sul web cerchiamo e troviamo informazioni di ogni genere dai produttori di beni di consumo, assistenza tecnica, manuali, forum specialistici, aggiornamenti, pareri, opinioni sui prodotti e altro ancora. In un certo senso, queste informazioni, le pretendiamo. Siamo consapevoli quindi della potenzialità di un sito internet aziendale orientato alle esigenze del cliente, ma facciamo ancora fatica a mettere in pratica il concetto. Certamente non tutti i siti internet aziendali possono avere ad una missione comunicativa spiccatamente "consumer”, specialmente quando si parla di imprese produttrici di semilavorati, tuttavia non bisogna sottovalutare il fatto che la quasi totalità dei soggetti (compresi i potenziali collaboratori e clienti) che si relazionano con l’impresa, hanno il primo approccio proprio attraverso il web.
Ad oggi i presupposti per operare con un diverso ottimismo sul web ci sono tutti, ma in particolar modo è maturato l'aspetto infrastrutturale e culturale. Ora finalmente la connettività è (quasi) pervasiva, le nuove tecnologie sono familiari per buona parte della popolazione attiva. Non occorrono più investimenti milionari per realizzare i progetti: le piattaforme esistono, sono consolidate e collaudate, come ad esempio quelle relative all'e-procurement di cui abbiamo parlato recentemente.
Oggi ci si può concentrare sul metodo e sull'idea, considerando la parte tecnologica come un servizio. In tutti questi anni, con questo scenario mutevole e un po’ schizofrenico, il festeggiato, il sito dell'Unione Industriali varesina ha invece continuato a crescere e a consolidarsi. Nonostante tre revisioni totali e numerosi interventi di miglioramento che lo hanno sempre mantenuto un punto di riferimento nel panorama nazionale delle associazioni imprenditoriali, ha saputo evitare avventurose corse in avanti, evitando di inseguire mode, cercando sempre di mantenere il focus sui bisogni concreti degli imprenditori e dei loro collaboratori.
Sempre più imprese, utenti fedeli ed esigenti, decidono di poter fare a meno dei supporti cartacei perché comprendono che usufruire dell’informazione tecnica sul sito aumenta esponenzialmente la qualità del tempo che si dedica all’auto aggiornamento che diventa poi auto formazione, grazie alle innumerevoli opportunità di approfondimento che le sezioni tematiche offrono. Una informazione su misura, on demand, che va dal breve flash per i più esperti, alla monografia esaustiva dell’argomento, per i più esigenti. In pochi click.
In uno scenario così articolato ed effervescente come quello del web contemporaneo, che qualcuno definisce web 2.0, è difficile fare previsioni su quali saranno le tendenze vincenti. l’Unione Industriali ha comunque messo a punto un importante piano di sviluppo per il sito che vedrà nascere alcune importanti novità già nel corso del 2008. A fine aprile sono state lanciate la nuova organizzazione dell’home page, e delle aree tematiche, che riserva un nuovo ed importante spazio alle numerose attività ed iniziative dell’Unione, e un potenziato motore di ricerca per le notizie. Altre novità sono attese in occasione dell’Assemblea Generale. Continuate a seguirci, anzi a seguire il sito che oggi, con oltre tremila password rilasciate e oltre millecinquecento login al giorno è il più fedele ed instancabile consulente aziendale che si conosca!

Luca Massi
Accadeva nel 1998

America Online smista 37 milioni di e-mail al giorno.
Apple introduce l'iMac, il primo personal computer senza lettore per floppy disk. Negli Stati Uniti, il numero di e-mail trasmesso ogni giorno supera il numero di conversazioni telefoniche. Gli utenti americani posta elettronica sono 40 milioni. Il numero di messaggi spedito ogni anno è un milione di miliardi. Shawn Fanning, studente del Boston College, crea Napster, l’antenato di e-mule. Viene coniato il termine open source da parte di Chris Peterson del Foresight Institute.
Bill Gates presenta al pubblico del Comdex di Chicago, la più grande fiera d'informatica degli Stati Uniti, la nuova versione di Windows, denominata Windows 98. Durante la presentazione, Windows 98 si blocca.
A Menlo Park (California), un garage diventa il primo”ufficio” da cui opera un nuovo motore di ricerca: nasce Google.

05/09/2008

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