Il tecnico delle materie plastiche

Un settore in continua evoluzione. Varese culla dei migliori tecnici di tutti i poli della plastica in Italia. Le buone prospettive di lavoro collegate all'applicazione di Vision 2000.

E' la culla dei tecnici che operano in tutti i più importanti distretti di materie plastiche che nel tempo sono sorti in Italia: "Se lei va nelle Marche piuttosto che in altre regioni del nostro Paese che hanno saputo sviluppare l'industria plastica - spiega Felice Conti, presidente del Gruppo Merceologico Gomma e Materie Plastiche dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese - vedrà che la gran parte del personale ad alta qualifica è costituita da varesini piuttosto che da persone formate da tecnici provenienti dalle nostre aziende".
Del resto, le origini di questo settore sul territorio varesino risalgono agli anni immediatamente successivi alla seconda Guerra Mondiale "...e ancor oggi la lavorazione della plastica è al terzo posto per importanza fra le industrie che caratterizzano il sistema imprenditoriale della nostra provincia". Un forte radicamento nel tessuto economico sul quale s'innestano ai nostri giorni indubbi elementi di novità: "Si tratta di un settore in continua evoluzione - aggiunge Marco Raimondi, giovane studente che si sta laureando all'Università Cattaneo in Ingegneria Gestionale nell'indirizzo dedicato allo specifico comparto industriale -. Credo che proprio questo sia uno degli elementi di maggior fascino per un giovane: non è affatto un settore definito, le materie plastiche sono in continua evoluzione tecnologica e sempre più presenti in praticamente tutti i settori merceologici. Oggi si costruiscono oggetti di plastica che superano le prestazioni (resistenza, leggerezza, qualità estetica...) dei materiali tradizionali". Un settore in cui è alta la richiesta di personale con competenze di carattere universitario - "... e in tal senso, il corso avviato dall'Università Cattaneo offre un prezioso aiuto alle imprese", sottolinea Felice Conti -, ma ancor di più di giovani tecnici neo-diplomati, sebbene la formazione scolastica sia ancora lontana da quella richiesta dal mondo del lavoro: "Certo, occorre una più stretta collaborazione tra scuola ed economia: penso a stage più adeguati e - perché no? - a periodi di formazione estivi per i giovani studenti degli ultimi anni delle Superiori che nell'arco di un mese possono capire come si lavora in azienda. Le iniziative avviate dall'Unione Industriali su questo fronte mi paiono decisamente positive; così come il corso post-diploma che è stato recentemente organizzato" sono sempre parole del presidente del Gruppo Merceologico.
Il percorso professionale prevede l'inserimento, quasi sempre nei reparti produttivi, a uno stipendio che può toccare anche i 1.100 euro mensili, quindi piuttosto attrattivo per dei ragazzi di circa vent'anni.
Nell'arco di cinque, sei anni questi giovani possono acquisire una preparazione tale da consentire loro un primo salto di qualità: diventano dei tecnici qualificati con un reddito che può salire fino a 1.600 euro. "Qui si aprono almeno due prospettive di carriera: occuparsi della ricerca e sviluppo dei prodotti oppure avviarsi verso i sistemi di controllo della qualità all'interno dell'azienda". Quest'ultimo è un percorso che, in un'ottica futura, sembra in grado di offrire ancora maggiori possibilità a giovani tecnici preparati. Prospettive collegate all'ormai prossima piena applicazione dei criteri "Vision 2000". "Entro la fine del 2003, infatti - annuncia Stefano Gallazzi, direttore tecnico che si occupa del Controllo di Qualità in un'importante impresa della nostra provincia -, queste nuove normative europee, diretta evoluzione del sistema ISO 9000, saranno completamente in vigore. Tutto ciò vuol dire che le imprese avranno sempre più bisogno di tecnici in grado di capire le criticità presenti nei processi del settore plastico. Sono tante le variabili che entrano in gioco a livello produttivo e abbiamo bisogno di giovani capaci di coglierne le correlazioni".

Corso di tecnici della lavorazione delle materie plastiche Si è concluso nel mese di luglio il corso IFTS - Istruzione e Formazione Tecnico Superiore - per la formazione dei tecnici della lavorazione delle materie plastiche, realizzato dall'Unione Industriali di Varese, insieme all'ITIS di Varese, all'Università Cattaneo di Castellanza e al Centro Servizi Formativi di Varese. Tutti i 20 studenti partecipanti hanno conseguito il diploma di istruzione superiore e buona parte di essi ha trovato collocazione presso le imprese del settore, che si sono dimostrate molto interessate al corso anche durante i periodi di stage. Circa un quarto del percorso formativo è stato infatti realizzato con un tirocinio nelle imprese. Altrettanto significativa per la preparazione dei giovani tecnici è stata la collaborazione del CESAP - Centro Europeo Sviluppo e Applicazioni Plastiche - che, insieme all'Università, ha fornito docenti di altissimo livello ed ha ospitato gli studenti presso i propri laboratori.

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L'industria plastica nella provincia di Varese L'industria della plastica in provincia di Varese ha avuto uno sviluppo notevole negli anni al punto che la provincia è divenuta uno dei poli italiani a maggiore concentrazione di industrie trasformatrici di materiali plastici, cui si sono affiancate diverse fabbriche di macchinari per la lavorazione delle stesse materie. Il settore delle materie plastiche e della gomma in provincia è formato da circa 790 imprese, che occupano complessivamente circa 11.500 addetti. Si tratta di imprese di dimensione ridotta, 15 addetti in media. Il comparto è vasto e differenziato e comprende la produzione di materie prime, di semilavorati e di prodotti finiti destinati ai più diversi settori nei quali tali materiali possono trovare applicazione, nonché al consumo finale. Una recente analisi, permette di stimare in poco più di 1,55 milioni di euro il fatturato del settore.